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giovedì 8 novembre 2012

L'EDITORIALE: Poker, tre punti e rimonta da infarto: Cavani, sei infinito!


Il Napoli serve la fredda vendetta al Dnipro: 4-2. Rimonta da brividi.

Il Matador stravolge una partita. Fa quattro gol, rispondendo ai due degli ucraini. Gioia infinita.

Non esiste sconfitta nel cuore di chi lotta. La speranza sboccia e trionfa nell’animo del vincitore. La fame, la grinta, la voglia, l’attaccamento alla maglia, lo spirito di sacrificio, l’adrenalina che scorre nel sangue; poi i valori dell’uomo e del calciatore: tutto rinfrange l’animo di un uomo che ha cuore il bene della squadra e la felicità dei suoi tifosi. Edinson Cavani è garante di gioie, portatore di sorrisi, di corde vocali spaccate per mezzo di esultanze eccessive per incredibili rimonte. È il fuoco che adita l’euforia dei napoletani, il lampo di genio che risolve la partita, l’imprevedibilità del fenomeno raccolta in centottantaquattro centimetri di puro talento. L’essenza di un grande calciatore, capace di calare il poker in una partita difficile, giova il Napoli e Napoli. Il girone F ora è alla portata di tutti. L’Aik sorprende, battendo in casa il PSV. Il Dnipro, illusosi, ora ha alle calcagna un Napoli con gli artigli affilati, pronti ancora a graffiare. Ah che vendetta. Tremenda vendetta. L’Ucraina è un brutto ricordo. Il presente è dolce come il poker di Cavani calato ai danni di Lavtuska. Quattro reti e gioia infinita. In un match che non s’era messo bene per gli azzurri, passati prima in vantaggio e poi rimontati 2-1 per mezzo dei gol di Fedetsky e Zozulya.  Hamsik, Pandev ed Insigne entrano in campo e stravolgono la partita. Assist, abnegazione e possesso palla: ecco l’ausilio dei tre “titolarissimi” subentrati a partita inoltrata. Quanta delusione e amarezza per calciatori come Vargas e Donadel, sommersi dai fischi al momento della sostituzione. Non meno freddo è stato il cambio di Aronica, autore però di una partita niente male. Purtroppo brucia ancora quel fatale errore commesso domenica contro il Toro. Ma bisogna voltare pagina, andare avanti e pensare a quanto ti buono sia stato fatto stasera. 9, 6, 4 e 4: i rispettivi punti in classifica di Dnipro, Napoli, Psv e Aik. Il 22 novembre gli Azzurri volano nella fredda Stoccolma. Vincere è obbligatorio. E con un Cavani così in forma non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Top&Flop- Rosati (voto 5) è colpevole sul gol del doppio vantaggio ucraino che sembrava aver sigillato il match su un’altra sconfitta europea. Troppa leggerezza e superficialità. Sulle palle alte (ovviamente) è imbattibile. Fernandez (6.5) è la linfa giovane dalla quale può ripartire e affidarsi la difesa del Napoli. È puntuale negli interventi, sempre pulito ed elegante. Questo ragazzo meriterebbe solo un po’ più di spazio. Aronica (6): gli pesa ancora l’errore di domenica contro il Torino. Esce tra i fischi, forse immeritati per una partita disputata con diplomazia e voglia di riscatto. Britos (6) ritorna da un lungo infortunio e ci sono buone notizie per Mazzarri: ha ritrovato un uomo in più di cui fidarsi. Le palle a centrocampo filtrano solo dalle parti di Inler (6.5), il quale riesce a garantire equilibrio e sicurezza a differenza del collega Donadel (4.5), incapace di inserirsi ancora negli schemi o forse poco adatto ad indossare la maglia azzurra. Tanti falli, troppi: infatti è il terzo calciatore più falloso dell’Europa League. Mesto (6) dà adito a discreta spinta sulla fascia e una buona quantità di cross precisi. Potrebbe fare concorrenza a Maggio, non al top della condizione ultimamente. Dossena (5.5) si limita a lanciare qualche palla verso il centro. Poco più. Dzemaili (7) ci mette il cuore, e si intravede qualche briciolo di anima. Abnegazione assicurata. Tanta corsa, tanto fiato, tanto sacrificio. Buona tecnica; altrettanto la tattica. Vargas (4.5): forse per lui è stata l’ultima opportunità. Ha deluso ancora. Il suo futuro è lontano da Napoli. Forse a gennaio già andrà via… Hamsik-Pandev-Insigne (7). Voto unanime ai tre subentrati che hanno dato la giusta quantità di qualità alla squadra, necessaria per la rimonta azzurra, nonostante i quattro gol siano stati siglati tutti dal Matador. Cavani (∞). Voto infinito. Un giocatore così completo è difficile trovarlo nel calcio modero. Vale milioni di euro o forse non vale nulla per il suo valore inestimabile. Si carica sulle spalle il peso dell’orgoglio di una squadra e la felicità che sembrava stroncata della città. Riporta tutto alla normalità, pareggiando i conti con una punizione meravigliosa e completando la rimonta sfruttando le sue doti di grande calciatore e marcatore. È l’arma in più di questo Napoli. Infinito Matador. Nient’altro da aggiungere.

Fabio Corsaro

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