Esiste un marziano che indossa la maglia del Napoli e stasera il suo alibi umano è svanito nel nulla. Fa paura a vederlo palla al piede, incute timore come se fosse un guerriero sconosciuto venuto da lontano con la missione di abbattere il nemico. Quello ucraino, stasera, torna a casa a mani vuote, con un palmo di misera consolazione preesistente (primo posto nel girone F) e con la consapevolezza di essere stato impotente dinanzi a cotanta potenza che Edinson Cavani ha portato con se da un'altra galassia. Poker, tre punti, che portano il Napoli secondo in classifica, e una rimonta da infarto. C'è poco da dire, poco da aggiungere e poco da fare contro una furia della natura come il Matador. Uragano di emozioni, direttamente dall'Uruguay. Edinson Cavani. Tutti il resto tace.
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