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AzzurroNapoli 1926

lunedì 31 dicembre 2012

Tutti dal Capitano: il Capodanno in casa Napoli si festeggia così. Ecco gli invitati...

Oggi riprendono gli allenamenti, ma ci sarà tutto il tempo per festeggiare il Capodanno. E come sempre Paolo Cannavaro lo trascorrerà a Villa Caracciolo, nella suggestiva cornice di Posillipo. Per il capitano del Napoli il capodanno nell’elegante ristorante è una tradizione, ma a differenza dello scorso anno il capitano azzurro non ha prenotato una singola sala, ma l’intera struttura. Per l’occasione tutti i bambini saranno sistemati al piano terra in una saletta apposita, mentre gli adulti si accomoderanno nel salone principale. Tanti i presenti tra cui molti altri calciatori del Napoli e amici e parenti degli azzurri. Tra gli invitati Maria Mazza (che è la madrina della fondazione Ferrara- Cannavaro), il fratello di Paolo, l’ex campione del mondo Fabio Cannavaro, lo svizzero Blerim Dzemaili con la fidanzata e gli amici, l’altro svizzero Valon Behrami, il giovane fantasista Omar El Kaddouri, il secondo portiere azzurro Antonio Rosati, l’esterno Christian Maggio e ci sarà anche l’ex Salvatore Aronica, che tornerà oggi da Palermo (dove ieri ha svolto il primo allenamento con la sua nuova squadra) ma che nonostante la nuova avventura in Sicilia non vuole star lontano dall’amico del cuore Paolo Cannavaro. Per il difensore azzurro sarà un Capodanno meno spensierato del solito, a causa della squalifica che lo terrà fermo, salvo novità, per ben sei mesi. Naturalmente nel brindisi del capitano ci sarà l’augurio e la speranza che questo 2013 possa portare una buona notizia: la riduzione della squalifica, magari già a fine febbraio quando si pronuncerà il Tnas, il tribunale che pronuncerà la sentenza del terzo grado di giudizio e quindi quella definitiva, che possa far finire in anticipo lo stop del capitano azzurro e dell’altro difensore Gianluca Grava.

Di Marzio: "Dal Cagliari è più facile che arrivi Nenè che Astori. Donadel ha rifiutato il Pescara. Armero a Napoli solo se Dossena va al Milan"


Gianluca Di Marzio, esperto di mercato di Sky, è intervenuto a Martesport Live facendo il punto sul mercato dei partenopei: "C'è stato un sondaggio con il Cagliari per Astori ma io credo che la conferenza del club sardo sia stato un segnale verso il comune, non per una questione puramente economica, poi è chiaro che se i giocatori spingono per la cessione saranno accontentati anche se ha una valutazione importante. Il Napoli vuole intervenire in quel settore, ma senza la corsa a prenderlo giusto per farlo giocare: in rosa comunque ce ne sono quattro più Uvini. Dal Cagliari è più facile l'arrivo di Nenè che è in scadenza contrattuale. Per Floccari Lotito continua a chiedere 5mln ed anche Bobadilla non viene concesso in prestito e poi venendo da un campionato estero non convince del tutto. Quintero? Era un pallino di Micheli, ma Delli Carri poi l'ha fatto da solo il colpo e non è mancato un certo malumore da parte del dirigente napoletano. Sul giocatore ci sono Udinese e Lazio che mettono in gioco contropartite importanti, mentre Donadel ha rifiutato la destinazione. Il giocatore non vuole giocare per la salvezza dopo essere approdato in una squadra come il Napoli".

Su Dossena ed Armero: "Non so quante possibilità ci siano per fare questa operazione. Dossena non credo abbia intenzione di accettare Palermo, magari attende il Milan che era interessato, e solo in quel caso si può prendere Armero. Il Napoli non ha intenzione di acquistare il giocatore per poi ritrovarsi tre esterni mancini".

Bigon svela tutto: "Astori ci piace. Hugo e Fernandez restano qui e Vargas lo manderemo solo in prestito"


Riccardo Bigon direttore sportivo azzurro, ha rilasciato una lunga intervista a "Repubblica" - a cura del collega Pasquale Tina, analizzando gli aspetti più significativi di questo 2012 e proiettandosi alle strategie future della società.

Bilancio del 2012: "È positivo. Mi tornano in mente tanti momenti: gli ottavi di Champions League e naturalmente la Coppa Italia. Vincere qualcosa dopo tanti anni ha un sapore unico".

Rimpianto Pechino: "È un rimpianto, ma ormai ne abbiamo parlato tanto. Guardiamo avanti".

Obiettivi: "Vogliamo restare competitivi. Il difficile è sempre ripetersi".

Mercato: "Ma faccio una premessa. Stiamo cercando qualcosa solo per “colpa” della squalifica di Cannavaro e Grava".

Sul difensore: "Potrebbe essere duttile tatticamente come Gamberini".

Sulla pista Astori: "È un buon giocatore, ci piace. Ma ce ne sono altri che seguiamo in Italia. Sia chiaro: compreremo solo alle nostre condizioni".

Sul gradimento per Armero: "Questo io non glielo dico. Avanti con la prossima".

Situazione di Campagnaro e Fernandez: "Non si muovono fino a giugno".

Capitolo Dossena: "Siamo in un momento della stagione in cui alcuni giocatori, impiegati poco, chiedono di avere maggiore continuità. Se troviamo la giusta soluzione per il Napoli, lo accontenteremo".

Su Donadel: "Stessa considerazione. Se individuiamo l’innesto che fa al caso nostro, possiamo anche sostituirlo".

Flop Vargas: "L’adattamento al calcio italiano e alla vita di tutti i giorni si sono rivelati più difficili del previsto. Ma il talento c’è".

Cessione del cileno: "Sarà girato in prestito. Abbiamo diverse soluzioni in Europa o in Sudamerica e individueremo la migliore per la sua crescita".

Leader Cavani: "Lo dimostra in campo e durante gli allenamenti. Lo vedo tutti i giorni e so quanto sia importante per questa squadra".

Sul rinnovo del Matador: "Il viaggio che ho fatto a Cardiff con il presidente è stato decisivo. Abbiamo gettato le basi per il buon esito della trattativa".

Lorenzo dice sì e si sposa alla vigilia di Capdanno. Ecco la foto mentre saluta i tifosi...


Lorenzo ha detto sì. Il Magnifico si è sposato questo pomeriggio al Comune di Frattaminore. Ecco la foto del saluto ai tantissimi tifosi che lo aspettavano all'esterno del Palazzo di Città.


Mazzarri: "E' stato un anno di grande spessore e di assoluto valore. Ecco i momenti più emozionanti del 2012..."


“Un anno da ricordare”. Walter Mazzarri racconta in esclusiva per il sito ufficiale le emozioni e le sensazioni vissute in un 2012 che ha visto il Napoli protagonista. Gli azzurri hanno conquistato la Coppa Italia ed hanno ottenuto 73 punti complessivi nell’arco dei 12 mesi, chiudendo l’anno solare al secondo posto dietro la Juventus, al pari del Milan, davanti a Lazio, Roma e Inter. Il tecnico azzurro analizza il percorso della squadra ripercorrendo le tappe salienti che hanno contraddistinto il cammino del Napoli sia in Italia che in Europa…

“E’ stato un anno importante, frutto del lavoro di tutti: Società, staff e squadra. Certe volte nel calcio possono verificarsi degli exploit estemporanei. E’ facile ottenere un bel piazzamento in una stagione, ma ciò che è difficile è confermarsi. Il Napoli ci è riuscito ed a questa continua crescita del gioco abbiamo aggiunto anche la continuità di risultati che ci ha portato ad assestarci a certi livelli. Questo rappresenta lo step fondamentale per un Club”.

Ripercorriamo la strada. Si comincia dalla scalata in Coppa Italia: 25 gennaio, Napoli-Inter 2-0…
"Sì , è stata una vittoria che ci ha aperto le porte al successo finale. Abbiamo giocato bene ed abbiamo capito la nostra forza. Ci siamo resi conto dopo quel match che potevamo puntare a qualcosa di importante…"

La Champions League, ed un indimenticabile Napoli-Chelsea 3-1 del 21 febbraio…
"Una grandissima partita. Abbiamo battuto i campioni d’Europa e siamo stati l’unica squadra in tutto il percorso della Champions ad aver segnato 3 gol al Chelsea. Al di là del risultato, comunque, ciò che conta è aver dimostrato a tutta l’Europa che il Napoli è una squadra matura anche a livello internazionale. Credo sia stata la partita che meglio ci ha fatto conoscere ed apprezzare sulla scena europea in questi ultimi anni. Peccato per il ritorno, ma sono convinto che nel computo del doppio confronto avremmo meritato la qualificazione”

Gioie e dolori. Quel Bologna-Napoli 2-0 di inizio maggio…
"Una partita stregata. Il calcio ti premia sempre nel lungo periodo, ma in partite singole quando ci si mette il destino c’è poco da fare. Quella gara me la ricordo a memoria. Nella prima mezz'ora potevamo segnare 3 gol ed invece ci siamo ritrovati a subire la rete del Bologna al loro primo tiro. In quel match perdemmo la volata Champions"

Ma sempre a maggio la serata magica dell’Olimpico: Napoli-Juventus 2-0, la Coppa Italia dopo 25 anni si tinge di nuovo di azzurro.
“Essere riusciti a battere una squadra che non ha mai fallito i grandi appuntamenti, è un risultato di assoluto prestigio. E’ stato un premio alla qualità del nostro lavoro ed ai sacrifici compiuti dalla squadra. Abbiamo regalato ai nostri tifosi una gioia importante ed un momento storico per la Società”

La Supercoppa a Pechino....
"Un'esperienza che ha arricchito il nostro bagaglio di crescita. Sotto il profilo del gioco abbiamo disputato una grande partita ed avremmo sicuramente meritato un risultato importante. Purtroppo gli episodi ci hanno condannato ad una sconfitta immeritata"

Stagione nuova ed ancora azzurri sulla copertina internazionale: Napoli-Dnipro 4-2, super rimonta e super Cavani…
“E’ stata la gara della svolta in Europa League. Se non avessimo colto la vittoria avremmo potuto mancare la qualificazione. La squadra ha mostrato grande carattere nel risalire la corrente, in una rimonta emozionante e spettacolare allo stesso momento, con una splendida prova di Cavani. Abbiamo ottenuto il passaggio ai sedicesimi facendo scelte precise che ci hanno portato ad ottenere la qualificazione ed allo stesso tempo ci hanno permesso di fare bene in campionato, dove abbiamo 8 punti in più rispetto allo scorso anno”

Un 2012 che si è chiuso con un successo significativo a Siena…
“Venivamo da due sconfitte consecutive immeritate. Un momento  non facile dal quale siamo usciti con un successo importante. E’ stata una vittoria del gruppo ed una prova di personalità da parte dei ragazzi che ci ha consentito di chiudere benissimo il 2012. Un anno di grande spessore e di assoluto valore”

Ciao Totò, buona fortuna nella tua Palermo. E' ufficiale, Aronica torna a casa.


Il sito ufficiale del Palermo comunica l’acquisto di Salvatore Aronica da parte del club rosanero. Ecco il comunicato:
“L’U.S. Città di Palermo comunica di aver raggiunto con la S.S.C Napoli un accordo per l’acquisizione delle prestazioni sportive del calciatore Salvatore Aronica. Il difensore, che firmerà un contratto fino al 30 giugno 2015, si trasferirà a titolo definitivo. Aronica, che già da domani alla ripresa degli allenamenti sarà a disposizione di Gian Piero Gasperini, verrà presentato alla stampa mercoledì 2 gennaio (luogo ed orario verranno comunicati nei prossimi giorni)”. 

Fiori d'arancio nella notte di Capodanno. Lorenzo e Jenny sposi tra amici, spettacolo e cake-designer.


Si sposa oggi Lorenzo Insigne. Alle ore 16, al Comune di Frattaminore si celebra il matrimonio con la sua Jenny, da cui il campione azzurro aspetta un figlio. I testimoni degli sposi saranno il fratello Antonio per Lorenzo e la sorella Carola per Jenny. Subito dopo i familiari, i pochi amici invitati e i tre procuratori Antonio Ottaiano, Fabio Andreotti e Franco Della Monica si trasferiranno in una villa di Caivano dove si terrà il ricevimento.

Attesi in serata, subito dopo l’allenamento del pomeriggio, alcuni dei compagni di squadra del Napoli. Tra i tanti auguri arrivati a casa Insigne anche quelli di Chinaples: i titolari hanno fatto visita alla coppia in compagnia di Silvio Cola, proprietario dell’Amarischia che ha anche una divisione confetti, tifosissimo di Lorenzinho che ha voluto festeggiare la coppia realizzando dei confetti fatti a mano, con le iniziali degli sposi e anche una N azzurra artigianale, frutto della fantasia di una cake-designer, Daniel Dalmonte.

Napoli cerca di prendere per la gol Lugano, ma ecco chi c'è in pole per l'uruguagio...

Dall'Uruguay, Diego Lugano, difensore centrale che al Paris Saint Germain non ha trovato molta fortuna, spiega: "Lunedì torno in Europa e lì ci saranno delle novità. Non so ancora se partirò, ma il mio periodo parigino si chiuderà a gennaio. Mi ha fatto piacere giocare di nuovo, era molto che non scendevo in campo". Secondo le ultime indiscrezioni il difensore uruguaiano si sarebbe offerto anche al Napoli, tuttavia in pole per il suo acquisto c'è il Malaga.

Maradona: "Leo è una fregola ed è una spanna sopra Cristiano. Se Ronaldo non rinnovasse per il Real Madrid sarebbe tremendo!"

Diego Armando Maradona non crede che tra Messi e Cristiano Ronaldo ci sia un vero e proprio duello, ma il giocatore del Barcellona è una spanna sopra al portoghese: "Non vedo un duello. Cristiano e Messi riempiono gli occhi a tutti. Io vedo il Barcellona e mi sembra una squadra spettacolare con una fragola (Messi) che quando prende la palla è diverso. E questo lo vede tutto il mondo. Sappiamo che se Messi prende palla, lui può fare qualcosa di diverso dagli altri. Ma anche Cristiano ha la capacità di giocare, attaccare e segnare ma credo che Messi stia due scalini sopra Ronaldo". Sul rinnovo del portoghese infine ha dichiarato: "Sarebbe tremendo per il Real Madrid se non rinnovasse. Se il Barcellona ha Messi, al Real Madrid non può mancare Cristiano. Non conosco le circostanze, ma penso che darebbe molto vantaggio al Barcellona".

Uno dei più grandi potenziali per il pallone d'oro si rovina la carriera e torna a casa...

Pato ha scelto il Corinthians. A dirlo, senza peraltro voler fare annunci ufficiali, è il procuratore del calciatore, Gilmar Veloz. ''Fin dall'inizio, cioè quando abbiamo deciso di tornare in Brasile, Pato e io abbiamo scelto il Corinthians. Se tutto andrà a buon fine, sarà qualcosa che abbiamo pianificato da tempo. Ne abbiamo già parlato con Galliani e lui ha capito le nostre ragioni. Ha capito che per Pato è il momento di vivere un'esperienza da un'altra parte''.

Napoli, niente Peluso: il ragazzo va alla Juventus.

Peluso alla Juventus, nessuna sorpresa. Da quando l'infortunio di Chiellini è stato valutato come grave, la Juve ha subito mosso i passi decisivi verso Peluso. Con l'Atalanta, nelle ultime ore, la Juventus ha raggiunto un accordo anche nei dettagli. Sarà un prestito con diritto di riscatto, le cifre sono definite: 1 milione subito, 4 milioni a giugno per il riscatto. Il 2 gennaio sarà definito tutto con il giocatore anche per il contratto. Solo dopo arriverà l'annuncio e l'inizio dell'avventura a disposizione di Conte. Peluso è pronto, per lui c'è la Juve...

Hugo se ne va a Milano: ecco le cifre del suo contratto con l'Inter

Secondo Tuttosport, l'Inter avrebbe ormai chiuso per Hugo Campagnaro con un triennale da 1,6 milioni, il difensore a giugno si svincolerà dal Napoli. Nulla da fare per gli azzurri e per i bianconeri, che hanno a lungo pensato all'argentino per rinforzare la difesa di Conte a gennaio dopo l'addio di Lucio e l'infortunio di Chiellini.

Marek è classe allo stato puro. DeLa pensa ad una clausola rescissoria...

Marek Hamsik sempre più simbolo di questo nuovo Napoli, al punto che il presidente De Laurentiis starebbe pensando ad una clausola per scoraggiare i possibili acquirenti. Ecco quanto rivela La Gazzetta Dello Sport: "E questa fiducia ha reso forte il legame tra i due. Al di là delle reti realizzate da Edinson Cavani e della sua continuità sotto porta, Hamsik rappresenta la classe, quella qualità di cui non puoi mai fare a meno. Tant’è che il club l’ha voluto blindare legandolo a sé con un contratto quinquennale. Non è escluso che anche per lui, così come è stato fatto per Cavani, il presidente De Laurentiis decida di fissare la clausola rescissoria. L’intenzione del giocatore, però, è di rispettare il contratto fino alla fine".

venerdì 28 dicembre 2012

Cardoso da Silva (ag. Rolando): "Rolando è un gran giocatore e un grande uomo. Prendilo Napoli, lui verrebbe subito!"


Joao José Santos Cardoso da Silva, procuratore del difensore Rolando del Porto, ha dichiarato a Radio Crc: "Rolando ha vinto tre scudetti, tre coppe del Portogallo ed una Europa League. È alto 1.90 ed è molto forte di testa. Ha una forte capacità in marcatura ed è anche goleador perché mette a segno sei o sette gol a stagione. Rolando ha grande personalità ed è corretto anche fuori dal campo perché è un ragazzo molto educato e frequenta anche l’università di ingegneria. Rolando è un leader in campo, è molto rapido, ha una buona tecnica e sa uscire bene palla al piede dalla difesa. Sa giocare sia col piede destro che col piede sinistro ed è molto forte nel gioco aereo, vista la statura. Il problema è che non è molto facile trattare col Porto. Se Rolando può giocare in una difesa a tre? Ha già provato questo modulo nella Selezione portoghese vista la necessità che si creò a causa di un’espulsione. Rolando sa adattarsi ad ogni evenienza".

"Come valuta il Napoli? Verrebbe assolutamente a giocare a Napoli. Rolando è un giocatore intelligente e sa che in Italia sui gioca il miglior campionato del mondo e ritiene Napoli una grande squadra. Se il club di De Laurentiis facesse una proposta e si accordasse col Porto, Rolando verrebbe a giocare in azzurro. Quanto chiede il Porto? Servono 8/10 milioni per portare Rolando in azzurro".

Napoli-Roma: ecco i prezzi per il big match serale dell'Epifania.


Dalle ore 15,00 di oggi sono in vendita i biglietti per Napoli-Roma, posticipo dell'ultima giornata di andata di Serie A di domenica 6 gennaio al San Paolo (ore 20,45).

I tagliandi si potranno acquistare in tutti i punti vendita Lottomatica abilitati.

Ecco i prezzi...

Hamsik: "Che bello giocare con la neve insieme ai miei bambini. Avevo proprio bisogno di staccare la spina"

Attraverso il suo sito, Marek Hamsik ha scritto un messaggio direttamente dalla Slovacchia: “Che bello giocare con la neve insieme ai miei bambini, avevo proprio bisogno di staccare un po' con il calcio. Nicholas si è divertito con mio padre Richard con piccoli fuochi d'artificio. Al rientro sarò pronto per tuffarmi in campionato". Hamsik aspettava anche sua sorella Miska ed il cognato Gargano, ma hanno preferito andare in Uruguay. "Peccato, si sono persi uno scenario fantastico", ha detto. Ma era pronto a ribadire a Gargano che senza i due punti di penalizzazione, il Napoli sarebbe trovato davanti all'Inter in classifica come gli predisse dopo il k.o. di San Siro: "Vedrai, a Natale saremo davanti a voi".

Cavani: "Siamo un gruppo agguerrito che non molla mai. Non vedo l'ora di iniziare una nuova stagione "


Intervistato dal quotidiano uruguayano Diario Cambio Digital, Edinson Cavani ha parlato della sua annata con il Napoli e delle prospettive per il 2012: "E' sempre un piacere tornare a Salto dove sono nato e cresciuto, rivedere tante persone che conosco, che sono sempre state al mio fianco nei momenti difficili. Napoli? Penso sia una squadra che deve ancora maturare un po', anche se siamo sempre lì in alto. E' un gruppo agguerrito che non molla mai, dà il meglio in ogni partita e non è a facile essere dove siamo in un campionato come quello italiano, anche le Coppe europee sono molto competitive".

"Devo essere grato alla città ed società. E' importante sentire l'affetto dei tifosi, mi spinge a dare ancora il meglio di me stesso per poterli ripagare. Non vedo l'ora di giocare un'altra stagione con la maglia del Napoli, l'altro giorno il presidente mi ha chiamato per farmi i complimenti. Questo gesto mi ha dato tranquillità ed allo stesso tempo la carica giusta per continuare a giocare in azzurro e dare sempre di più".

Natale in casa Hamsik: ecco la famiglia di Marek al completo.


Marek Hamsik con la famiglia a Natale:

Da sinistra: Renata (la mamma di Marek), Marek e Christian, Richard, il papà di Hamsik in versione Babbo Natale, la mamma e il papà di Martina con il piccolo Lucas, Martina e la sorella di Martina.

Il Chicharito fa esplodere l'Old Trafford ma in curva un tifoso dorme...


E' un gol pesantissimo quello messo a segno da Javier "Chicharito" Hernandez al 90' del match contro il Newcastle nell'ultimo turno di Premier League. Grazie alla sua rete il Manchester United, sempre "sotto" nel corso della gara, strappa un importante successo per 4 a 3 che le consente di allungare sul City di Mancini, che ora è a -7 in classifica. La vittoria sul filo di lana fa impazzire Sir Alex Ferguson e l'intero Old Trafford. Tutti esultano, tranne uno.

Il replay infatti mostra sugli spalti un tifoso immobile, che sembra dormire in piedi o aver bevuto troppa birra. "E' più probabile che abbia avuto un infarto" scherzano i tifosi su YouTube in riferimento all'emozionante finale di gara.

Il custode del campo vieta ad Insigne di allenarsi. Interviene il sindaco: "Lorenzo suscettibile: anche i campioni devono rispettare le regole"


Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, voleva allenarsi nello stadio della «sua» cittadina natale, Frattamaggiore: ma il custode dell'impianto municipale ha chiamato il sindaco, per chiedere se il giocatore fosse autorizzato, e Insigne - dopo una concitata conversazione telefonica con il primo cittadino - ha preferito andar via. È lo stesso sindaco, Francesco Russo, a ricostruire le fasi della vicenda. «L'estate scorsa, quando Lorenzo era ancora al Pescara, lo autorizzai a usare per un mese lo stadio per i suoi allenamenti; ovviamente gratis, mentre i cittadini che chiedono l'accesso devono pagare una quota. 

Stamane il custode non ha fatto altro che il suo dovere: occorre sorvegliare gli accessi all'impianto, nuovissimo e tra i migliori d'Italia, e quindi, quando si è presentato Insigne, gli ha chiesto se fosse autorizzato. In mancanza del permesso, mi ha chiamato al telefono e ci ha messi in comunicazione». «A Lorenzo - aggiunge Russo - ho ripetuto che non c'erano problemi nel fargli usare l'impianto, come in passato, e che l'avrei anche autorizzato verbalmente. 

Ma mi è parso infastidito, risentito, ed ha preferito andare via. Mi spiace per la sua reazione, se è così suscettibile gli chiedo scusa; ma un campione deve anche rendersi conto che esistono regole da rispettare, specie quando si gestiscono impianti che appartengono alla collettività». 

Immobile fortemente accusato dai suoi tifosi: "Quando ti cadranno i denti da latte capirai la passione per i colori rossoblu"

«Quando ti cadranno i denti da latte forse capirai cosa vuol dire passione e amore per i propri colori»: in un comunicato, durissima presa di posizione della tifoseria organizzata genoana contro Ciro Immobile, reo di avere polemizzato con i sostenitori rossoblù presenti a San Siro dopo il gol segnato all’Inter alla vigilia di Natale. Nell’occasione, l’attaccante e capocannoniere del Grifone con cinque gol, si è rivolto al pubblico avvicinando l’indice destro alla bocca per zittire coloro che lui riteneva fossero i suoi contestatori. Immobile, titolare dell’Under 21 di Devis Mangia, veniva da una serie di prestazioni negative e si è sbloccato proprio nella preziosa sfida contro i nerazzurri. Ora il suo futuro è pieno di incognite.

Dossena al Palermo e Armero al Napoli!

A centrocampo tutto ruota intorno a Dossena, che si sarebbe praticamente accordato con il Palermo di Zamparini ma che il Napoli non molla. Se potesse, Mazzarri farebbe a meno dell’ex Liverpool ma prima di dare il via libera all’operazione, come riportato dall'edizione odierna de Il Mattino, Bigon deve trovare il sostituto: la pista (ri)porta a Pablo Armero. Il colombiano già questa estate aveva detto di sì al trasferimento a Napoli. Il giovane Obiang della Sampdoria è affare che slitta a giugno.

Papà Vargas: "Edu è stanco di non giocare". L'addio ormai è più che imminente.

"Edu è stanco. Stanco di non giocare, oppure di entrare in campo solo nei minuti finali. Il suo futuro? Serve un po' di tempo. Non so cosa ha in mente il San Paolo, a lui andrebbe bene anche il Gremio. Il Brasile dista solo tre ore dal Cile, sarebbe una soluzione importante anche per la famiglia". Queste le dichiarazioni del papà di Vargas, rilasciate a Radio Guaiba. L'ennesima conferma di un addio più che imminente.

giovedì 27 dicembre 2012

Messi e quel conto in banca da capogiro dopo il rinnovo contrattuale. Guadagnerà 50 centesimi al secondo...


Messi, scalatore di classifiche. Stavolta, però, la graduatoria in questione non riguarda le sue prestazioni sul campo, bensì il conto in banca. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Marca, infatti, il fuoriclasse del Barcellona è diventato da ieri, ossia con la firma del nuovo contratto che lo lega alla maglia blaugrana sino al 2018, il secondo calciatore più pagato al mondo. Messi percepirà 16 milioni di euro netti a stagione, più di lui incassa solo Samuel Eto’o che all’Anzhi ne incassa ben 20.

Un bel balzo in avanti per la “Pulce” che, stando all’ultima classifica dei nababbi del calcio stilata a settembre dal Sun, stazionava prima “solo” in nona posizione con i precedenti 10,5 milioni annui. Messi si mette così alle spalle Torres, Drogba, Aguero, Yaya Toure, Rooney e persino Zlatan Ibrahimovic, che dal Psg incassa 14,5 milioni a stagione. Cifre impensabili per i club italiani che, capitanati dalle big Milan, Inter e Juventus, hanno intrapreso già da alcuni anni la politica della riduzione degli ingaggi.

Fernandez tra Spagna, Germania ed Argentina. Ma il suo futuro potrebbe essere ancora azzurro...

Già accostato al Genoa, a un approdo nella Liga spagnola o a un ritorno in Argentina, il difensore centrale Federico Fernandez (23), nel giro della Seleccion e in possibile uscita dal Napoli a gennaio, sarebbe stato messo nel mirino sia dallo Stoccarda sia dall'Hoffenheim, stando alle indiscrezioni riportate da Sky Sport 24 e rimbalzate presso i portali teutonici. Fernandez è attualmente legato al club partenopeo fino al giugno 2016, e, al di là delle ultime prove poco incoraggianti, seguite a un periodo di scarsissimo impiego sul terreno di gioco, potrebbe essere utilizzato da Walter Mazzarri come importante risorsa per la seconda parte di stagione, specie data la lunga squalifica inflitta a Paolo Cannavaro.

Ogalde (ag. Vargas): "Edu andrà via per sei mese oppure un anno. Il Napoli vuole che faccia esperienza in Europa"

A un anno dal suo arrivo al Napoli, diventa sempre più probabile l’addio di Eduardo Vargas alla maglia azzurra per cercare maggiore spazio in Serie A. Il club azzurro punta alla cessione del cileno in prestito, mentre l’agente Christian Ogalde ha parlato del suo assistito: “Vogliamo che Eduardo vada a giocare, e questa è una cosa che interessa sia a noi, sia al Napoli: l'obiettivo primario è che ritrovi il ritmo-partita perduto, poi non so se la formula sarà di un prestito di 6 mesi o di un anno. I club interessati a lui sono tanti – riporta il Corriere dello Sport -, brasiliani ed europei. Un ritorno all'Universidad? Difficile. E comunque dipende tutto dal Napoli: loro preferiscono che Edu faccia esperienza in Europa".

Dall'argentina rimbalza una clamorosa indiscrezione sotto forma di domanda retorica: "Ever, ti piace Napoli?"

"Ti piace Napoli?" E' la domanda che il quotidiano argentino on line, Olè, fa a Ever Banega, centrocampista del Valencia finito nel mirino del club azzurro. La trattativa sarebbe portata avanti da De Laurentiis in persona, con l'ausilio di Bigon. Curiosità: è impressionante la somiglianza del mediano argentino con Diego Armando Maradona.

Ecco l'offerta ufficiale del Napoli per Raul Bobadilla!

Per il vice Cavani, Mazzarri spinge sempre per Floccari, ma ci sono stati contatti con Nenè del Cagliari (al quale pensa anche la Fiorentina), ma l’unica offerta ufficiale è stata recapitata in Svizzera per Bobadilla: 300mila euro subito e poi quasi 3,5 milioni a giugno in caso di acquisto definitivo. Il suo club (Young Boys) spinge per la cessione immediata come riporta il Corriere del Mezzogiorno, spalleggiato dal Basilea che lo prenderebbe al volo per 4 milioni. Nelle ultime ore sembra poi che lo stesso giocatore abbia indicato il Basilea come sua preferenza.

Del Genio: "Armero ha preso casa a Napoli. Criscietiello? Non faccia il consigliere..."

Paolo Del Genio. giornalista di Canale 8, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte: "Sulla fascia sinistra il favorito è Armero. Alcuni amici ben informati mi hanno detto che il calciatore dell’Udinese abbia già preso casa a Napoli, vicino a quella di Inler. Criscitiello sconsiglia ad Armero di venire a Napoli? Deve fare il giornalista, non il consigliere.

De Laurentiis: "Con Mazzarri ho un rapporto di grande stima e rispetto. A gennaio faremo qualche acquisto e a giugno arriverà qualche sorpresa. Ho rifiutato 55 milioni per Cavani in estate. All'Italia manca appeal calcistico..."


L’ha portato fin quassù, il Napoli, nella sede della nostra redazione. E del suo piccolo capolavoro ne ha discusso a lungo, parlando del presente ed aprendo ad un futuro dove la competitività con i grandi club sarà materia prima. Il progetto di Aurelio De Laurentiis ha un solo obiettivo: rendere vincente il suo club ed imporlo a tutto il calcio internazionale. Ecco l'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:

Corsi e ricorsi storici: dopo 23 anni, che cosa servirà al suo Napoli per rivincere lo scudetto, presidente?
«Una serie di componenti che prescindono dalla forza dell’organico. L’ultimo esempio è emblematico: ci hanno tolto Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. Mi sembra iniquo che si debba subire una punizione per qualcosa che non esiste. E semmai fosse esistita risalirebbe, comunque, a tre campionati fa. Ci sono stati tolti giocatori che sono i simboli dello spogliatoio. E, sicuramente, tutto questo ha condizionato, psicologicamente, la squadra in Coppa Italia».

D’accordo, presidente. Ma il suo Napoli, nonostante la penalizzazione e la squalifica, potrà ancora ambire al primo posto?
«Lo scudetto è domani, mentre noi dobbiamo guardare molto più in là. La nostra è una squadra giovane, che ad un certo punto ha avuto il torto di non ringiovanirsi. Ecco, prendete il Barcellona, alcuni anni fa decise di puntare sui giovani. All’inizio ebbe problemi, ma oggi è la squadra più forte al mondo. Qui, bisogna decidere, se si vuole l’esperienza, che ti garantisce una maggiore continuità, oppure lavorare per il futuro investendo sui giovani. Io sono convinto che Fernandez, Vargas, Britos siano dei buoni giocatori. Da tre anni ho un gruppo di lavoro che osserva giovani talenti, che mi sottopone una quantità industriale di giocatori da visionare. Quest’anno, per esempio, avevo trattato un giovane fortissimo (Verratti, ndr), ma avrei dovuto lasciarlo lì dov’era, perché non gli avremmo potuto garantire tanto spazio in prima squadra. Ed allora, ha preferito andare altrove».

Ci sarà ancora Mazzarri nel futuro del Napoli?
«Qui l’ho voluto io, l’avevo cercato qualche anno prima e per una serie di circostanze, poco chiare, non riuscimmo a concludere. A lui mi lega un rapporto di rispetto e stima, tra di noi non ci sono problemi. È ovvio che se fosse sua la decisione di andare via, non vedo motivo per cui non dovrei accontentarlo».

Ha già pensato ad un eventuale vice?
«È troppo presto per parlarne. Ci siamo detti che appena avremo un attimo di serenità, ci sederemo e ne parleremo. In questo momento abbiamo altre priorità, dobbiamo dedicarci alle questioni del club e non a quelle dei singoli. In ogni modo mi ha garantito la massima attenzione fino al termine della stagione. È un allenatore che io adoro, sa lavorare sulle individualità ed è un grande stratega».

Intanto è già saltato il primo obiettivo stagionale: il Napoli è fuori dalla Coppa Italia. Deluso?
«In parte, sì. Il momento che stiamo vivendo è doppiamente triste, per le squalifiche di Cannavaro e Grava e per la penalizzazione. Questioni che hanno deconcentrato la squadra che non è riuscita a battere il Bologna. Una sconfitta che ci ha eliminati dalla Coppa Italia».

Le piacerebbe Pioli come sostituto di Mazzarri?
«Lasciamo perdere i nomi, non mi sembra il caso di farne. Pensandoci, però, l’abbiamo incontrato 6 volte e ne ha vinte 5».

Gli ultimi avvenimenti, compresa la questione tecnica, la impongono di tornare sul mercato: ci saranno nuovi investimenti per la difesa?
«Spendo cifre importanti soltanto per gli attaccanti, per gli altri ruoli ci vogliono investimenti giusti. Non mi pare che pagare Dzemaili 9 milioni e Inler 16 milioni di euro siano state spese di poco conto. Se si vuole alzare l’asticella si rischia di sfasciare il giocattolo. In estate ho provveduto a rinnovare il contratto di Cavani, offrendogli una cifra importante (5 milioni a stagione fino al 2017, ndr). Per uno che segna 40 gol all’anno, la spesa vale. E poi, la meritocrazia esiste o no?».

Ma la gente le chiede rinforzi a gennaio, perché vuole vincere.
«Ci saranno degli investimenti nel prossimo mese, ci saranno dei grandissimi investimenti in estate. Nel mercato di riparazione interverremo in maniera decisa e in maniera ancora più decisa lo faremo a giugno».

Non teme che il suo atteggiamento, rigido, sul mercato possa irritare Mazzarri? Lui, qualche rinforzo lo vorrebbe?
«Le squadre devono farle le società. Il Napoli ha comprato quello che era giusto acquistare. Gamberini e Behrami, tanto per intenderci, li ha voluti l’allenatore, L’unico giocatore che ho preso io è stato El Kaddouri, perché me l’ha proposto Corioni, un vecchio amico».

Lei è considerato un innovatore, la parte nuova di un calcio che non riesce a liberarsi di un certo sistema, questione sulla quale si è soffermato spesso: che futuro si prospetta dopo l’ultima assemblea di Lega?
«Innanzitutto, trovo assurdo che nelle assemblee i presidenti si facciano rappresentare. La Lega è una categoria d’impresa, che deve smantellare la vecchia mentalità che non le ha consentito di distanziarsi troppo dalla Federazione. Negli ultimi dieci anni, poi, ha dovuto confrontarsi con la legge Melandri, con Calciopoli. E mettere ordine in quest’universo sarà davvero un’impresa ardua».

Che cosa ne pensa del nuovo statuto?
«Intanto è in riscrittura, lo valuterò quando sarà stato completato. Rispetto Beretta, Abodi, Simonelli, ma qui non si pensa al futuro. Bisognerebbe capire come troveremo i fondi da qui a 3 anni, come vendere meglio il nostro prodotto all’estero e non fermarci ad un guadagno di 130-140 milioni. Ci sarebbe bisogno di management adeguato. Ecco, pensiamo prima questo, poi il presidente potrà farlo chiunque».

Ritorniamo al calcio giocato: l’enorme distacco dalla Juve e l’eliminazione dalla Coppa Italia, porta l’Europa League in testa alla classifica degli obiettivi stagionali: si accontenterebbe di quella che lei ha definito una coppetta?
«Lo è soltanto dal punto di vista dell’economia e della partecipazione di pubblico. Fino all’anno scorso era addirittura un costo in perdita. Ecco perché lanciai l’idea di allargare la Champions League: pare che Platini se ne sia convinto. Per fare ciò, comunque, bisognerebbe ridurre anche il numero delle partecipanti alla Serie A, da 20 a 16, in modo da poter combinare meglio le due competizioni».

Riuscirà a tenere Cavani, presidente?
«La scorsa estate mi sono stati offerti 55 milioni per cederlo ed io non l’ho venduto. A settembre abbiamo fissato la clausola rescissoria. Per acquistarlo dovranno darmi, uno sull’altro, 63 milioni di euro».

Parliamo dei giovani, di Insigne e Vargas, per esempio, due storie diverse.
«Insigne ha talento e lo sta dimostrando. Magari avrebbe bisogno di maggiore continuità di gioco per permettergli di fare più gol. Ma fa bene Mazzarri ad utilizzarlo così, in questo modo non si corre il rischio di bruciarlo. Vargas, invece, è stato un idolo in Sudamerica, nel sua Paese, il Cile, e qui è poco considerato. Ma quando hai uno come Cavani che, se non gioca si arrabbia, allora è veramente complicato trovargli spazio. Io lo terrei, ma se Mazzarri chiederà un attaccante con caratteristiche differenti ed il mercato dovesse offrirmelo, allora non esiterò a girarlo altrove, ci sono decine di club brasiliani ed alcuni italiani, pronti a riempirmi di soldi per averlo».

Bisogna aspettarsi qualche colpo a gennaio, allora?
«Con Mazzarri ci siamo dati appuntamento a dopo l’ultima del girone d’andata contro la Roma (6 gennaio, ndr). Vedremo come sarà la classifica e ci comporteremo di conseguenza. Sicuramente, non arriveranno stranieri, sono troppe le problematiche per l’ambientamento».

In conclusione, presidente, se a fine stagione la penalizzazione dovesse essere determinante per un traguardo non  raggiunto, che cosa farà?
«Assolutamente niente. Se ho deciso di stare nel calcio dovrò pure osservarne le regole, anche se certe sentenze procurano danni a catena, economici e d'immagine».

Pedullà: "Bigon ha formalizzato una formula conveniente per ingaggiare in prestito Rolando"

Non sappiamo ancora se il Napoli prenderà Rolando, ma siccome sta andando in onda una campagna di demolizione nei riguardi del difensore del Porto,sarebbe il caso di fare il punto della situazione. Anche perché molte mosse del direttore sportivo Bigon non vengono criticate anche quando l'evidenza dei fatti lo imporrebbe. Mentre lo specialista del Porto, chissà perché, è inadeguato ancor prima di arrivare. Riepilogando: Rolando è stato cercato dal Napoli (e dall'Inter) quando i responsabili di mercato hanno avuto notizie - ve l'abbiamo già raccontato - del crollo della valutazione rispetto alla scorsa estate e della possibilità di ingaggiarlo in prestito. Subito dopo la prima mossa è stata di Bigon che con una formula conveniente prenderebbe Rolando, giustamente considerato un difensore importante. Reduci da un periodo molto intenso (gli acquisti del Genoa, quattro allenatori saltati in poche ore tra A e B prima di Natale), ci sembrava giusto puntualizzare. In questo caso non basterebbe portare indietro di qualche minuto la lancetta dell'orologio...

Mazzarri coinvolgente e appassionante: "Scriverò un libro e dedicherò a Marek un capitolo. Ottimizzo il tempo di gioco e per fare gol ci vogliono 8 secondi: ecco come si fa. Le donne venivano a cercarmi ma ho imparato prima ad investire in borsa anzichè divertirmi. L'importante è saper vivere il tempo"


Il tecnico azzurro Walter Mazzarri ha rilasciato una lunga, intensa e fantastica intervista al direttore del Corriere del Mezzogiorno, Marco Demarco

Il tempo, dunque. Mister, perdoni la curiosità: che orologio è quello su cui si accanisce? 
«È un Franck Müller simile a quello che mi regalò il presidente della Reggina, quando per una penalizzazione partimmo da meno quindici, poi diventati meno undici, e riuscimmo a piazzarci al decimo posto. L'ho ricomprato e ora lo indosso prima di ogni partita. Di solito mi porta bene, e sa com'è? Non credo in certi rituali, ma ripeterli non costa nulla».

Non si giustifichi, anche gli illuministi napoletani credevano nell'uomo con la gobba, nello «scartellato», era comunque un modo per mondanizzare il destino, per portarlo dal cielo alla terra. Ma torniamo all'orologio. Perché lo agita così spesso?
«Come è ovvio, chiedo all'arbitro, al quarto uomo, la tutela del tempo. Ma in realtà ricordo ai miei uomini in campo che non voglio vederli rassegnati, che la mia squadra non si arrende mai, anche se è sotto di tre reti, perché è meglio perdere tre a uno che tre a zero. E non le dico quanto mi sono arrabbiato dopo la prima sconfitta con il Bologna».

Il tempo come opportunità e mai come ossessione: per lei è sempre stato così? 
«Io non mollo mai. Sono dieci stagioni che non mollo e non ho mai fallito. Ho cominciato con la C2 e ora sono qua».

E domani?
«Prima o poi scrivo quel libro che ho in mente da tanto tempo. Ho tre o quattro cose da dire».

Ne anticipi qualcuna.
«Direttore, dia tempo al tempo».

Mister, faccio mia la sua lezione: non mollo. ( Ride, il ghiaccio è rotto).
«Be', allora posso dirle che dedicherei volentieri un intero capitolo ad Hamsik, è un bravo ragazzo, la sua è una bellissima storia ed è un giocatore straordinario».

Gli perdona tutto, anche la cresta? 
«Insomma, il suo punto debole non è quello. E poi gliel'ho vista crescere. Semmai, e nello spogliatoio glielo dico spesso, in campo dovrebbe essere più cattivo. Come Seedorf, per capirci».

(Mazzarri insiste su Hamsik anche quando, terminata l'intervista, Abate gli chiede il nome del giocatore ideale per un allenatore, convinto che avrebbe fatto, storicamente parlando, quello di Van Basten). Mister, quando tempo occorre per fare un gol?
«In teoria, una manciata di secondi: dieci, forse addirittura otto. Un lancio sulla fascia, un colpo di testa al centro e l'incursione dell'attaccante».

E in pratica?
«Non c'è differenza. Per me teoria e prassi devo tendere a coincidere. Il calcio non è una scienza esatta, ma più si avvicina meglio è. Nulla può essere lasciato al caso».

È per questo che rimprovera la squadra anche quando dopo un gol indugia ad esultare? E tutto questo a Napoli, dove l'esultanza è sacra?
«Che dubbio c'è. Dopo un gol, l'avversario è ferito, bisogna approfittarne per chiudere la partita. Chiamatelo pure cinismo, se volete. Ma io amo la tattica, non il tatticismo. In campo si sta per giocare, non per perdere tempo.

Lei sa cos'è il tempo di gioco?
«Io tendo ad ottimizzare il tempo di gioco».

Vale a dire?
«Il tempo di gioco è quello realmente e consapevolmente giocato. In serie B, ad esempio, non è lo stesso della serie A. Le partite durano sempre novanta minuti, ma in serie A si gioca di più, perché il lancio è più potente, lo stop più preciso, la conclusione in rete più rapida. Se il calcio è potente, il pallone viaggia ad una velocità più alta; se lo stop è preciso, basta un solo tocco per ricevere e trattenere la palla. È tutto tempo che si guadagna. Così la tecnica cede tempo alla tattica e accorcia gli spazi in campo. Più tecnica, più tattica. Più tecnica, più velocità. Così la tecnica individuale diventa potenzialità tattica collettiva. E così si può reinventare la difesa a tre, ad esempio. Dia qua carta e penna, gliela mostro».

Si accomodi.
«Vede? Due, Quattro, Sette, Nove: questa è la squadra in campo. Ora, come è stato notato, dopo il fischio di inizio tutte le mie partite cominciano con un passaggio all'indietro. Due riceve, scende sulla fascia destra e lancia a Quattro, che di prima passa al centro, dove ci sono Sette o Nove, Pandev o Cavani. Analogamente, per la "palla incrociata"».

Prego? 
«Faccia attenzione. Vede? Due riceve e scende, ma mentre la squadra si dispone come prima, trascinandosi dietro l'avversario, questa volta taglia il campo e lancia su Undici, che sta sul lato opposto, sulla sinistra»

E funziona? 
«Con la Reggina ha funzionato alla perfezione. Io gridavo: "Due, Quattro, Sette" e Lanzaro, Vigiani e Amoruso eseguivano: dodici vittorie, cinquantuno punti in classifica, un miracolo».

Dunque lei in campo dà i numeri? Ancora oggi? (Ride per la seconda volta, non male per uno che passa per antipatico).
«Sì, in effetti do i numeri».

E sono quelli delle magliette? 
«Ovviamente no, per comodità utilizzo dall'uno all'undici. Sono numeri ideali».

E perché di recente il meccanismo sembra essersi inceppato? 
«Perché nel frattempo gli altri hanno capito l'antifona e si sono attrezzati. Nei miei schemi, però, ogni giocatore ha almeno quattro varianti possibili, determinate appunto dalla disposizione in campo dell'avversario».

E ogni variante, che a sua volta immagino ne generi altre, suppongo vada imparata a memoria ed eseguita meccanicamente?
«Naturalmente sì. È per questo che il calcio professionistico implica disciplina, rigore, dedizione assoluta: in campo e fuori. Un buon professionista non può arrivare in ritardo all'allenamento, non può strafare a tavola, non può avere una vita sregolata o un carattere impossibile. Così si perde tempo. E ne ho conosciuti io di campioni che hanno perso tempo!».

Nomi? 
«Lasciamo stare, ma uno di questi, avversario in campo, di recente si è avvicinato alla panchina ed è venuto ad abbracciarmi, lo hanno visto tutti. L'ho avuto in squadra anni fa, a stargli dietro rischiavo di impazzire».

Non per difendere Cassano o chi per lui, ma ad esser sinceri si potrebbe impazzire anche a stare dietro a lei e ai suoi numeri, non crede? Per dirla con Totò, sembrerebbe che lei preferisca i caporali agli uomini. O, per dirla invece con il filosofo Masullo, l'Automa all'Anima. (Ride ancora, ma meno di prima).
«Mettiamola così. Se io giocassi con le sagome della Playstation programmate secondo i miei schemi , vincerei di sicuro tutte le partite. Ma mi sta bene così. Preferisco la vita vera alla virtualità, la dura realtà al facile sogno».

Dunque, non tutto è geometricamente prevedibile e logicamente eseguibile. È questo che impedisce al calcio di realizzarsi scientificamente?
«Attenzione. Io posso, voglio e devo prevedere fino a venti metri dalla porta avversaria. Ma lì, in quei venti metri, si scatenano le forze dell'ignoto: la casualità, gli eventi, il genio degli attaccanti. Si dice che l'allenatore governi fino ai trequarti del campo e che poi determinante sia il presidente».

Si può dire, allora, che lei preferisce il giocatore intelligente a quello esclusivamente tecnico-dotato? 
«Mi scusi, direttore, ma la domanda è mal posta. Cosa si intende per giocatore intelligente? Per me tecnica e visione di gioco, creatività e rispetto delle varianti di uno schema, vita e gioco sono un'unica cosa. Ed è per questo che scriverei quel capitolo su Marek Hamsik, proprio per spiegare questo concetto».

E tuttavia, le sue valutazioni sui giocatori talvolta mutano. C'è un tempo, ad esempio, in cui preferisce Dossena, veloce sulla fascia e preciso nell'assist di prima. E un altro in cui sceglie invece Zuniga, tecnicamente superdotato, un giocoliere. Cosa pensa quando Zuniga, a dispetto di tutte le sue teorie sul tempo, dribbla, dribbla e ancora dribbla?
«Dossena-Zuniga, l'eterno dilemma. In realtà, con il primo abbiamo sfondato grazie alla difesa a tre, mentre con il secondo abbiamo rotto lo schema quando l'avversario ha tentato di neutralizzarlo».

Nella sua visione olistica del calcio tutto si tiene, giusto? Teoria e prassi, tecnica e tattica, schema e anti-schema, vita e sport-spettacolo. 
«Per molti versi sì, ma su un punto in particolare direi proprio di no. Io, ad esempio, non rinuncio alla mia vita privata, non amo apparire in televisione e se vado a Coverciano, all'università del calcio, preferisco ascoltare anziché parlare. Non vorrei spararla grossa, ma mi creda: preferisco essere, piuttosto che apparire».

Messa così, tra Heidegger e Pirandello, in effetti la sua è un'affermazione alquanto smarginata. «Mi spiego. Ad un certo punto della mia vita ho deciso di tagliare i capelli: vede? Ora li ho corti, ma quando ero giovane li portavo lunghi fino alle spalle e mi dicevano che ero un "fighetto", che ero frivolo. Frivolo un tubo! Ho cominciato a guadagnare quando gli altri pensavano solo a divertirsi, e a investite in borsa quando per gli altri c'erano solo le donne. Sarà che allora le donne mi venivano a cercare ("Signora, mi scusi, sa", rivolto a Monica Scozzafava), ma io, poi, i capelli li ho tagliati non per apparire diverso, o per un fatto estetico. No, io li ho tagliati perché a cinquanta anni non era più il caso di portarli così».

Il tempo passa per tutti, anche per lei: è questo che vuole dire? 
«Già. L'importante è saperlo vivere».

E lei continuerà ancora per molto a viverlo in modo così totalizzante, così competitivo? 
«Ci voglio pensare, ci devo pensare. Ho dedicato il 95% della mia vita al calcio e ciò nonostante ho un bel rapporto con mia moglie e con mio figlio. Ora devo prendermi il tempo per pensare un po'».

Non per indurla a restare in campo, ma si ricordi che la competizione è comunque una forma di socializzazione: per competere bisogna essere almeno in due. 
«Ah, questa è buona, grazie».

Auguri, Mazzarri. Buon 2013. Auguri a tutti i lettori.

Adriano Grava: "Conosco l'umanità di Paolo e Gianluca. Boban? Grazie. Lui ne capisce di calcio"

«Conosco i due ragazzi, so chi sono a livello umano mio figlio Gianluca e Paolo Cannavaro». Adriano Grava, papà del difensore squalificato come il capitano per sei mesi per omessa denuncia, è intervenuto sulla sospensione del figlio. E ha ringraziato Boban, l’ex campione del Milan che in un’intervista al Mattino aveva definito «assurda la squalifica di Cannavaro e Grava e la penalizzazione del Napoli». Ha detto Grava senior, ex calciatore della Casertana: «A Boban vanno i miei ringraziamenti per la solidarietà espressa nei confronti dei due giocatori: da uomo di calcio ha capito perfettamente la situazione». 

Quaglia e il suo vero amore: amare, cantare e soffrire per la Juve Stabia che rimonta e vince il match col Crotone.


In tribuna, a seguire la Juve Stabia contro il Crotone, anche l’attaccante della Juventus, ex del Napoli, Fabio Quagliarella. La punta, stabiese di nascita, non disdegna mai un salto al Menti quando il massimo campionato è fermo. Come lui anche Antonio Mirante, portiere del Parma che però, come riporta Il Mattino, predilige la curva e l’affetto degli ultrà alla tranquillità della tribuna (lo scorso anno fu avvistato persino a Marassi in occasione della trasferta con la Sampdoria).
Ieri pomeriggio al Menti tante foto per Quagliarella, con tifosi più e meno giovani (non manca qualche rappresentante delle forze dell’ordine a “rubare” uno scatto), accompagnato dal papà Vittorio, la punta, giunta allo stadio dopo una decina di minuti dall’inizio del match non si è sottratto all’abbraccio ed al calore degli stabiesi, soprattutto nell’intervallo, lasciando lo stadio prima del 3-1 finale di Improta.

Saurni: "Siamo meglio di una prima squadra"

"La Primavera del Napoli meglio di una prima squadra. E' importante vincere, ma quello che conta è far crescere i talenti del settore giovanile": queste le dichiarazioni del tecnico della Primavera azzurra, Saurini.

mercoledì 26 dicembre 2012

Lodi: "Il mio sogno? E' la maglia azzurra..."

Nonostante il suo nome continui a circolare nell'orbita di diversi top club italiani come Inter e Napoli, Francesco Lodi, centrocampista del Catania, fa capire di trovarsi perfettamente a suo agio nell'ambiente rossoblu e di non pensare ad un saluto: "Sto bene qui, decide la società ovviamente ma posso dire che qui mi trovo a meraviglia con tutti, dai dirigenti fino ai tifosi", spiega il giocatore originario di Frattamaggiore, che per il 2013 afferma di avere un sogno: "La Nazionale. Sarebbe una bellissima cosa,  anche un riconoscimento del lavoro organizzato dal Catania, una crescita graduale, ma costante".

De Sanctis rinnova e diventa uomo chioccia. Ecco i dettagli del suo prolungamento contrattuale.

Attraverso il suo sito, il giornalista Raffaele Auriemma ha parlato di alcuni aspetti legati al mercato del Napoli. "Deve essere solo depositato l'accordo raggiunto da ds Bigon e dal presidente De Laurentiis insieme a Federico Pastorello, manager di Morgan De Sanctis, lunedì scorso a Milano. Il contratto sarà depositato all'inizio di gennaio il nuovo contratto del Pirata, della durata di altri due anni. Il portiere percepirà un ingaggio da 1,1 milioni di euro a stagione, più i bonus per presenze e risultati ottenuti, e nel frattempo dovrà fare da chioccia al prossimo numero uno della squadra azzurra".

Mistero o strategia di mercato? Bobadilla vuole davvero il Basilea?

Si infittisce il mistero legato alla trattativa per portare in azzurro Raul Bobadilla, attaccante in forza allo Young Boys che sarebbe stato scelto dal Napoli per ricoprire il ruolo di vice-Cavani. Nei giorni scorsi, infatti, il patron degli svizzeri Werner Müller– come riporta il portale elvetico Blick - aveva seccamente smentito le voci in merito alla decisione della società di mettere in vendita l’argentino. A poche ore di distanza, però, sono arrivate le dichiarazioni di Jean-Bernard Beytrison, intermediario incaricato dalla Young Boys di “piazzare” il calciatore in Italia, Spagna o Russia. Quest’ultimo ha dichiarato che “Molte trattative sono fallite perché il giocatore non ha il passaporto da comunitario” rivelando come la volontà del club sia quella di cedere l’argentino. Dal canto suo, nonostante queste voci di addio, Bobadilla ha ancora una volta ribadito la sua volontà: “Voglio andare al Basilea”. Il mistero si infittisce…

De Laurentiis: "Siamo più importanti di Manchester e Barcellona. Interverremo con forza sul mercato. Edi rappresenta il riscatto di una città. Il Napoli è il mio film più bello"


"Faremo un Napoli ancora più forte". Aurelio De Laurentiis invia il suo messaggio di Natale dai microfoni di Radio Marte. Il Presidente azzurro annuncia i suoi propositi e parla a cuore aperto ai tifosi..

"Il mio augurio per il 2013 è quello di trovare una grande felicità ad ogni livello. Il mio pensiero va ai tifosi del Napoli, è importante il loro sostegno e la loro fiducia, noi lavoriamo per loro e loro si devono fidare di noi. Il tempo è galantuomo e ci vuole costanza e coscienza per ricercare il meglio. Il nostro obiettivo è quello di diventare una delle squadre più forti di Europa. Napoli sul piano culturale è più importante di un Manchester o un Barcellona. Non c'è motivo per il quale la nostra città non sia all'avanguardia in Europa. 

Abbiamo seminato tanta virtù in questi anni, ci saranno grandi investimenti a gennaio ma soprattutto a giugno. Con pazienza e perseveranza, creeremo una Società ancora più grande di quella che siamo. In soli 8 anni siamo passati dalla C alla Champions League. Per questo ringrazio tutti quelli che hanno collaborato al nostro progetto sin dall'inizio". 

"Io so perfettamente che abbiamo una squadra di alto livello ed uno dei migliori allenatori del mondo. So benissimo che anche quando si perde la strada maestra poi la si ritrova. Con Mazzarri interverremo in maniera scientifica a gennaio sul mercato e poi a giugno faremo il massimo per far diventare il Napoli ancora più forte. Interverremo con decisione e forza per rendere la squadra sempre più competitiva. 

Per quanto mi riguarda siamo secondi in classifica, abbiamo 36 punti, 8 più dello scorso anno, non considero i punti che ci hanno tolto. La responsabilità oggettiva serve a tenerci al guinzaglio, e credo che la giustizia sportiva debba cambiare. Abbiamo presentato il ricorso con l'avvocato Grassani e siamo fiduciosi nel secondo grado di giudizio". 

Poi un plauso a Cavani.."Edinson è un guerriero che rappresenta al meglio l'animo del Napoli e dei nostri tifosi. Cavani è diventato il simbolo di una riscossa della napoletanità, di tutto coloro che hanno bisogno di un paladino che li rappresenti. Ed il campo è il miglior modo per prendersi tutte le rivincite. Ho ricevuto offerte fortissime per Cavani ma l'ho tenuto con noi perchè se sono a Napoli non è per fare commercio ma per amore della squadra. Il Napoli è il mio film più bello e per me rappresenta tutta l'Italia". 

Una battuta sull'exploit del settore giovanile.."L'andamento della Primavera mi fa un enorme piacere e mi riempie di gioia. Devo ringraziare Bigon, Saurini e anche Santoro che ci ha iniziato ad un settore giovanile che è nato dalla ceneri di una Società che era finita. Abbiamo giovani fortissimi che rappresentano il nostro futuro". 

Un appello anche in campo extra calcistico.."Siamo di fronte ad un anno particolare a livello politico, c'è in ballo il futuro dei nostri figli e dei nostri tifosi, non dobbiamo essere distaccati dalle nuove elezioni e non dobbiamo diffidare dal mondo della politica" 

Infine gli auguri per i napoletani: "Abbiamo la forza, la grinta e l'anima per fare bene. Siamo sicuri che insieme ai nostri tifosi percorreremo una lunga e grande strada con coscienza e pazienza. Il pensiero va anche alle persone disagiate, bisogna tendere una mano a chi soffre e chi ha difficoltà per aiutare tutti quelli che non hanno la nostra fortuna. Buon Natale a tutti"

D.s. Gremio: "Ecco la nostra offerta per Edu Vargas..."

Alla ricerca di un attaccante, il Gremio conferma che il suo principale obiettivo è Edu Vargas, bomber cileno che nel Napoli non ha trovato spazio ma che in Brasile ha molti estimatori. ''Confermo che vogliamo Edu Vargas, e che abbiamo fatto un'offerta - ha detto il d.s. del Gremio -, ma la decisione è nelle mani del giocatore e del Napoli. E' una trattativa complessa''. Secondo fonti societarie, il Gremio avrebbe offerto un milione per il prestito per un anno, quindi per tutto il 2013.

Andreolli potrebbe essere il regalo della Befana per il Napoli!


Nonostante le parole del ds del Chievo Sartori, che aveva dichiarato Andreolli incedibile, il difensore dei veneti continua ad essere sul mercato oggetto d'interesse di molte squadre. Tra queste, ci sarebbe il Napoli.

Secondo quanto rivelato oggi da più fonti, il giocatore, che in vista del mercato di gennaio avrebbe già una sorta di accordo con l'Inter, potrebbe finire in azzurro: il ds del Napoli Bigon avrebbe chiesto il giocatore, in scadenza di contratto, visti i tanti problemi difensivi che la squadra partenopea ha. Su di lui, comunque, sarebbe molto vivo anche l'interesse della Juventus.

lunedì 24 dicembre 2012

Cosa hai fatto Balotelli? Rissa e aggresione a pubblico ufficiale: Natale agli arresti domiciliari.


In un modo o nell'altro, la famiglia Balotelli fa sempre parlare di sé. Per una volta, però, non è SuperMario a finire in copertina ma il fratello Enoch, che si è messo nei guai e non poco.

Enoch si trova agli arresti domiciliari; l'accusa è quella di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lunedì dovrà presentarsi davanti ai giudici del tribunale, dove sarà processato per direttissima.

L'accaduto: attorno alle 2 di notte della domenica, Enoch è stato protagonista di una rissa in un bar di Bagnolo Mella, in provincia di Brescia. I carabinieri, che sono arrivati sul posto, hanno trovato il più piccolo dei Balotelli per strada a torso nudo e scalzo nonostante la temperatura fosse al di sotto dello zero. Da qui l'aggressione di Balotelli junior ai due carabinieri, che hanno riportato ferite guaribili in 15 giorni. Nel locale, c'era anche la sorella di Enoch che è stata colta da malore.

Italia prendi appunti: ecco cosa accade in Australia per un coro razzista.


Storia che ha dell'incredibile ma che va rimarcata per la sua qualità, da prendere come esempio per quanto accade in Italia e, spesso, non si fa. La federcalcio australiana ha deciso di impedire l'accesso, per due anni, ad un tifoso dell'Adelaide United, formazione che milita nella A-League locale, la massima divisione, il quale aveva rivolto degli insulti razzisti a Paul Ifill, ex attaccante della nazionale della Barbados.

La FFA, in un comunicato, ha ammesso come il tifoso, del quale non è stato rivelato il nome, abbia infranto il regolamento di condotta degli spettatori durante la sfida tra Adelaide e Wellington Phoenix. Il primo club ha anche annunciato d'aver stracciato la carta da membership dello stesso giocatore.

La polizia e la Lega Calcio hanno aperto l'inchiesta dopo che Ifill si era lamentato su Twitter. E le immagini allo stadio hanno inchiodato il tifoso. Chissà cosa succederebbe se una cosa del genere fosse applicata in Italia.

In Brasile è sempre festa. Lo stadio del Corinthians avrà una discoteca con vista sul campo.

Una discoteca nello stadio, con vista sul campo: il tutto per attirare tifosi nei giorni in cui non ci saranno partite. Succederà in Brasile, dove procedono i lavori dell'Itaquerao, il nuovo stadio di San Paolo che ospiterà i Mondiali del 2014 e poi diventerà l'arena del Corinthians. La consegna è prevista fra un anno. A rivelare la novità della discoteca è stato il vicepresidente del club campione del mondo, Luis Paulo Rosemberg, in un'intervista al domenicale 'O Estado de Sao Paulo'.

Napoli, dopo cenoni e panettoni, torni a sparare i fuochi d'artificio il 31 dicembre.


Rompete le righe per le squadre di Serie A dopo la 18.a giornata. Le prime a ritrovarsi per la ripresa sono Cagliari e Siena: appuntamento ad Assemini e Colle val d'Elsa. Il giorno dopo sarà la volta della Juve campione d'inverno. Il 28 la Roma partirà per la tournée americana (arrivo il 3 gennaio), il Milan e la Fiorentina ricominceranno il 30, Lazio e Napoli l'ultimo dell'anno. Vacanze più lunghe di tutti per l'Inter: fino al 2 gennaio.

SQUADRA RIPRESA
Atalanta  30 dicembre
Bologna  28 dicembre
Cagliari  27 dicembre
Catania  30 dicembre
Chievo  29 dicembre
Fiorentina  30 dicembre
Genoa  29 dicembre
Inter  2 gennaio
Juve  28 dicembre
Lazio  31 dicembre
Milan  30 dicembre
Napoli  31 dicembre
Palermo  30 dicembre
Parma  29 dicembre
Pescara  28 dicembre
Roma  28 dicembre
Sampdoria  30 dicembre
Siena  27 dicembre
Torino  28 dicembre
Udinese  30 dicembre

Cavani e il suo scettro da più grande goleador d'Italia. Nessuno come lui!


Nel calcio, spesso, i numeri non raccontano tutta la verità di un campionato. Ma quando si contano i gol fatti, allora, non si scappa. E così nel 2012 lo scettro di bomber del campionato italiano va a Edinson Cavani. In totale, l'attaccante del Napoli negli ultimi 12 mesi ha firmato 43 reti. Dietro di lui Antonio Di Natale, che ha siglato 30 gol, soltanto uno in più di Diego Milito.Più indietro Ibrahimovic, El Shaarawy e Klose.

Dati alla mano, dunque, nel 2012 Cavani ha fatto meglio di tutti. Il Matador ha segnato 27 reti in Serie A, 6 in Coppa Italia, una nelle qualificazioni dei Mondiali, 7 in Europa League, una in Champions League e una in Supercoppa italiana. Alle sue spalle Totò Di Natale ha realizzato 23 in Serie A, 5 in Europa League, uno in Coppa Italia e uno a Euro 2012. Nella speciale classifica dei bomber dell'anno, si piazza poi Diego Milito. L'attaccante dell'Inter ha realizzato 29 gol: 28 in Serie A e uno in Champions League.

Senza contare le reti realizzate in Francia, poi tocca a Ibrahimovic (23 centri). Lo svedese ha segnato 17 gol in Serie A, uno in Champions League, uno in Coppa Italia, due a Euro 2012 e 2 nelle qualificazioni ai Mondiali. Con 22 gol totali, si piazza poi proprio il suo sostituo nel Milan: El Shaarawy. Il gioiellino rossonero ha firmato 15 gol in Serie A, due in Champions League, due in Coppa Italia e 3 nelle qualificazioni degli Europei U21.

A quota 20 centri c'è poi Klose. Il tedesco della Lazio ha segnato 14 reti in Serie A, tre durante le qualificazioni ai Mondiali, due in Europa League e uno a Euro 2012. Miccoli poi chiude la graduatoria dei bomber dell'anno.Il Fenomeno del Palermo ha marcato il taccuino 19 volte, 17 in Serie A e due in Coppa Italia.

Fonte: tuttonapoli.net

domenica 23 dicembre 2012

Il Napoli non vinceva a Siena da 24.336 giorni!

Il tabù era da sfatare: erano appena 66 anni che il Napoli non vinceva a Siena e precisamente 24.336 giorni fa ci fu l'ultima vittoria degli azzurri sui bianconeri per 4-1, grazie alle due reti di Busani e di Barbieri. Inutile fu il penalty trasformato da Polacchi.

"Christmas in love in...": ecco dove Blerim e Alessia stanno trascorrendo le loro vacanze natalizie.

Di seguito la foto pubblicata sul profilo Twitter di Alessia Tedeschi, compagna di Blerim Dzemaili. I due stanno trascorrendo le vacanze natalizie a Zurigo.

4 milioni per portare a casa l'uomo più corteggiato dalle squadre italiane.

Come rivelato soltanto ieri da Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, l'attaccante argentino Raul Bobadilla (25) è effettivamente un elemento di interesse per il club partenopeo, e, al di là delle perplessità legate all'eventuale inserimento di un debuttante nel calcio italiano da effettuarsi a metà stagione, l'occasione sembra presentarsi proprio nel corso del prossimo mese. Stando infatti a quanto riportato da Blick.ch, lo Young Boys di Berna, club possessore del cartellino dell'ex-Borussia Monchengladbach, avrebbe inequivocabilmente deciso di cedere a titolo definitivo il giocatore, data l'impossibilità di arrivare a un accordo per il rinnovo di contratto: base fissata a 4 milioni di euro, asta aperta. La punta di scuola River Plate, seguita anche dalla Fiorentina e accostata a Inter, Juventus, Torino e Udinese (oltre che al Basilea), non è ancora munito di doppio passaporto europeo.

Maggio: "Che anno fantastico il 2012. Futuro? Vivo alla giornata"

Il difensore del Napoli, Christian Maggio, ha parlato a margine della gara tra Vicenza e Modena. Ecco le sue parole riportate da corrieredellosport.it: "E' stato un anno meraviglioso perché sono diventato papà e ho raggiunto importanti traguardi sportivi, spero che il prossimo anno lo sia altrettanto. Gol a Siena? Ritengo più importante la vittoria del Napoli. Chiudo un anno felice, soprattutto per essere diventato papà, ma va sottolineata anche la vittoria della Coppa Italia e il secondo posto agli Europei. Futuro? Vivo alla giornata, poi si vedrà. Comunque a Napoli mi trovo bene".