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AzzurroNapoli 1926

Creatività speciale


Le coincidenze alimentano le fantasie, imboccano il destino di buoni auspici e squarciano l'atmosfera di sorrisi e batticuori. La prima partita in Europa del 2013 nel giorno di San Valentino, il ventiseiesimo compleanno di Cavani... Sembrava tutto perfetto. E invece il Matador si ritrova a leccare da solo un coltello sporco della cioccolata della torta di mamma Berta con aria triste e assorta, tra un gol non fatto e tre subiti, tra una qualificazione compromessa e delle candeline soffiate con un desiderio espresso a malapena. Una giornata speciale trasformata in totale disastro. Il Napoli si smonta per una sera le ali della grande squadra che gli permettono di volare in campionato e si lascia conquistare dal Viktoria, cinico e sognatore. Tre gioie concesse e speranze che si spezzano. Ma i cuori dei tifosi rimangono sempre innamorati, 'traditi' nel giorno di San Valentino, ma con la stessa voglia di cantare e rendere omaggio al proprio amore, fra sette giorni, alla ricerca di un'impresa senza precedenti. La fedeltà non è mai restrizione e l'attaccamento alla maglia è roba naturale per chi è nato sotto il segno dell'azzurro infinito del mare e del cielo. Dopo una sconfitta del genere serve comunque crederci ancora, provarci ancora... Insomma, serve quello che tutti chiamano amore.

Come una farfalla che spicca il volo, fasciata in uno strato di colori, leggiadra si stacca da terra per intonarsi con la natura che la circonda. Così Hugo, balza dall'erba dell'Olimpico, involandosi verso un pallone che pareva innocuo  alla compagine romana. Si innalza e colpisce al volo un gomitolo di speranza ed emozioni che sente appoggiarsi leggiadramente nella rete di Marchetti. Le ali che sembravano spezzate riappaiono magicamente sulle spalle di un Napoli immortale, pronto ancora a schiudersi dal suo bocciolo e spiccare il volo, magari verso un arcobaleno... Tricolore.



Pettina la fantasia, accarezza l'intelligenza, ordina i pensieri e amalgama le ambizione di una squadra. La cresta più originale e imitata del mondo del calcio si lascia alle spalle avversari e strascichi di fantasia, interrando nell'erba che calpesta semi di puro talento. Marek Hamsik è la linea sottile tra giovinezza e perfezione: l'amare i sensi e non pentirsi ed esser saggio come il vecchio del villaggio, senso di leadership intrecciato con le cellule del corpo e anche i suoi aguzzi denti gli permettono di ruggire e sembrare come un leone. È il futuro ma soprattutto il presente del Napoli. È la storia mescolata ai sogni, la favola dal lieto fine, la grinta, l'orgoglio, la fame: la rappresentanza di un'intera città. A metà stagione si ritrova con un bottino impressionate, da fenomeno: 9 gol, 11 assist. Altruismo e fiuto della porta. Lui può permettersi di alzare un po' la cresta. Ma è umile e non lo fa. Ha insomma il carattere del campione, e ha soltanto 25 anni... 

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