Napoletani nel mondo

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AzzurroNapoli 1926

venerdì 31 agosto 2012

Cavani rinnova! Clausola rescissoria da 60 milioni di euro.

Firma Matador, firma. Sigla bene i tuoi 4 nomi vicino la crocetta su quel contratto, dove è riservato il tuo futuro, almeno fino al 2017. Edinson Roberto Gomez Cavani. Scrivilo tutto perchè devi rimanerci dentro questo clima azzurro, devi essere protagonista di questa squadra e scriverne la storia. In parte già lo hai fatto e sei destinato a non fermarti. Firma mio caro Matador. Saranno quasi cinque i milioni che guadagnerai annualmente e sessanta per strapparti via la maglia azzurra. Grinta e cuore Edinson... quello che finora c'hai messo per entrare nelle grazie dei napoletani.

Ufficiale- Davide Bariti in prestito all'Avellino

L’A.S. Avellino comunica di aver ingaggiato dalla SSC Napoli, con la formula del prestito, l’esterno di centrocampo Davide Bariti, 21 anni, nelle scorse stagioni con Carrarese (Seconda Divisione), Triestina e Vicenza (serie B).

Juventus senza dignità: tratta male i calciatori e s'intromette negli affari

Cara Juve, elenca su carta qualche valore umano e sportivo che qualcuno sembra denunciarti per mancanza degli stessi. Cuore ingrato bianconero. Eh sì, lo sfogo parte dall'olandese ex juventino Eljero Elia che definisce la sua esperienza a Torino, vissuta lo scorso anno, "frustrante", e continua con le parole scritte nel comunicato stampa di Della Valle, presidente della Fiorentina, che sputa veleno sulla Signora che ha contribuito al sabotaggio dell'affare Berbatov in Viola.

Rabbia orange"Non ho mai avuto un'esperienza così brutta e frustrante. Conte durante l'intera stagione mi ha sempre ignorato e non mi ha mai rivolto la parola. Per non parlare di quando ho deciso di andare via: la società mi ha ricattato. Tutti i giocatori avevano a disposizione una Ferrari o 200mila euro di bonus per la vittoria dello scudetto, ma a me hanno detto che dovevo rinunciarci se volevo trasferirmi al Werder Brema". Testuali parole rilasciate da Elia al giornale tedesco "Sport Bild".

Rabbia viola- Andrea Della Valle ha rilasciato a Violachannel un suo commento sulla vicenda Berbatov: "Considero l’intromissione nell’affare Fiorentina-Berbatov, di fatto concluso tra le rispettive Società e lo stesso giocatore, una cosa vergognosa e dilettantesca. Probabilmente da quelle parti pensano che per ottenere dei risultati ogni mezzo sia lecito. Alla Fiorentina non la pensiamo affatto così. Mai mi sarei aspettato un simile comportamento da quella Società e da quel Presidente” 

Disperazione o mancanza di rispetto? Di sicuro la Juventus non s'è comportata da Signora, quale dovrebbe essere.

Ufficiale: Mesto al Napoli!

Giandomenico Mesto, trentenne nato a Monopoli, ha il suo destino colorato d'azzurro. Ormai è ufficiale: dopo il ritorno di Insigne e l'acquisto di Bherami, Gamberini, Uvini ed El Kaddouri il Napoli aggiunge alla freschezza dei giovani un altro pizzico di esperienza con l'affare concluso per Mesto, terzino destro, centrocampista esterno e ala destra. Duttilità, praticità e tanta grinta. Arriva all'ombra del Vesuvio a titolo definitivo. La voglia di mettersi in gioco in una piazza importante c'è ed è il primo passo per entrare nelle grazie dei tifosi.

Europa League: Napoli nel girone F con Psv, Dnipro e Aik

Le palle girano quando ci sono da sorteggiare i gironi di Champions o Europa League. Fortunatamente lo stato emotivo del Napoli non rispecchia il modo in cui si determinano le classifiche delle competizioni europee. Rispetto per tutti e paura di nessuno. Stavolta non ci si può lamentare perchè il destino sembra essere stato non troppo cattivo con gli Azzurri, i quali comunque hanno grandi qualità e possono giocarsela con chiunque.

Alla scoperta delle sfidanti- Il PSV  è una delle tre grandi squadre dei Paesi Bassi insieme all'Ajax e al Feyenoord. Il club ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1988 (anno in cui ha centrato il cosiddetto treble) e la Coppa UEFA nel 1978. È tra le squadre che si contendono il titolo di Campione d'Olanda.
Il Dnipro è una società ucraina, vincitrice di due campionati sovietici e una coppa nazionali: vittorie che risalgono al lontano 1989. L'AIK, squadra svedese, è tra i club più titolati del paese. Conta undici vittorie del campionato svedese e 8 coppe nazionali alzate al cielo.

Il calcio moderno insegna che non esistono più squadre materasso o cosiddette cenerentole. Ma stavolta il Napoli, coscio delle proprie potenzialità miscelate ad una buona dose di umiltà, può davvero far male e imporre il proprio gioco.

mercoledì 29 agosto 2012

El Kaddouri: "Napoli, un sogno che si avvera"


"Napoli è il top, un sogno che si avvera". Le prime parole di El Kaddouri sono un'iniezione di felicità. Omar confida tutta la sua gioia di vestire la maglia azzurra ai microfoni di Radio Marte.

"Sono arrivato da un giorno e già mi sento a mio agio. Ho trovato un gruppo disponibilissimo, tutti mi hanno aiutato ad inserirmi. Per me è tutto bellissimo perchè qui ci sono campioni che fino all'altro ieri vedevo solo in televisione. Ma sono tutti molto umili e gentili con me. Ho parlato anche con Mazzarri che mi ha spiegato il suo modo di lavorare e la disciplina che c'è nello spogliatoio. In questi giorni ho svolto dei test personalizzati e tutto è andato bene sinora".

"Napoli è il massimo oggi per un calciatore. Questa estate è stata molto tribolata per me perchè sapevo che il Brescia mi avrebbe venduto, ma è valsa la pena aspettare perchè volevo una squadra importante. Quando mi hanno parlato del Napoli ci ho messo pochi secondi a dire di sì. Ringrazio il Presidente De Laurentiis per le belle parole che mi ha rivolto, ma adesso tocca a me. La Società punta molto sui giovani e questo mi dà grande fiducia. Ma è anche vero che il salto dalla Serie B alla Serie A è impegnativo ed io ho molta voglia di misurarmi con un campionato così bello" 

Con quali obiettivi arrivi a Napoli? "Innanzitutto vorrei cominciare a giocare anche un po' in A e poi provare l'emozione del San Paolo. Mi hanno sempre detto che giocare in questo stadio è qualcosa di speciale e spero di poter provare anche io una sensazione così bella. Però adesso il mio impegno sarà nel lavoro e nell'essere a disposizione della squadra. Sono da 4 anni in Italia e mi sono reso conto che per giocare qui ci vuole grande personalità".

Quale ruolo preferisci? "Sinora ho giocato sia da mezzala che da seconda punta. Diciamo che mi piace molto inventare ma anche aiutare i compagni. Il mio idolo da bambino era Zidane. Lui è un modello per me, così come mi piacerebbe riuscire a ripercorrere il cammino di Marek Hamsik che è partito da Brescia come me.." 

Che idea ti sei fatto del Napoli da di fuori? "Ho seguito la partita di Palermo ed ho visto un successo convincente. Vincere al Barbera non è facile e sono certo che pochissime squadre ci riusciranno quest'anno. Adesso bisogna continuare così. la squadra è piena di grandi talenti ma bisogna pernsare partita dopo partita per migliorare il risultato dello scorso anno".

Un messaggio ai tifosi.."Innanzitutto mi piacerebbe conoscere bene la città ed i posti più belli. Amo il mare e mi godrò quello napoletano. In campo poi spero di ripagare l'affetto che già sento attorno a me. Il clima che c'è a Napoli mi piace tanto, si avverte la grande passione dei tifosi e questo mi spingerà a dare sempre il massimo" .

Ufficiale: Bruno Uvini è del Napoli!

Ormai è fatta: Bruno Uvini Bortolança, difensore brasiliano con passaporto italiano, è un nuovo calciatore azzurro. 21 anni e importanti qualità tecniche, tali da permettergli di giocare già nella Nazionale brasiliana. Difensore centrale dall'imponente stazza fisica; molto bravo sia col gioco aereo che nelle chiusure e nella marcatura degli attaccanti avversari. Si distingue anche per la grande personalità, il tempismo negli anticipi e l'ottimo senso di posizione tattica colmando cosi una velocità non eccelsa e dimostrandosi letale nelle palla inattive. Centottantasette centimetri per ottantacinque chili. Tanta roba, insomma. Molto probabilmente sarà girato in prestito, forse Siena o Torino o magari Mazzarri deciderà di tenerlo in rosa, in Azzurro.

Le parole del procuratore- L'agente del giocatore, Stefano Castagna ha dichiarato: "Confermo, è fatta. Le società stanno limando gli ultimi dettagli legati alle modalità di pagamento. Entro oggi dovrebbe essere tutto sistemato. Il mio assistito si trova a Roma, non ha ancora svolto le visite mediche. Il Napoli verserà per il cartellino di Bruno 50% al San Paolo e 50% all’Audax Audax-SP"

martedì 28 agosto 2012

Omar El Kaddouri ha scelto il numero 13

Omar El Kaddouri oggi ha sostenuto il primo allenamento con la maglia azzurra e sulle spalle porterà il numero 13, come da lui scelto. Si è allenato per la prima volta a Castel Volturno per entrare subito nella mentalità e negli schemi di Mazzarri. Domenica sarà in panchina, magari per entrare a partita in corso e per far breccia già nel cuore dei tifosi.

"Magnifico Insigne", la nuova canzone per il fenomeno napoletano



                                                                     

"Insigne, magnifico Insigne" è il nuovo tormentone cantato da Massimo Cannizzaro per elogiare quanto sia talentuoso il fenomeno partenopeo, di cui il Napoli può vantarsi di avere. L'invito è a vincere con questa città, con questi colori, con questa gente... proprio come Lorenzo sognava di fare sin da bambino. 

Gargano: "Sognavo l'Inter sin da bambino"


Queste le parole di Walter Gargano in conferenza stampa di presentazione. Sul suo approdo all'Inter: "Ho vissuto anni bellissimi a Napoli, ho fatto tanta esperienza. Ma adesso sono nel club più importante al mondo. Era il sogno da bambino quello di vestire questa maglia. I ragazzi sono stati splendidi, mi hanno accolto tutti bene. Mi hanno fatto sentire subito a casa tutti, specie i sudamericani". Sul tifo dell'Inter: "Da piccolo giocavo alla Playstation e sceglievo sempre l'Inter. Giocavo sempre contro la Juventus". Sulla partita con la Roma: "Spero di far gol, ma l'importante sarà fare bene per la squadra". Sulla posizione in campo: "Giocherò dove vorrà il mister, mi ha voluto fortemente, voglio dimostrare di saper giocare in una squadra come l'Inter".

lunedì 27 agosto 2012

Hamsik morde ancora il Palermo. 7 gol in 11 partite

Mastica rosanero Marek Hamsik, ormai diventato incubo indiscusso del Palermo. 7 gol fatti in 11 partite... proprio come un toro che carica quando vede rosso.

Work in progress per il nuovo prato del San Paolo

Primo intervento sul disastrato prato del San Paolo. Tecnici della ditta Marrone, omonima di quella che aveva curato la manutenzione fino a pochi mesi fa, sono al lavoro da venerdì per sistemare con una semina e una carotatura il fondo del campo, apparso in condizioni precarie in occasione dell’ultima amichevole a Fuorigrotta, giocata otto giorni fa contro i greci dell’Olympiacos. Messa anche altra sabbia. Il miglioramento del fondocampo auspicato da Mazzarri e dagli azzurri potrà vedersi, secondo gli esperti, entro un mese. Dipenderà anche dalle condizioni meteorologiche, perchè l’ondata di calore ha peggiorato la situazione. Il Napoli debutta in casa domenica sera contro la Fiorentina di Montella.

Fonte: Il Mattino

Tanti auguri Gamberini!

Tanti auguri ad Alessandro Gamberini, difensore azzurro arrivato a Napoli il 16 luglio 2012. Acquistato per una cifra di 1,5 milioni, ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo.

Oggi Gamberini (27 agosto 1981) festeggia il suo 31° compleanno. A lui vanno gli auguri di sogniazzurri.blogspot.it.

Mazzarri: Squadra forte e compatta, adesso avanti così


 "La squadra ha mostrato forza e compattezza". Walter Mazzarri sereno e sorridente dopo il debutto del Napoli a Palermo. "All'inizio mi sembrava una partita stregata perchè la palla non voleva entrare. Anche dopo l'1-0 di Marek abbiamo sciupato alcune occasioni, ma siamo stati bravi a proseguire nel nostro gioco. La squadra sta crescendo, abbiamo lavorato molto su qualche difetto dello scorso anno, ma avevamo anche la Champions che ci ha sottratto energie"

"Anche nei momenti di difficoltà abbiamo mostrato equilibrio. Abbiamo mezzi per far bene e potenzialità importanti. Crediamo di poter lottare su tutti i fronti. La rosa è quasi completa, forse prenderemo un altro giocatore prima della fine del mercato ma sono soddisfatto degli uomini che ho a disposizione. Non parlo mai di obiettivi, guardo sempre partita dopo partita. Adesso ho già la testa al match con la Fiorentina. La squadra è compatta ed il gruppo unito, alla fine tireremo le somme"

Marek Hamsik, goleador e protagonista: "Sono contento di aver sbloccato la partita ma soprattutto di aver conquistato i tre punti. E' un grande inizio per noi su un campo difficile. Possiamo giocarcela con tutti e oggi lo abbiamo dimostrato. Abbiamo giocato bene, anche soffrendo un po', ma questo è sintomo di crescita. Adesso guardiamo avanti, c'è il debutto al San Paolo e vogliamo proseguire bene davanti al nostro pubblico"

Valon Behrami tra i migliori in campo: "Mi trovo benissimo in questa squadra. Il mister mi ha aiutato tanto ad inserirmi ed i compagni mi danno la possibilità di esprimermi al meglio. Oggi abbiamo conquistato un successo importante ma è appena l'inizio, la squadra può ancora dare di più"

Domenica c'è l'amarcord con la Fiorentina... "Sì giocherò contro la mia ex squadra ma la cosa importante è cercare di continuare su questa strada e giocare una grande partita nella prima sfida al San Paolo. Per me sarà una grande emozione..."

Fonte: sscnapoli.it

Devastante Napoli. Schiacciato il Palermo che incassa tre gol.


Rosanero ko. Hamsik, Maggio e Cavani aprono e chiudono i giochi. E il Matador si conquista gli applausi.

Azzurri belli da vedere. Hamsik perfetto. E che non sia solo fumo negli occhi.

Ricomincio da tre. Proprio come se fosse un film. Il Napoli inaugura la nuova stagione con un’esaltante e schiacciante prestazione a Palermo. Tre gol. Tre punti. E tremenda fame di vittoria. Hamsik, Maggio e Cavani bussano alla porta di Ujkani e trovano libero il passaggio. All’uscio della stessa non è che ci sia una gran sicurezza e gli Azzurri, padroni del gioco, del campo e della forma, riescono a penetrare la difesa rosa-nero e a blindare una partita condizionata anche dal caldo clima della Sicilia. Il sudore di Sannino è tensione che lascia il corpo ma che si trasforma in rabbia al termine dei novanta minuti: “Il Napoli ha messo a nudo le nostre carenze tecniche e non solo, in sostanza abbiamo fatto una brutta figura. Questa è stata la partita peggiore da quando sono allenatore all’esordio e da domani dovremo fare tutti un esame di coscienza per riprenderci al più presto”. Guardarsi prima dentro per capire cosa non è andato fuori. Intanto dall’altra panchina Mazzarri si gode il leone qual è Behrami, il lottatore Aronica, il devastante Matador e un Vargas che conferma il suo potenziale con una pennellata invitante per Cavani, tale da poter essere appoggiata in porta. Gol, magie, ambizioni, promesse e aspettative. Può questo primo passo essere un segno di una grande stagione? La risposta al tempo e alle convinzioni.

Giù il cappello- Non chiedetegli mai di togliersi il cappello se la sua cresta non è in condizioni da poter essere guardata; ma lo chapeau lo facciamo noi. Marek Hamsik (voto 8), una testa piena di energia, gel e fantasia. Ormai bandiera azzurra, soprattutto dopo la partenza di Lavezzi e cognato Gargano. Prima si inventa un gol sotto l’incrocio: tiro preciso e potente e Ujkani è beffato, proprio poco prima di entrare negli spogliatoi per l’intervallo. Poi prende le redini del centrocampo in mano e architetta lui il gioco. Palla lunga e precisa per Maggio che sigla il 2-0. Bello da vedere questo Napoli, anche con Aronica (voto 7) esterno sinistro, il quale riesce a galoppare sul quel binario di campo, servire buoni cross e garantire al contempo una discreta copertura.

Top&Flop- Difesa impenetrabile. De Sanctis (voto 7) salva il risultato in più di un’occasione. Campagnaro (voto 7.5) incarna la sicurezza. Il centrocampo è ben disposto. Beharmi (7) è un leone, sia per la cresta sia per il modo di giocare e aggredire ogni pallone. Inler rimane spesso in panne nonostante alcune iniziative per impostare il gioco. Sulla fasce non c’è da preoccuparsi. Insigne (6.5 )promette bene. Cavani (7) rappresenta il sacrificio e il dovere compiuto. Segna e dà una mano. Operaio di gioco con uno stile da alta borghesia. Vargas (6.5) entra e serve il Matador. Questo per lui è l’anno buono per sbocciare come fa un fiore in primavera.

Che non sia solo fumo negli occhi- Buona la prima. Sì, è vero. Ma le condizioni del Palermo non erano tra le migliori. Quindi bisogna confermare quanto di buono è stato fatto già da domenica contro la Fiorentina, ben allestita per affrontare un grande campionato e con un Jovetic scatenato. Ora riposo, si riprende martedì. La scalata è lunga ma guadagnare tre punti con squadre importanti vuol dire essere già uno step avanti.

Fabio Corsaro

domenica 26 agosto 2012

Vedi Napoli e poi muori... Buona la prima. Palermo battuto 3-0

Se il buongiorno si vede dal mattino allora si prospetta una grande stagione per gli Azzurri. Hamsik, Maggio e Cavani e il Barbera si alza per battere le mani. Sgambetto di Mazzarri a Sannino che stecca la prima in panchina dei rosa-neri.

Fine primo tempo... Hamsik punisce il Palermo al 48'

La bella cresta azzurra punisce il Palermo allo scadere del primo tempo. Marek Hamsik sfrutta un assist di Maggio e, defilato in area di rigore, con un tiro potente sotto l'incrocio, buca Ujkani e porta il Napoli in vantaggio. A breve i secondi 45 minuti...

Palermo-Napoli: ecco le formazioni


Stadio Renzo Barbera di Palermo, il derby delle due Sicilie subito illumina la prima giornata.
Ecco le probabili formazioni:
PALERMO (3-5-2): Ujikani; Munoz, Von Bergen, Cetto; Pisano, Barreto, Donati, Brienza, Bertolo; Miccoli, Hernandez. All. Sannino.

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Aronica; Insigne, Cavani. All. Mazzarri.

ARBITRO: Orsato di Schio.

Parla Insigne: "Mi alzavo alle 6 per andare al mercato. Inter e Torino mi rifiutarono. Ora voglio diventare la bandiera del Napoli"


Il talento ha lo stesso fascino di un numero primo. Unico, irripetibile e avvolto da un’inspiegabile imprevedibilità. C’è. E basta. Quello di Lorenzo Insigne, il nuovo funambolo del Napoli, è spuntato all’improvviso. Un ramoscello di 163 centimetri resistente all’onda d’urto di chi l’aveva bocciato per la statura. Piccolo, invece, è bello. Al San Paolo se ne intendono: Sivori, Maradona, Zola. Ora tocca a lui, 21enne figlio di Frattamaggiore, periferia nord di Napoli. Rispolvera l’orgoglio da numero primo del calcio e rifiuta qualsiasi paragone. Un concentrato di classe bagnato dall’umiltà. Lo sguardo da scugnizzo diffida dal fuoco fatuo delle illusioni.

A Napoli si parla solo di lei. Foggia, Pescara e il grande salto. «L’affetto dei tifosi è fantastico, ma non mi monto la testa».

Secondo Pandev, lei ricorda Messi. «Lo ringrazio, ma ha esagerato. Lasciamo stare questi accostamenti. Leo è un fuoriclasse. Ma il più grande di tutti resta Maradona: non l’ho mai ammirato dal vivo, mi sono dovuto accontentare dei racconti e di qualche filmato». 

A Palermo, lei e Cavani dal 1’: non era mai successo in estate. «Sarebbe un onore. Decide Mazzarri». 

Che rapporto ha con il suo allenatore? «Ottimo. I suoi consigli sono preziosi». 

Altri, invece, non l’hanno fatto. «Sono stato scartato dall’Inter e dal Torino perché ero troppo basso. Mi ero quasi stancato». 

Poi cosa è successo? «Ringrazio Giuseppe Santoro: mi ha portato nel Napoli». 

È stato pagato 1500 euro e da allora non si è più fermato. «È stata dura, nessuno mi ha regalato niente. Ho cominciato nello spiazzo di fronte casa a Frattamaggiore. Partite infinite, il pallone lo portavo io. Quanti ne ho persi, mio padre doveva ricomprarlo. Il resto, però, dovevo guadagnarmelo 

Come?: «Ho lasciato la scuola dopo la terza media, già ero nel Napoli, i miei genitori non volevano che la mattina rimanessi a casa. Allora mi alzavo alle 6 e aiutavo mio cugino al mercato». 

Quanto è importante la sua famiglia? «Alcuni ragazzi della mia zona hanno preso una brutta strada. Io no. Il merito è dei miei genitori. Mio fratello Roberto mi ha seguito: gioca nella Primavera del Napoli, dicono sia più forte di me (ieri due gol contro la Roma, ndr). Ci hanno insegnato il piacere di fare un sacrificio».

Ne ha fatti tanti con Zeman? «Quando sono arrivato a Foggia, ero scettico. Pensavo non mi facesse giocare, poi è scoccata la scintilla. Mi ha aiutato molto». 

De Laurentiis le ha già regalato un contratto fino al 2017. «Spero di essere all’altezza. Da tifoso, mi piacerebbe diventare un giorno la bandiera del Napoli». 

È il campionato dei giovani. Chi le piace? «A parte il mio amico Immobile, dico Mattia Destro. È già in nazionale, vorrei guadagnarmi anch’io la stima di Prandelli». 

Il ct stasera è a Palermo. Un ritratto di Insigne fuori dal campo? «In famiglia e con la mia fidanzata. Ogni tanto al cinema». 

Nessun vezzo? «I tatuaggi. Ne ho 12 o 13, ma adesso mi fermo. Non c’è più spazio». 

Il gol più bello? «In Pescara-Torino. Adesso non pensano più che sono basso. Ho festeggiato tanto». E la prossima esultanza come sarà? «Non ci voglio pensare. Devo prima riuscire a segnare». 

Fonte: @repubblicait (twetter)

Ecco il Napoli che guarda il futuro: il team scouting azzurro alla ricerca dei più grandi e giovani talenti


«Trascorriamo la nostra vita tra queste stanze fatte di dvd e database e tra gli scali aeroportuali di tutto il mondo. È un lavoro, che facciamo seguendo direttive precise, quelle di Riccardo Bigon, con una strada maestra: far arrivare il Napoli prima degli altri nello scovare il talento del domani». Leonardo Mantovani è il capo-scouting del Napoli, anche se sarebbe più giusto definire il suo lavoro, come quello degli altri componenti del team, Maurizio Micheli e Marco Zunino, come un compito di ricerca, analisi e selezione. «Nel nostro archivio ci sono le schede di tutti gli atleti in età da trasferimento. In più - spiega Mantovani - ci aggiungiamo noi quelli che non sono stati ancora impressi nei file video che ci arrivano da tutto il mondo. Dove nasce un talento, il Napoli c’è. Ad esempio, da settembre saremo in prima linea con quattro grandi tornei in Austria, Polonia, Bassa Sassonia e Inghilterra con i migliori classe '96». L'équipe è quella che ha scoperto Hamsik e El Kaddouri. «Devi capire in anticipo quelli che sono i mercati da esplorare e valorizzare: ad esempio quello polacco, dove abbiamo preso il nuovo centrale della Primavera, Igor Lasicki, e quello dell'Africa Sub-sahariana, dove Micheli ha percepito le qualità di Derick Appiah, altro aggregato alla Primavera», dice Mantovani. Sul bacino campano opera Francesco Barresi, responsabile del settore giovanile: «Dobbiamo dare del Napoli il punto di riferimento di tutta la regione. Non sarò facile, ma stiamo proseguendo quanto fatto da Santoro e Caffarelli. D'accordo con Bigon abbiamo deciso di non avvalerci più di due categorie, Beretti e Allievi fascia B, per partire dal basso, dai pulcini. Da quest'anno già ci sarà un gruppo-Napoli di nati nel 2002: la forza dei grandi viva, da quello del Barcellona a quello dell'Ajax, è quella di avere già nella categoria Giovanissimi il calciatore pronto al salto da professionista. Lì vogliamo arrivare e per questo abbiamo uno staff di più di 50 persone che si prende cura del futuro del Napoli»

sabato 25 agosto 2012

Sponsor maglia: il Napoli la quarta squadra più pagata

Main sponsor e second sponsor fanno ricche le squadre, caricando di quattrini le tasche dei presidenti e delle loro società. Per valore di maglia la Juventus è in cima alla classifica che con Jeep guadagna 13 milioni di euro; l'Inter incassa 12,9 milioni dalla Pirelli; al Milan sono riconosciuti dalla Fly Emirates 12 milioni; infine il Napoli che con Acqua Lete e Msc guadagna un totale di 10 milioni.

Jovetic ne fa due all'Udinese e la Fiorentina inaugura la serie A con una vittoria

Ricomincia il campionato. Riparte lo spettacolo. Ad inaugurare la nuova stagione ci sono Fiorentina e Udinese in casa dei Viola. Parte come meglio non può la squadra di Montella, grazie ad un Jovetic in gran forma, bello da vedere e decisivo quando serve. Ne fa due a Brkic, il secondo al 92', e in rimonta regala la festa e i tre punti alla Fiorentina. Primo gol in Italia del neo acquisto dell'Udinese Maicosuel, purtroppo per lui inutile.

Ufficiale: Omar El Kaddouri al Napoli!


Il Napoli  ufficializza l'ingaggio di Omar El Kaddouri. Il centrocampista belga di origine marocchina, che ha appena compiuto 22 anni, arriva con la formula della comproprieta' dal Brescia.

Ecco il commento del Presidente De Laurentiis: "El Kaddouri e' un giocatore importante per il presente e il futuro del Napoli. Con Corioni abbiamo impiegato un minuto per trovare l'accordo e un minuto e' bastato anche con Mino Raiola, con il quale ho sempre avuto un ottimo rapporto perche' e' un grande professionista".

Dopo i vecchi acquisti di Hamsik, Mannini (ora al Siena) e Santacroce (ora al Parma) dal Brescia arriva un altro talentuoso ragazzo, voglioso di seguire soprattutto le orme di Marek Hamsik.

venerdì 24 agosto 2012

El Kaddouri al Napoli! E intanto spunta Jonathan...

Omar El Kaddouri, ventiduenne da tre giorni, belga ma naturalizzato marocchino, è ormai in procinto di approdare a Napoli. Trequartista dal metro e ottantasette centimetri per ottanta chili, che può fungere anche da prima e seconda punta, è considerato tra i migliori talenti in circolazione in Italia e dall'azzurro del Brescia passa ad indossare la maglia azzurro cielo del Napoli, con la quale può definitivamente fare un'importante salto di qualità per la propria carriera dopo aver siglato 7 gol in 43 partite disputate in Serie B la scorsa stagione. Approda all'ombra del Vesuvio con la formula della comproprietà (il Napoli dovrebbe versare 2 mln nelle casse del Brescia).

Idea Jonathan Cicero Moreira- Spunta un nome nuovo per il Napoli e ha il volto di Jonathan, calciatore brasiliano dell'Inter con passaporto italiano. Terzino destro di spinta dalle spiccate attitudini offensive, unisce alla tecnica anche buoni mezzi atletici. Bravo nel dribbling ma soffre in termini di posizionamento e marcatura. Se n'è parlato durante la trattativa che ha portato Gargano all'Inter e questi saranno giorni importanti per sapere ulteriori informazioni circa il futuro del ventiseienne brasiliano.


Mazzarri ci sarà in panchina a Palermo. Respinti i ricorsi per Pandev e Dossena.

La Corte di giustizia federale ha accolto in parte il ricorso presentato dal Napoli contro la squalifica di una giornata comminata al tecnico Walter Mazzarri. La sanzione, scattata dopo l'espulsione rimediata in Supercoppa, è stata variata in un'ammenda di 20.000 euro. Respinti, invece, i ricorsi per le squalifiche di 2 giornate dei giocatori Goran Pandev e Andrea Dossena.

Palermo-Napoli: i precedenti


Le 31 partite tra campionato e Coppa Italia:
12 vittorie del Palermo
13 pareggi
6 vittorie del Napoli
41 gol del Palermo
27 gol del Napoli

L’ultima vittoria del Palermo:
2-1 il 23 aprile 2011
2’ p.t. Cavani (rig) (N), 38’ p.t. Balzaretti (P), 46’ p.t. Bovo (rig) (P)

L’ultimo pareggio:
1-1 il 5 maggio 2002 in serie B
37’ p.t. Jankulovski (N), 25’ s.t. Guidoni (P)
in serie A:
0-0 il 28 dicembre 1969

L’ultima vittoria del Napoli:
1-3 l’8 gennaio 2012
35’ p.t. Pandev (N), 9’ s.t. Cavani (N), 15’ s.t. Hamsik (N), 43’ s.t. Miccoli (P)

Palermo-Napoli: arbitra Orsato di Schio


A dirigere Palermo-Napoli è stato designato Daniele Orsato di Schio. Assistenti: Vuoto e Cariolato. Quarto uomo: Musolino. Arbitri d’area: Celi e Giannoccaro

Daniele Orsato di Schio, 36 anni, inizia la settima stagione nella Can (Commissione arbitri nazionale) di A e B. Egli vanta 92 presenze in serie A e 38 in serie B. Sono dodici i precedenti con il Napoli tra A e B: tre vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte

Reza Fazeli (ag. Sahin): "Nuri al Napoli? Ma se gioca nel Real Madrid come può venire da voi?"

Freddo, cattivo e anche inopportuno. L'agente del talentuoso centrocampista turco Nuri Sahin chiude la porta azzurra per il proprio assistito con una domanda retorica davvero fuori luogo, dimenticandosi del blasone azzurro - "Se gioca nel Real Madrid, può mai venire a Napoli?". Forse volerà in Inghilterra Sahin: Liverpool e Arsenal le piste più calde (Gunners in primis); ma Napoli è una città che va desiderata e i napoletani vogliono gente che esca dal campo con la maglia sudata, carica di passione, grinta e adrenalina. Quindi... elveda (ciao) Nuri!

giovedì 23 agosto 2012

Vertice DeLa-Cavani: non trovato l'accordo per l'adeguamento del contratto del Matador

Esigenze, soldi e prestazioni. Maledetta pecunia che divide i migliori matrimoni calcistici. Ad esserne ora intontito dal bramoso profumo dei verdoni è il Matador Cavani che continua a richiedere alla società un ritocco del suo ingaggio, in modo da poter soddisfare le proprie esigenze. Forse esagerato l'uruguaiano ma Mister 67 gol in 96 partite, a meno tre reti da Vinicio e Canè, si cerca di accontentarlo per quanto è possibile in termini economici. La richiesta si aggira intorno ai 5 milioni, un po' troppi per le casse azzurre ma la fumata grigia, risultato del summit tenutosi ieri a Castel Volturno tra De Laurentiis e Paolo Triulzi, uno dei manager del Matador, non rappresenta un segnale di rottura tra calciatore e società. Le parti cercano un punto di incontro e martedì prossimo sarà la giornata giusta per i napoletani per sapere il futuro di Edinson Cavani.

Prandelli: "Il Napoli lotterà per vincere. De Sanctis resterà con noi e su Insigne ci sono solo ottime relazioni"

Parla Cesare e diamo a lui quel che gli spetta. Un commissario tecnico parsimonioso, lungimirante che riesce a trasmettere alla squadra, e ad inculcare in ogni giocatore, valori importanti sia a livello umano che a livello tattico-professionale. Artefice di un'Italia vice-campione d'Europa, plasmata in base alle necessità e ad una voglia di modernizzazione del modo di giocare a pallone. Parla lui, parla tanto e parla anche di Napoli, in particolare De Sanctis ed Insigne: "Mazzarri troverà ancora quelle qualità che è riuscito a trasmettere in questi anni, la sua ora è una squadra esperta, che lotterà per vincere". Poi medita sulla stagione in entrata - "Di questo campionato m'incuriosisce il fatto di avere tanti sistemi di gioco diversi, perché i numeri vanno interpretati; per esempio la difesa a 3 non è uguale per tutti. Molte squadre cercano di avere la predominanza del gioco, cominciando a giocare subito dal portiere. A differenza di altri campionati, il nostro ha una varietà tattica unica; per questo diventa difficile per gli stranieri capire quando vengono in Italia a studiarci. E nei momenti difficili, di crisi (e mi pare che questo sia tale sotto tutti i punti di vista) escono le persone che hanno idee, qualità, voglia di confrontarsi e affermarsi". Riprende l'argomento Napoli - "Insigne lo abbiamo seguito con attenzione, le relazioni dei tecnici federali sono tutte ottime. Ora è semplice parlarne bene; è un attaccante moderno, anzi è il prototipo dell’attaccante moderno, ha la giocata in funzione alla squadra, mai fine a se stesso; e poi è generoso sul piano tattico. Tutto questo grazie agli allenatori che ha avuto, come Zeman, che gli ha insegnato i tempi di gioco"- continua analizzando i suoi 163 cm x 59 kg- "Negli ultimi anni i più grandi giocatori sono tutti piccolini; tutti cercano spazi stretti e i piccoli negli spazi stretti vanno alla grande. Bisognerebbe allungare le squadre per metterli in difficoltà, invece…" Infine elogia De Sanctis- "Poi c'è De Sanctis, che per un po’ resterà ancora con noi: è un portiere valido, serio e motivatore". Insomma, guerrieri ed astri nascenti... questo Napoli ha tanto da dare alla nuova Italia.

E' Rosati l'erede del Pocho...

 Dall'estro e dalla fantasia del Pocho ai guantoni di Antonio Rosati. L'addio di Lavezzi lascia orfana quella maglia numero 22 dove cuore e sudore sono stati spesi per raggiungere importanti risultati. S'era pensato che se ne potesse appropinquare Lorenzo Insigne, come se il destino avesse già deciso il tipo di giocatore che poteva sostituire Lavezzi. Invece il 22 coprirà le grandi spalle del gigante buono di cui vanta il Napoli, secondo portiere di lusso che ora gode di questa strana e originale ereditarietà.

mercoledì 22 agosto 2012

Insigne fenomeno non solo in campo. Ecco lo scherzo a Paolo Cannavaro.

Fratelli per passione, uomini dal sangue azzurro, quelli che Napoli ce l'hanno incisa nel cuore. Paolo e Lorenzo, l'uno dai 31 anni e non sentirli, l'altro 21 e una voglia matta di vita e di pallone. Come se fossero fratelli di sangue, hanno subito legato, plasmando un rapporto idilliaco a livello professionale e nella vita privata.
A Radio Marte Lorenzo Insigne ha finto di essere Raffaele del Vomero, un uomo balbuziente con una fidanzata fin troppo innamorata di Cannavaro... Il botta e risposta via telefono è simpatico ed è musica per le orecchie dei napoletani che si cullano un fenomeno, tale non solo quando gioca a pallone.

Gargano: caro Napoli ti scrivo. "E' difficile dirti addio"


"Cari tifosi dopo cinque indimenticabili anni lascio il Napoli. E' stata una decisione per me sofferta, concordata con la società, che però, voglio precisarlo, ho voluto io". Gargano spiega che la scelta milanese è stata dettata dalla voglia di poter giocare: "Lo sapete - scrive - a me piace giocare sempre, e quest'anno il centrocampo del Napoli è diventato molto più fitto degli altri anni, e il rischio di restare da parte c'è. Ho chiesto alla società di poter essere ceduto in prestito, e il presidente De Laurentiis mi ha accontentato mandandomi all'Inter. A Napoli ho creato la mia famiglia e sono nati i miei figli. Con Napoli e con i tifosi c'è un forte legame, è qui che ho passato una bellissima parte della mia vita e sono grato a tutti per le opportunità di vita e professionali che mi avete dato". Gargano, che va a Milano in prestito con diritto di riscatto per i nerazzurri, non chiude le porte ad un suo ritorno al Napoli: "Nel calcio tutto è possibile e non si può escludere che a fine stagione tornerò. Vi abbraccio"

Trionfa DeLa. Panchine a 12 uomini, e allora non è impossibile cambiare il mondo del calcio

Ambizione e innovazione: è il segreto dell'imprenditoria targata Aurelio De Laurentiis che, da quando è entrato a far parte del mondo del calcio, ha lanciato idee, concetti ed intuizioni al fine di migliorare e rendere più moderno un calcio che ha impiantato le proprie radici nel passato.

Odi et amo: c'è ambivalenza tra i presidenti della Lega verso il patron del Napoli. L'unico con la bocca di fuoco, capace di alzare la voce e creare scompiglio. Stimato: abile da poter portare gli Azzurri dal pozzo nero della C alle stelle della Champions. 

Da domenica le panchine conteranno 12 uomini: innovazione proposta da DeLa lo scorso 22 maggio e, dopo giusto tre mesi, ritrova accontentate le sue richieste.
"Ringrazio gli organismi internazionali e nazionali che hanno introdotto questa norma di assoluto buonsenso. Io ho lanciato la proposta tempo fa perchè mi sembrava importante dare una maggiore scelta agli allenatori per i cambi durante le partite, ma anche perchè era ingiusto mandare in tribuna giocatori convocati che, tra l'altro, rischiavano di vedere il loro valore depauperato. Forse non e' impossibile cambiare il mondo del calcio, rimasto immobile per troppo tempo".

Gargano all'Inter per 6.5 milioni... ma vale molto di più

Leccarsi le ferite e sentire che fa ancora male: cicatrici indelebile di ricordi e di un affetto che a fatica scemerà negli anni. Dal doloroso addio del Pocho all'amarezza che si prova per il prossimo saluto di Walter Gargano, ormai in procinto di vestire la maglia dell'Inter. E' il solito mercato azzurro che fa rima con rischio, guadagno e risparmio. Il top player che manca nel taccuino di Bigon e la strana voglia di rilanciare giocatori spesso men che discreti aizza la rabbia dei napoletani. Serve gente di spessore, capace di conquistare la folla solo con il proprio nome. Ed è incosciente mandar via un giocatore come Gargano: trasferimento del quale neanche colma il deficit tra offerta accettata e qualità del calciatore. Prestito oneroso a 1.5 milione con diritto di riscatto fissato a 6. Follia? Strategia? Affare? Non si possono ancora tirare le somme, ma il cuore, le gambe, la grinta e l'anima di Gargano, di certo, valgono molto di più.

Parole nerazzurre- Arrivato a Milano, ecco le prime dichiarazioni di Gargano: "Sono contento di essere qua. Sto arrivando in un grande club; loro mi volevano e farò il mio meglio per ripagare questa società. Non ho paura della concorrenza. Il Napoli? Io rimarrò a vita a Napoli, i tifosi resteranno sempre nel mio cuore".