Finisce il primo tempo tra Aik e Napoli. Gli azzurri in maglia bianca sono passati in vantaggio grazie ad un gol di Blerim Dzemaili che ha sfruttato un'invenzione personale di Cavani e la respinta di Turina che era un chiaro invito a calciare al volo da pochi passi e firmare il gol del vantaggio. Purtroppo nelle retrovie Aronica dorme, Danielsson taglia bene il campo e incorna alla perfezione il pallone che scavalca Rosati con una parabola incredibile ed imprendibile. Lampeggia sui tabelloni del Rasunda Stadium (migliori di quelli del San Paolo) il cognome del centrocampista svedese, ora eroe della serata per i padroni di casa.
Squadre negli spogliatoi. Mazzarri alza la voce per caricare un po' i suoi e ottenere più sicurezza soprattutto in difesa. Dnipro e Psv pareggiano anche loro 1-1. Tutto invariato finora. Che ripartano le emozioni!
Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
Napoletani nel mondo
Seguici su FACEBOOK: AzzurroNapoli 1926
AzzurroNapoli 1926
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento