Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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mercoledì 21 novembre 2012
Dynamo Kiev-Psg: segna il Pocho su assist di Ibra.
Sembrava che Ibra fosse vestito d'azzurro e portasse sulle spalle il nome di Hamsik: palla in profondità, scatto di Lavezzi e cucchiaio al portiere che rimane attonito e battuto. Purtroppo i colori sono più scuri, i ricordi chiari come se appartenessero a ieri e non al passato. In Champions Lavezzi trova grandi stimoli e dopo tanta sfortuna, trova il primo gol parigino in Ucraina, durante il primo tempo con la Dynamo Kiev. L'esultanza non è stata matta o ballata, come faceva al San Paolo, ma un urlo e un salto di gioia che hanno scaricato tanta tensione e tante critiche dalla sua pelle e dalla sua maglia. Paris Saint-Germain in vantaggio. Per ora decide Ezequiel Lavezzi. Rispunta il sorriso sulle labbra del Pocho: Napoli è felice per lui.
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