Spazio alle emozioni, alla storia, ai ricordi. Spazio ai grandi campioni che hanno fatto del Napoli una grande squadra. Spazio ai gol spettacolari, quelli allo scadere, quelli di rilevante importanza e alle magie balistiche penetrate nel collettivo del popolo napoletano. Spazio alle immagini in bianco e nero, a quelle a colori, alle televisioni dall'antenna difettosa sino all'HD per vedere quanto siano grossi i polpacci di Campagnaro, raffinata e ben curata la cresta di Hamsik e leggere le dediche sugli scarpini di Cavani e Cannavaro. Spazio alla Napoli storica, quella che nonni, zii ed avi possono raccontarci, alla Napoli del recente passato, con quel Maradona che era l'incanto di una città, alla Napoli contemporanea, da Giubilato a Cannavaro, da Ignoffo a Fernandez, da Capparella a Inler, da Vidigal a Behrami, da Calaiò a Cavani, da Pià a Vargas, da Sosa a Pandev, da Lavezzi ad Insigne... Napoli non dimentica le grandi imprese, non dimentica chi ha lasciato un segno nel cuore dei suoi tifosi, non dimentica chi ha sudato per la maglia azzurra e chi ha onorato sempre ogni partita. Ogni istante, ogni abbraccio, ogni gol è saldamente inciso nel cuore di Napoli e dei napoletani.
17 maggio 1989, Stoccarda-Napoli 3-3
Finale di Coppa Uefa 1989. Dopo la vittoria degli azzurri in casa, nella gara d'andata, per 2-1, Maradona e compagni vanno a giocarsi la Coppa a Stoccarda nella sfida di ritorno. Cosa c'è di più emozionante di una partita al cardiopalma, decisiva per la conquista della Coppa UEFA. Alemao, Ferrara e Careca siglano i tre gol per il Napoli, ma è il solito indomabile Maradona a regalare lo spettacolo che permette agli azzurri di alzare in alto il trofeo, nei cieli di Stoccarda, in quella Germania dove l'Italia ha sempre trovato terreno fertile per grandi vittorie. 
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