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mercoledì 31 ottobre 2012

Atalanta-Napoli: finisce 1-0. Gli Azzurri incassano un'altra sconfitta. Da primi a terzi in undici giorni.

Finisce con una sconfitta la decima giornata di campionato degli azzurri. Decide per gli orobici il gol di Carmona siglato nel primo tempo. Il Napoli c'ha provato fino alla fine ma sia Consigli che un po' di fato hanno detto "NO" alla compagine azzurra. La Juventus e l'Inter vincono e il Napoli si ritrova a rincorrere non solo i bianconeri. Da primi a terzi in undici giorni. Domenica prossima al San Paolo col Torino. L'unico imperativo è vincere!

Atalanta-Napoli fine primo tempo. 1-0 per gli Orobici

Finisce il primo tempo senza minuti di recupero di Atalanta-Napoli. Sotto un'intensa pioggia, Carmona ha siglato il gol del vantaggio, sua prima rete in stagione con una grande conclusione al volo. Il Napoli ci ha provato con Insigne ma Consigli gli ha negato la gioia del gol con una parata bella e difficile.
Il Napoli  deve reagire e creare più insidie. Intervallo e poi riparte il match.  Gli Azzurri devono risorgere dalle proprie ceneri.

Andreotti (ag. Insigne): "Lorenzo non sta tanto bene ma stringerà i denti"

Fabio Andreotti, procuratore di Lorenzo Insigne, è intervenuto a Radio Gol. Ecco quanto evidenziato: "Speriamo stasera sia la volta buona. Domenica è uscito dal campo con una caviglia malconcia, è arruolabile ma l'ultima parola spetta a Mazzarri. Penso che comunque non dovrebbero esserci problemi, ma sta al Napoli decidere se è giusto o meno metterlo in campo. La Nazionale di Prandelli? Il Ct l'altra volta ha fatto questo regalo a Lorenzo per fargli capire che anche lui è nell'orbita. Poi essere tornato nell'Under 21 non è certo una nota di demerito, anzi. La squadra di Mangia deve affrontare una competizione importante come l'Europeo"

Carmando: "Giusto far riposare Cavani. Rischiava un lungo periodo di stop."


L’ex massaggiatore del Napoli, Salvatore Carmando, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal, sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli:

“Rischiare Cavani? No, meglio evitare. Se c’è una contrattura iniziale, con il freddo può diventare strappo o addirittura lesione. A Bergamo fa freddissimo e convocare il Matador, avrebbe significato perderlo per un lungo periodo. Paura dell’Atalanta? Ma no, se parliamo sempre di Cavani vuol dire che gli altri sono delle bettole. Chi va in campo sicuramente saprà esprimersi ad alti livelli.”

Retroscena: Cavani si allena, mitraglia i portieri e poi si ferma


I muscoli son fili elettrici: e quella scarica improvvisa, un pizzicotto lieve e però preoccupante, ha acceso la spia. «Dottore, un dolorino». Mica siete su scherzi a parte: perché il Cavani che corre, che calcia, che sorride, ad un certo punto s'inquieta e avverte il buio dentro, una tremarella che l'induce a riflettere, ad alzare la mano e poi ad arrendersi. Fuori i secondi, ma fuori pure il matador, che dopo il Chievo salta pure l'Atalanta e spera di potersi preparare per il Torino, ore quindici, clima più mite e qualche altro giorno a disposizione per lasciarsi alle spalle qualsiasi inibizione.

DA SI' A NO - La vigilia più breve è un coro unanime, una voce che induce all'ottimismo, un'espressione fiera e una voglia disperata di calcio: Cavani sta bene - almeno così sembra - e quando si mette a mitragliare quei “poverini” dei portieri, sta ancora meglio. Però è un'illusione, perché il nemico, l'affaticamento muscolare, è nascosto tra i granelli di sabbia della clessidra che separa dall'Atalanta: niente da fare, un movimento naturale diviene un allarme o forse un pericolo troppo grosso da correre, stasera, nel freddo, con il rischio della pioggia e il terrore di andare incontro ad uno stop prolungato.

E così il Cavani che si riprende il Napoli diviene il Cavani che riperde il Napoli e lo lascia a Pandev-Insigne-Hamsik, l'altra terna di tenori che con il Chievo ha provveduto a sistemare la pratica che ha consentito di starsene alle spalle di Madame.

Napoli in giro per il mondo: convocati finora in nazionale Cavani, Vargas e Zuniga


Cavani,Vargas e Zuniga convocati in Nazionale per amichevoli internazionali del 14 novembre.
Il Matador sarà impegnato nel test che l'Uruguay giocherà con la Polonia a Danzica.
Edu sarà di scena in Cile-Serbia a St.Gallen in Svizzera.
Zuniga è stato inserito nella lista per Colombia-Brasile in New Jersey


Gianluca Di Marzio: "Bianchi o Floccari al Napoli. Vargas torna a casa"

Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato, è intervenuto in diretta nel corso dell’edizione serale di Marte Sport Live, in onda su Radio Marte, per dare gli ultimi aggiornamenti di mercato e non sul Napoli: "Gamberini e Behrami hanno confermato finora la bontà del loro acquisto: Mazzarri voleva due calciatori già pronti per la serie A e per i suoi schemi, i due ex viola stanno mantenendo le aspettative, nonostante i pochi riflettori puntati ad inizio stagione. L’unico profilo di calciatore che manca a questa squadra è sicuramente un’alternativa a Cavani, e questa si è fatta sentire soprattutto in Europa League, dove il Napoli non sta ottenendo risultati brillanti. Nel suo ruolo è stato provato Vargas, ma a prescindere dalla partita con l’Aik – test non attendibile – non ha convinto; così come non ha convinto Pandev domenica sera col Chievo, più adattabile come sostituto di Lavezzi. Il Napoli è quindi entrato nell’orbita di cedere Vargas in prestito e prendere a gennaio un attaccante dalle caratteristiche completamente diverse dal cileno. Bigon in questi giorni ha tracciato un identikit, ossia un calciatore già pronto per l’uso. Non sarà quindi un giovane e sarà prelevato dal campionato italiano. I nomi che si sono fatti negli ultimi giorni (Bianchi e Floccari) rispondono a quest’identikit, con il laziale favorito: pare siano già iniziati i primi contatti tra le due società, ma è ancora prematuro parlare di trattativa vera e propria. Da qui a gennaio, però, possono sempre uscire fuori altre idee. Per quel che riguarda Vargas, il prestito è la soluzione più fattibile. Il cileno ha appeal di mercato nonostante il rendimento non proprio eccellente con la maglia del Napoli. Bigon vorrebbe mandarlo in un club che può garantirgli una maglia da titolare, per questo mi sento di escludere squadre come Catania o Torino, già piene zeppe di attaccanti. Per lui potrebbe aprirsi una pista all’estero, in particolar modo in Sudamerica"

Fonte: tuttonapoli.net

Senza il Matador sale la "quota" per la vittoria del Napoli


Edinson Cavani non ce la fa per la gara con l'Atalanta e il Napoli dovrà fare a meno del suo bomber per la seconda giornata consecutiva. L'assenza dell'attaccante uruguaiano lascia comunque impassibili i quotisti, che continuano a puntare sul Napoli: sulla lavagna Snai il '2' azzurro è favorito a 1,90, a distanza di sicurezza sia dalla 'X' (3,40), sia dal segno '1' (4,00). E' nella parte di tabellone dedicata ai gol che si avverte la mancanza del Matador: senza di lui è in vantaggio l'Under (meno di tre reti complessive), a 1,70, per l'Over si sale a 2,00.

Insigne già fa discutere: egoista o coraggioso?


I grandi calciatori sono destinati a far discutere ed a creare, spesso, dei veri e propri schieramenti. Pro e contro. Ammiratori folli e detrattori, anche al punto di negare l'evidenza. Lorenzo Insigne, sebbene sia da qualche settimana al Napoli, è già capace di suscitare infiniti dibattiti. Già questo, per il folletto di Frattamaggiore, potrebbe essere in se una buona notizia.

I "partiti" in questione raccolgono due tipologie di iscritti. Quelli che nelle ultime uscite hanno accusato Lorenzo di eccessivo egoismo sotto porta e quelli che - invece - ritengono un grande segnale di personalità la continua ricerca dell'azione personale da parte di Insigne. Si discute, in fondo, di un confine piuttosto sottile e - come spesso accade - la verità sta nel mezzo.

Nella gara con il Chievo la punta del Napoli ha effettivamente esagerato nella ricerca della conclusione dalla distanza, beccandosi i puntuali rimproveri dei compagni più esperti. Un precedente, ancor più eclatante, risale alla sfida con la Lazio, quando Insigne aveva optato per l'azione personale, nonostante un Cavani in posizione ottimale per concludere.

Anche in quel caso, il Matador non aveva certo rivolto parole tenere al compagno. Ma una medaglia ha due facce, e questo tipo d'atteggiamento dinanzi ad uno stadio che ti mette pressione come il San Paolo, è un chiaro sintomo dell'ego smisurato - nell'accezione più positiva della definizione - del ragazzo classe '91.

Lorenzo è uno che sa quello che vuole, sicuro di avere le potenzialità per trascinare questo Napoli: perché nascondersi? La timidezza, almeno nel rettangolo verde, proprio non gli appartiene. E mister Mazzarri cosa ne pensa? Qualche rimbrotto, Insigne, se lo è beccato anche dal tecnico toscano. Ma lo impone il gioco delle parti.

Nelle sue scelte - anche in virtù dei problemi fisici di Cavani - il tecnico sta dimostrando di avere fiducia nel talento ex Pescara. Dopo le gare con Dnipro e Chievo, contro l'Atalanta Lorenzo giocherà la sua terza gara consecutiva dal primo minuto ed anche in questo caso la richiesta di Mazzarri sarà una sola: provare ad essere decisivo. Con il suo talento, con il suo "egoismo" da punta e con quel carattere che è destinato a portarlo davvero lontano.

Taglialatela: ''A Bergamo sarà dura, ma il Napoli ha l'obbligo di vincere''


L'ex portiere del Napoli, Pino Taglialatela, intervenendo a Radio Marte ha parlato della sfida di domani dei partenopei a Bergamo contro l'Atalanta: "Il Napoli troverà un clima incandescente, l'Atalanta presenterà delle defezioni importanti, probabilmente quest'anno non ha gli stessi valori della scorsa stagione, ma se la giocherà alla morte. Il Napoli, al contrario, deve andare a giocare mostrando allo stesso tempo rispetto e tranquillità, con un unico obiettivo: i tre punti. 

E dovrà farlo anche col Torino domenica prossima. Gli azzurri hanno la possibilità di fare molta paura alla Juventus e di contendergli il titolo fino alla fine, quindi devono pensare ad ottenere il massimo in ogni partita. Consigli? E' un ottimo portiere, mi piace tantissimo, è giovane e ha ancora tanti margini di miglioramento. In questo campionato mi stanno colpendo positivamente anche Gillet del Torino e Perin del Pescara".

martedì 30 ottobre 2012

Venglos (ag. Hamsik): "Marek sta vivendo il periodo più importante della sua carriera. Marek è legato a Napoli e tutti sanno che si può lottare per lo scudetto"


A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Juraj Venglos, procuratore di Marek Hamsik: “Hamsik sta vivendo il periodo più importante della sua carriera perché sta attraversando un momento di grande brillantezza poiché Mazzarri lo ha schierato nel ruolo che più gli compete, che più sa interpretare.
Se il Napoli è all’altezza delle ambizioni di Hamsik? Marek è legato al Napoli perché questa squadra rappresenta il miglior club dove continuare a crescere. Il sogno di ogni calciatore è vincere e il mio assistito vuole farlo in maglia azzurra.
Quante società guardano al mio assistito? Al momento non posso rispondere, sono questioni delicate che preferisco non toccare. Voglio solo il meglio per la carriera di Hamsik e per il Napoli, per ciò che concerne il futuro, si vedrà.
Il Napoli può tornare a lottare per lo scudetto, la sconfitta contro la Juventus non compromette il cammino del Napoli. Basterebbe un pareggio per tornare a pari punti”

UFFICIALE: a Bergamo senza Cavani!


Edinson Cavani non dovrebbe esserci domani a Bergamo. Secondo quanto riferito da Sky l'attaccante uruguayano, fermato da un problema non grave, si sta però allenando ancora a parte e non indossa neanche gli scarpini ma scarpe da ginnastica. Difficile a questo punto immaginare una sua presenza in campo contro l'Atalanta.

AGGIORNAMENTO ORE 14.40 - C'è l'ufficialità. L'attaccante non sarà convocato da Mazzarri per la sfida di Bergamo.

Tanti auguri Diego!

52 candeline e anni di storia del calcio da poter raccontare fino alla fine dei tempi. Unico, inclonabile, c'è chi lo chiama Dio e chi lo chiama Calcio: lui ha un nome e oggi compie 52 anni, Diego Armando Maradona.


Atalanta-Napoli: GAME OF THE WEEK

Atalanta-Napoli è stata definita dall'official page di Facebook della Serie A TIM la partita della settimana: the GAME OF THE WEEK. Sfida importante, ostica e avvincente: si promette così questa gara in programma domani sera all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo. Nella notte di Halloween, il Napoli bussa alla porta dell'Atalanta... Dolcetto o scherzetto?

Atalanta-Napoli: arbitra Orsato di Schio. C'è giù un precedente di questa partita con lui: ecco quanto finì...


Daniele Orsato di Schio, 36 anni, è alla settima stagione nella Can di A e B.
L’esordio in serie A in Siena-Atalanta 1-1 del 17 dicembre 2006
Vanta 97 presenze in serie A e 38 in serie B

I PRECEDENTI CON IL NAPOLI:
Quattordici tra A e B: quattro vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte

Napoli-Frosinone 1-1 il 2 dicembre 2006
Napoli-Arezzo 2-2 il 18 febbraio 2007
Catania-Napoli 3-0 il 6 aprile 2008
Udinese-Napoli 0-0 il 21 settembre 2008
Napoli-Genoa 0-1 il 22 febbraio 2009
Napoli-Palermo 0-0 il 17 gennaio 2010
Lazio-Napoli 1-1 il 3 aprile 2010
Napoli-Atalanta 2-0 il 9 maggio 2010
Chievo-Napoli 2-0 il 2 febbraio 2011
Bologna-Napoli 0-2 il 10 aprile 2011
Atalanta-Napoli 1-1 il 26 novembre 2011
Fiorentina-Napoli 0-3 il 17 febbraio 2012
Juventus-Napoli 3-0 l’1 aprile 2012
Palermo-Napoli 0-3 il 26 agosto 2012

In più ha diretto sette volte il Napoli in serie C1:
quattro vittorie, tre pareggi, nessuna sconfitta

COSI’ IN CARRIERA:
135 presenze (97 in A e 38 in B)
62 vittorie interne (il 45,9%)
37 pareggi (il 27,4%)
36 vittorie esterne (il 26,7%)
688 ammonizioni (circa 5 a partita)
38 espulsioni (meno di una ogni 3 partite), nessuna ancora in questo torneo
36 rigori (circa uno ogni 4 partite), nessuno ancora in questo torneo
4.414 falli fischiati (circa 33 a partita)

Atalanta-Napoli: ecco i precedenti. Quel gol di Cavani al 94' di un anno fa...


Le 46 sfide a Bergamo tra serie A, serie B e Coppa Italia

18 vittorie dell’Atalanta
20 pareggi
8 vittorie del Napoli
64 gol dell’Atalanta
46 gol del Napoli

L’ultima vittoria dell’Atalanta:
3-1 il 16 novembre 2008
16’ s.t. Ferreira Pinto (A), 27’ s.t. Hamsik (rig) (N), 44’ s.t. Manfredini (A), 46’ s.t. Floccari (A)

L’ultimo pareggio:
1-1 il 26 novembre 2011
18’ s.t. Denis (A), 49’ s.t. Cavani (N)

L’ultima vittoria del Napoli:
0-2 il 6 gennaio 2010
7’ p.t. Quagliarella (N), 8’ s.t. Pazienza (N)

Nasce il Museo Maradona: ecco dove...


Comune, Terza Municipalità e Provincia uniti per realizzare un sogno. Il museo Maradona sembra avviarsi a diventare realtà, almeno nelle intenzioni. Ecco quanto riportato oggi da Il Mattino: A far sperare i tifosi, in primis Lucia Rispoli, la donna di 65 anni che è stata dall’84 al ’91 la tata di Diego Armando Maradona, è l’annuncio del presidente del Consiglio provinciale Luigi Rispoli, che ieri ha incontrato l’assessore comunale allo Sport Giuseppina Tommasielli: «La passata amministrazione provinciale – fa sapere Rispoli – ha acquistato per la somma di 90.000 euro dal curatore fallimentare i trofei del Calcio Napoli, che ora sono conservati nei depositi della Provincia. D’intesa con il Comune sarebbe ora di dare lo spazio museale che merita a questo immenso patrimonio sportivo, che non riguarda solo i cimeli di Maradona ma la storia della squadra». Sulla stessa lunghezza d’onda la Tommasielli, che ha ribadito il suo impegno per allestire il Museo Maradona al San Paolo.
Ma la vera novità arriva dalla Terza Municipalità, che ha accolto le istanze della ex governante del Pibe de Oro e di suo figlio Massimo, presidente dell’associazione «Saverio Silvio Vignati – La storia continua», dedicata al papà scomparso che è stato per anni custode dell’impianto di Fuorigrotta. «In casa Vignati-Rispoli esiste un tesoro che va tutelato – dichiara Domenico Crea, assessore allo Sport della municipalità di Stella San Carlo all’Arena – ed è nostro dovere come istituzioni diffondere tra le nuove generazioni queste testimonianze. Ecco perché abbiamo promosso un progetto destinato alle scolaresche del territorio per far loro toccare con mano la storia del Calcio Napoli e di un mito qual è stato Maradona, di cui hanno sentito parlare ma che non hanno conosciuto. L’idea – aggiunge Crea – è allestire una mostra con tutti i cimeli legati alla squadra e al campione argentino provenienti da chiunque voglia metterli a disposizione della collettività. A partire dal consigliere Salvatore Flocco, che è l’ideatore di questa iniziativa e che ha una collezione al pari di quelle di altri appassionati di calcio». La mostra avrà quindi spazio nei locali della III Municipalità in via Lieti a Capodimonte.
Le scarpe, i guanti, la Madonnina di Diego, dunque, ma anche le coppe e le maglie indossate da tutti i calciatori che hanno lasciato un segno nella storia calcistica partenopea per diffondere tra i giovani un messaggio positivo: lo sport è vita. «Bisogna dare la possibilità ai ragazzi di conoscere la storia di grandi campioni che hanno reso grande la nostra città – continua l’assessore municipale – anche perché è assurdo che a Barcellona vi sia un Museo nel Camp Nou, a Madrid nel Santiago Bernabeu o all’Amsterdam Arena e a Napoli no. Rinnoviamo perciò l’appello al sindaco ad accelerare i tempi e dare un museo ai napoletani che faccia memoria delle imprese dei grandi calciatori che hanno calpestato l’erba del San Paolo». Intanto, stasera alle 20, anche al Bar Magnà al Centro Direzionale i tifosi festeggeranno il cinquantaduesimo compleanno di Diego nella speranza di vedergli presto intitolato un museo.

Il silenzio di Mazzarri. Stress o strategia?

Resta ancora in silenzio Mazzarri, niente conferenza stampa alla vigilia della sfida di Bergamo contro l’Atalanta. Ecco quanto riportato da Il Mattino: Per problemi organizzativi legati all’allenamento e quindi alla partenza per Bergamo domani non ci saranno conferenze», ha comunicato il Napoli. Secondo silenzio di Mazzarri a distanza di due giorni, il tecnico del Napoli non aveva commentato domenica sera al San Paolo la vittoria sul Chievo per un leggero malore. «Pensiamo abbia avuto un piccolo calo di zuccheri dovuto alla fatica e alla tensione per la partita», ha spiegato il direttore sportivo Bigon. Lo stress, le partite da affrontare una dietro l’altra, le tante conferenze stampa ravvicinate. Anche l’anno scorso Mazzarri decise di non parlare dopo qualche vittoria e alla vigilia di qualche partita. Stavolta, però, le due conferenze stampe sono saltate in maniera ravvicinata. L’ultima volta l’allenatore del Napoli ha parlato sabato scorso, prima della sfida con il Chievo e fu una conferenza «scoppiettante»: un Mazzarri molto tonico e battagliero. Il suo atteggiamento fu una risposta alle critiche ricevute per i ko con Juventus e Dnipro. Un modo per mettersi davanti alla squadra, come gli capita spesso di fare. Una strategia per spostare l’attenzione. In caso di vittorie l’allenatore toscano preferisce minimizzare i complimenti e sottolinea le cose che non hanno funzionato. In caso di sconfitte invece parla e difende la squadra a spada tratta, anche di fronte a pesanti ko come quello in Olanda. Una strategia per gestire al meglio le sconfitte, la cosa più difficile da gestire all’interno di un gruppo perchè le vittorie portano entusiasmo.

Schelotto: "Lo ammetto: sono stato vicinissimo al Napoli. Sarebbe un onore indossare la maglia azzurra. E poi Lavezzi mi ha sempre detto che... "


Ezequiel Schelotto, esterno destro dell'Atalanta che affronterà domani sera il Napoli, ha parlato ai taccuini de Il Mattino. Ecco di seguito l'Intervista:

Schelotto, col Napoli è gara dura davvero?
«È una partita contro una delle squadre che lotteranno fino alla fine per lo scudetto, insieme alla Juventus, all’Inter e tante altre. Ma noi dobbiamo conquistare in casa i punti per poterci salvare in tranquillità».

Come si battono gli azzurri?
«Giocando in maniera umile, con la consapevolezza che dinanzi hai dei grandi campioni che in qualsiasi momento possono risolvere la partita con un colpo a sorpresa».

Però forse Cavani non sarà in campo.
«Per noi sarebbe una gran bella cosa. Lui è il simbolo del Napoli, uno degli attaccanti più forti che giocano in Europa. Ha una continuità e una forza fisica davvero uniche».

Se non recupera dall’infortunio, potrebbe giocare Insigne.
«È un giovane bravo, non è più solo una promessa. Domenica sera con il Chievo ha giocato con grande personalità. Ma la mia impressione è di una squadra che ha un organico molto competitivo, che questa estate si è rinforzata molto bene».

Poteva, però, rinforzarsi meglio?
«Lo ammetto, ci siamo andati vicino, molto vicino. Fino all’ultimo giorno Atalanta, Napoli e i miei procuratori hanno lavorato perché potessi trasferirmi in maglia azzurra. Non è colpa di nessuno se non è successo e non è un dramma se sono rimasto a Bergamo. Però devo ammetterlo: è un grande orgoglio per me sapere che il Napoli e che Mazzarri abbiano pensato a me».

Questa estate è venuto anche a scegliere casa a Posillipo?
«Ma no… Sono solo venuto in vacanza a Napoli perché incuriosito dalle parole di Lavezzi che non fa altro che parlare bene della città, delle sue meraviglie e dei posti fantastici che ci sono. Ho trascorso delle belle giornate di relax. E mi ha fatto anche piacere l’affetto dei tifosi che quando mi riconoscevano per strada mi dicevano di firmare per il Napoli».

Non è detto che questo matrimonio non si faccia in futuro?
«Tutto è possibile, per un argentino poi l’idea di indossare la maglia del Napoli, la stessa squadra in cui ha giocato quello che per noi è un autentico dio del pallone, Diego Maradona, fa venire i brividi per l’emozione. Ma ora io penso alla mia Atalanta, a far bene in questo club che io adoro e dove mi trovo meravigliosamente. E a battere domani il Napoli».

Che Atalanta trova il Napoli?
«Una squadra arrabbiata, perché a Pescara potevamo vincere e non ci siamo riusciti».

Colantuono pochi giorni fa l’ha rimproverata. Domenica lei è stato il migliore in campo.
«Per il gioco della squadra il mio apporto sulla fascia è importante. Non sono stato molto bene negli ultimi tempi e il mio rendimento ne ha risentito. Ma ora mi sento in forma».

Colpa dell’incidente stradale che ha avuto a settembre?
«Quel giorno ho avuto paura, paura sul serio. È stata una giornata orribile. Ma ho imparato la lezione: adesso corro solo in mezzo al campo».

Stiramento per Zuniga, ecco quando potrebbe tornare. Dossena in pole

Zuniga sicuramente non sarà disponibile per domani sera. Secondo quanto riportato da Il Mattino oggi in edicola, l’esame ecografico per il colombiano ha evidenziato un lieve stiramento del semi tendineo della coscia destra. Le sue condizioni saranno valutate, venerdì, al rientro dalla gara con l’Atalanta. C’è ancora qualche piccolo spiraglio di ottimismo per vederlo in campo contro il Torino, più probabile che torni disponibile per l’Europa League contro il Dnipro o per la trasferta contro il Genoa. Esterno sinistro, quindi, sarà Dossena che ha dato segnali di ripresa contro il Chievo dopo le due prestazioni molto negative in Europa League contro Psv e Dnipro.

lunedì 29 ottobre 2012

Dossena: 100 volte Napoli!

Dopo essere subentrato al 71' al posto dell'infortnato Zuniga, Andre Dossena ha sigillato la centesima partita giocata in maglia azzurra: l’ex Liverpool ha debuttato nel 2010 con il Napoli. Per il mancino, 78 apparizioni in serie A, 15 nelle coppe europee e 7 nelle coppe nazionali.

L'orgoglio del Presidente De Laurentiis...


In piena sintonia con Mazzarri e orgoglioso di quello che sta facendo il Napoli, Aurelio De Laurentiis lancia un messaggio chiaro dagli Stati Uniti e lo fa attraverso il sito ufficiale della società. Messaggio reso ancora più forte e chiaro dal successo sul Chievo. Ha preso spunto dalle parole di Walter Mazzarri nella conferenza stampa di vigilia, De Laurentiis per far sentire forte da Los Angeles la sua voce: «Sono orgoglioso del Napoli e del lavoro che tutto il gruppo, guidato da Mazzarri con il quale sono in piena sintonia, sta portando avanti. Mazzarri ha ragione quando dice che negli ultimi anni il Napoli ha ottenuto risultati straordinari, frutto dell’impegno, dello sforzo e del lavoro della società, dello staff tecnico e dei giocatori». Compattezza, coesione: società e staff tecnico uniti nella stessa direzione. Quella dei grandi risultati ottenuti negli ultimi tre anni, il Napoli capace di scalare posizioni su posizioni in Italia e in Europa. Quando arrivò Mazzarri sulla panchina al posto di Donadoni, gli azzurri erano al terz’ultimo posto in serie A, quell’anno lo conclusero ottenendo la qualificazione in Europa League. L’anno successivo hanno centrato il terzo posto e cioè la qualificazione in Champions League. L’anno scorso gli ottavi di finale in Champions (eliminazione ad opera del Chelsea che ha poi vinto il trofeo) e la vittoria della coppa Italia.

Una straordinaria escalation di risultati, una crescita esponenziale nel rispetto dei parametri del fair play finanziario. Napoli società con i conti a posto, Napoli squadra capace di giocare alla pari con formazioni più blasonate e costruite con spese ben più consistenti. Meriti da dividere tra tutte le componenti. La società, cioè il presidente De Laurentiis che ha dato le linee guida e il direttore sportivo Bigon che ha operato secondo il budget che poteva avere a disposizione, lo staff tecnico con Mazzarri e i suoi collaboratori capaci di tirare il massimo e anche di più da ognuno degli azzurri. Un rendimento altissimo da parte di tutti, merito della metodologia di Mazzarri e della sua grande applicazione in ogni allenamento.

I due ko consecutivi con Juventus in campionato e Dnipro in Europa League rischiavano di poter cominciare a scalfire il perfetto equilibrio che si era creato. E così è sceso in campo De Laurentiis dissipando qualsiasi dubbio. Perfetta unione d’intenti, piena fiducia in Mazzarri e grande soddisfazione nei risultati conquistati dalla squadra. Il messaggio del presidente non lascia spazio a dubbi. Così come la vittoria del Napoli sul Chievo.

La figuraccia arbitrale di Catania arriva sino in Argentina.

Il clamore di Catania-Juventus ha fatto il giro del web ed è giunto anche in Argentina. La stampa albiceleste, commentando i fatti del Massimino, ha parlato di “Vecchia historia”, riferendosi ai fatti di Calciopoli e alla Vecchia Signora…

Indecenza Juve: Pepe blocca fisicamente il guardalinee e i bianconeri cerano di difendersi dall'attacco di Pulvirenti

Ecco un passaggio, tratto dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, sui fatti di Catania: "Il Catania ha chiuso la gara in 10 per l’espulsione a metà ripresa di Marchese (giusta), e precedentemente per le ironiche proteste sul gol annullato era stato allontanato dalla panchina il presidente Pulvirenti, poi protagonista in sala stampa di uno show mediatico incentrato sulla strana e lunga modalità dell’episodio chiave. E su questo punto è davvero difficile dargli torto: solo in Italia si assiste a scene del genere, con i panchinari (Pepe il leader) che vanno a bloccare «fisicamente» la corsa del guardalinee mentre, insieme con l’arbitro, sta dirigendosi a centrocampo. Limiti e meriti A quella insistita e infondata protesta juventina è seguito un lungo colloquio a distanza fra Maggiani e l’arbitro d’area Rizzoli, proprio colui che nello stesso ruolo aveva concesso a Tokyo il rigore che aveva fatto imbufalire il Napoli ma che qui risulta si sia limitato a rispondere alle domande del guardalinee (fonti locali sostengono invece che in realtà è stato Rizzoli via auricolare e non Pepe a indurre Maggiani a tornare sui suoi passi). Come sempre, in questi casi, il Catania legittimamente sostiene che se fosse andato sull’1-0 avrebbe potuto vincere e la Juve altrettanto legittimamente fa notare come Buffon non abbia dovuto compiere una sola parata mentre gli avanti bianconeri hanno sprecato almeno cinque occasioni".

Ecco il piccolo grande record di Walter Mazzarri dopo una sconfitta

Walter Mazzarri ha un poco piccolo record. Come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’ è la decima vittoria del Napoli dopo una sconfitta. Il ciuccio tiene la capa tosta, come il suo tecnico. Si rialza sempre. Soprattutto in casa. Nona vittoria consecutiva nelle decrepite (e multate) mura del San Paolo. Parliamo di cifre, perché non c’è molto altro da dire in questa partita per lungo tempo a senso unico. Sfogli la margherita, e i nomi sono sempre gli stessi: in assenza del Matador acciaccato, spunta Hamisk a mantenere vivo l’inseguimento alla Juve.

Le parole di Behrami, Bigon ed Inler: "Vittoria meritata e guadagnata col cuore. Puntiamo a rimanere in alto"


"Vittoria di carattere". Valon Behrami tra i migliori in campo e grande protagonista di Napoli-Chievo. Il centrocampista azzurro elogia lo spirito di gruppo dopo il successo.

"Abbiamo subito ripreso il cammino in campionato, abbiamo dominato, creato tante palle gol ma anche sofferto. La squadra ha mostrato carattere negli ultimi minuti quando siamo andati un po' in sofferenza, però noi abbiamo caratteristiche offensive e vogliamo sempre cercare di chiudere il match. Il gruppo è sempre molto generoso, questa è una nostra forza ma a volte può essere anche un rischio. L'assenza di Cavani per noi è sempre pesante ma la squadra ha dato il massimo ed ha mostrato di poter sopperire alle situazioni che si creano partita dopo partita"


Per Mazzarri, che a fine match ha avuto un leggero calo pressorio, parla il DS Riccardo Bigon: "Siamo orgogliosi di questi ragazzi. E' difficile creare più occasioni di queste in una gara di Serie A. Il Napoli ha dimostrato che vuole stare lì in alto e giocarsela con tutte fino alla fine. Se la Juventus dovesse continuare a vincere non credo possa essere infastidita da nessuno, ma il campionato è lungo e noi stiamo tenendo il ritmo delle big. Ci siamo e il nostro obiettivo è rimanere a lungo nelle prime posizioni. Già sappiamo che a Bergamo ci aspetta una battaglia, quindi sin da domani torneremo al lavoro. Stasera era fondamentali i tre punti ma ciò che mi è piaciuto è stato l'atteggiamento della squadra che ha mostrato carattere e forza. Stiamo acquisendo sempre maggiore consapevolezza, nel primo tempo potevamo fare tre gol e abbiamo meritato ampiamente la vittoria"


Gokhan Inler padrone del centrocampo e anche autore di un gran tiro che ha colpito il palo dai 30 metri : "Sì, io ci provo quando vedo la possibilità di tirare, mi piacerebbe regalare un gol ai tifosi, vorrei un gol al San Paolo ma l'importante è la squadra. Oggi abbiamo vinto con il cuore. Il primo tempo è stato eccezionale, potevamo segnare più gol, ma se non chiudi certi risultati poi diventa complicata la partita. Abbiamo conquistato un successo molto importante perchè non esistono partite facili in campionato ed oggi si è avuta dimostrazione. Nel calcio conta il gioco ed i risultati. Abbiamo vinto, siamo contenti, abbiamo dato il massimo anche per colmare l'assenza di Cavani e adesso guardiamo avanti. Pensiamo solo a noi stessi, adesso c'è l'Atalanta e il campionato è lungo..."




L'EDITORIALE: L’urlo di Marek e la vetta da scalare. Napoli batte Chievo 1 a 0.


Il Napoli rialza la testa dopo la sconfitta con la Juventus. Atalanta e Torino: 2 partite in 5 giorni per cercare il bottino pieno.

Decide una diagonale di sinistro di Hamsik, imparabile per Sorrentino. Tanta sofferenza agli sgoccioli ma la vittoria è meritata


Passo dopo passo. Uno alla volta per arrivare lontano. Punti che valgono linfa vitale e iniezione di fiducia per gli Azzurri. La vetta rimane lontana tre punti ma se la Juventus ha vinto a Catania con le solite ombre e polemiche che avvolgono la direzione di gara degli arbitri, il Napoli conquista la vittoria in una gara dominata, dove la meritocrazia tattica e tecnica ha trionfato. Il Chievo è apparso con un ideale di gioco fin troppo “barcelloniano”: passaggi di prima, fraseggio veloce, ripartenze fulminee; purtroppo per Corini, gli Azzurri hanno saputo gestire e contenere l’avversario e infilarlo tra le linee con movimenti d’inserimento studiati per bene, per mezzo dei quali il Napoli è riuscito, con la letale diagonale di Hamsik, a siglare l’unico gol della partita e a chiudere in cassaforte tre punti dal peso d’oro. La voglia di vincere scorre nello spogliatoio “Locali” del San Paolo. E non c’è tempo per riposarsi e ricaricare a pieno le pile. Il turno infrasettimanale, nella notte delle streghe e degli orrori, ad Halloween, l’Atalanta è pregata di chiedere solo dolcetti e non fare scherzetti. Partita sofferta negli ultimi squarci di gara, tanto che Mazzarri, per un calo pressorio, ha preferito delegare il DS Bigon a manifestare l’orgoglio ai giornalisti circa i ragazzi che compongono la rosa del Napoli: “Siamo orgogliosi di questi ragazzi. E’ difficile creare più occasioni di queste in una gara di Serie A. Il Napoli ha dimostrato che vuole stare lì in alto e giocarsela con tutte fino alla fine”. Rimboccarsi le maniche e ricominciare a scalare la montagna, pensando solo a se stessi, partita dopo partita è l’unica cosa da fare per rimanere nella classe nobile della Serie A. Successo importante per classifica, morale e per scacciar via ogni critica. Il 31 sera subito l’opportunità di confermare quanto buone siano le intenzioni del Napoli e quanta fatica dovrà fare la Juve per non perdere il primo posto. “Già sappiamo che a Bergamo ci aspetta una battaglia, quindi sin da domani torneremo al lavoro. Stasera era fondamentali i tre punti ma ciò che mi è piaciuto è stato l’atteggiamento della squadra che ha mostrato carattere e forza. Stiamo acquisendo sempre maggiore consapevolezza”- continua Bigon, esaltando le potenzialità del Napoli. Il gol di Hamsik è una perla che dà valore alla serata, mutandosi in fiore all’occhiello del bel calcio espresso: finta di Zuniga e, con un no-look, palla che taglia la difesa veronese. Lo slovacco, effettuando una finta di corpo, lascia sul posto Anndreolli, e con una diagonale di sinistro che si insacca nell’angolo opposto, decide un match intenso con tante occasioni per gli Azzuri, però non sfruttate. Ma tutto è bene quel che finisce bene…

TOP&FLOP- De Sanctis assiste e si becca un 6. Campagnaro (6.5) è quello vero, non il difensore visto a Torino. Cannavaro (6.5) è una roccia e insieme a lui c’è un Gamberini (6.5 )insuperabile. Difesa attenta, lucida, sicura e non presenta lacune: il reparto dove filtra maggior fiducia. Un plauso alla Svizzera che ha “sfornato” dalle proprie cittadine giocatori come Inler e Behrami, oggi in stato di magnificenza tecnica e psicologica, elevata concentrazione e alto tasso di quantità e qualità Valon (7.5) è un leone e non concede spazio alcuno: l’incarnazione di carattere e personalità. Gokhan (7.5) è il geometra del centrocampo ma il suo fisico gli permette di avere un’arma in più. Maggio (6) è una setta sulla fascia destra anche se pochi sono i suoi cross pericolosi. Metti fuori un pallone clamoroso a pochi passi dalla porta, colpendo il pallone con la parte alta della testa, non permettendogli di inquadrare lo specchio della porta; Zuniga (6) è il solito destriero e giocoliere dell’out di sinistra. Innesca lui il passaggio decisivo che ha portato al gol della vittoria. Hamsik (7.5) è quel genio silenzioso che crea che sembra giocare senza fare troppo rumore. È suo il gol decisivo. È suo l’urlo che ha scosso il San Paolo. È da parte sua il segnale inviato a Torino, mantenendo gli juventini sul “chi va là”, inducendoli ad inciampare e perdere il passo dell’imbattibilità e della continuità dei risultati. Cavani, affaticato, è andato in tribuna. Al suo posto Insigne (6) ha mostrato di avere grandi numeri, di essere un grande talento e di poter diventare un grande campione. Ha 21 anni e deve precisare alcuni aspetti del suo essere troppo frenetico nel cercare il tiro, la porta e quindi la gloria personale. Disputa però un discreto match, andando anche vicino al secondo gol in maglia azzurra. Pandev (6) si trasforma nell’arco dell’intervallo. Sembra voler fare e emettersi in mostra nel primo tempo, ma risulta un fantasma nella ripresa. Ha da livellare la discontinuità in profitto delle sue prestazioni.

Fabio Corsaro

domenica 28 ottobre 2012

Napoli-Chievo 0-0. Fine primo tempo: gli Azzurri dominano ma non concretizzano

Finisce così il primo tempo tra Napoli e Chievo allo Stadio San Paolo di Furigrotta: 0-0 ma con tante emozioni tinte d'azzurro. Gli uomini di Mazzarri c'hanno provato più di una volta ma, vuoi la sfortuna, vuoi che Maggio non segni a porta vuota, vuoi che Sorrentino para tutto, il Napoli non riesce proprio a buttarla dentro. Le 5 palle nitide non sono state sfruttate al meglio... Intanto il Chievo cerca il contropiede ma non riesce mai a penetrare tra le linee azzurre. Termina a reti bianche la prima frazione di gara. Riuscirà nel secondo tempo il Napoli  a segnare?

La prima Primavera: 4-1 al Vicenza e Napoli capolista


Continua la marcia trionfale della Primavera del Napoli! La squadra di Saurini si conferma una schiacciasassi vincendo a Vicenza per 4-1. Dopo appena quattro minuti di gioco gli azzurrini passano subito in vantaggio con una rete di Palmiero. Al quarto d'ora entra nel tabellino il solito Roberto Insigne che sfrutta un errore della difesa avversaria per mettere in rete. In chiusura di primo tempo la squadra di Beghetto accorcia le distanze con un colpo di testa sugli sviluppi di calcio d'angolo.

Nella ripresa il Napoli controlla ed a venti minuti dalla fine chiudere la partita con Scielzo che segna dopo aver preso il posto di Tutino. Ad otto dalla fine il poker viene firmato da Soma Novothny che prima si guadagna il rigore e poi lo realizza. Con questa vittoria gli azzurri confermano il primo posto, con ben diciotto punti, in attesa di recuperare la gara con la Lazio, seconda e che sta vincendo per 1-0 sul Crotone.

Questo l'undici di base di Saurini: Crispino; Allegra, Lasicki, Celiento, Nicolao; Palmiero, La Torre, Palma; Tutino, Novothny, Insigne.

Fonte: tuttonapoli.net

Servizio tv razzista, tifosi chiedono risarcimento 15 mln


L’avvocato Angelo Pisani, legale dell’associazione Noi consumatori, ha presentato la prima querela dei tifosi napoletani. Per la maxi causa civile richiesta risarcitoria da 15 mln di euro. Pisani ha anche chiesto la costituzione come parte civile del Comune di Napoli. Si tratta della vicenda del giornalista Rai (poi sospeso dall’azienda) che nel corso di una intervista a un tifoso juventino prima della partita tra i bianconeri e gli azzurri aveva offeso i tifosi napoletani.

Tra i firmatari della denuncia anche Diego Armando Maradona junior, figlio dell’ex pibe de oro. “E’ stato aperto un fascicolo in Procura sullo scandalo dell’intervista mandata in onda dalla Rai. Sono alcune migliaia i cittadini e i tifosi napoletani che hanno aderito all’azione legale contro i responsabili Rai e la societa’ juventina per responsabilita’ oggettiva. La richiesta risarcitoria di 15 mln in caso di vittoria in Tribunale sara’ da dividere tra le vittime.

Sto aspettando che anche Maradona, l’idolo piu’ amato dai tifosi azzurri firmi la querela a tutela dell’immagine dei napoletani”. Pisani ritiene che delle “ingiustificabili violazioni e offese sono responsabili tutti i vertici Rai e la societa’ della Juventus, non solo il giornalista appena sospeso”. 

Sorrentino 'cinguetta': "Sempre bello tornare a Napoli"

Il portiere del Chievo Verona, Stefano Sorrentino, ha scritto un messaggio sulla sua pagina Twitter: "Napoli, in questa regione sono nato, ho tanti amici e parenti ed è sempre bello tornarci..."

Napoli, dall'Inghilterra: Djourou si avvicina, l'Arsenal ha bisogno di cedere

Da tempo si parla di un interessamento del Napoli per il difensore svizzero di origine ivoriana Djourou. L'affare potrebbe avere un'accelerata vista la situazione economica dell'Arsenal a causa della quale i 'Gunners' potrebbero cedere alcuni giocatori per riempire le casse societarie: secondo il 'Daily Mail' il giocatore potrebbe prendere la via di Napoli già nel prossimo mercato di gennaio.

Cavani si ferma ma c'è ottimismo per la sua presenza in campo stasera...

Edinson Cavani ha lasciato con qualche minuto d'anticipo l'allenamento pomeridiano per un risentimento alla coscia. Secondo quanto riferito da Sky Sport, però, c'è leggero ottimismo per quanto riguarda la sua presenza in campo domani sera col Chievo. Il provino di stamattina scioglierà qualsiasi dubbio. Stesso discorso per Valon Behrami.

sabato 27 ottobre 2012

Mazzarri: "Sono più carico del primo giorno, con il Chievo dovremo dare il massimo con la spinta del San Paolo"


"Sono carico e la squadra è motivata, questo gruppo sta facendo grandi cose". Walter Mazzarri è una scarica di adrenalina. Il tecnico azzurro parla a chiare lettere e con tono deciso alla vigilia del posticipo di domani

Mister, ci sono ancora scorie di Coppa?
"Della Coppa ho già parlato giovedì e non ripeto le stesse cose. Parlo del campionato, per me abbiamo fatto una grandissima gara a Torino, purtroppo il risultato ci ha penalizzato ma ne usciamo a testa alta. Domani i ragazzi daranno l'anima per battere il Chievo e riprendere il cammino. Non sarà facile perchè è un po' la nostra bestia nera e dovremo fare una grande prestazione".

Che Chievo si aspetta tatticamente e che formazione ha in mente?
"Non so che atteggiamento avrà in campo il Chievo, noi ci prepariamo a fare la nostra gara al massimo, con le due fasi di gioco che dobbiamo svolgere al meglio e poi vedremo cosa accadrà. Può darsi che il Chievo si chiuda o abbia un atteggiamento garibaldino, non posso saperlo. Di certo saremo pronti ad ogni svolgimento tattico. Della formazione non parlo, la vedrete domani".

I tifosi si aspettano una reazione...
"Non si deve strumentalizzare lo scoramento legittimo dei tifosi che hanno fatto tanti chilometri e sacrifici per seguirci in Ucraina. Qualcuno invece ha voluto strumentalizzare la loro amarezza per aleggiare eventuali malumori del nostro pubblico. Anzi mi aspetto domani un San Paolo che ci spinga con la solita intensità perchè il Chievo è un avversario duro e sarà importantissimo il sostegno dei nostri tifosi. Questo gruppo merita il calore della gente perchè in questi anni sta facendo grandi cose"

Come analizza il momento azzurro?
"Io parto da lontano. Meglio del Napoli in questi anni in Italia ed in Europa lo hanno fatto pochissime squadra, guardando bilancio solido e sano, rosa calciatori e risultati ottenuti. I dati sono questi, parlano i numeri. Altro non aggiungo, chi vuol capire capisca. Personalmente sono molto carico, siamo vicini al record delle partite in Europa addirittura dai tempi di Maradona. Qui sembra che le sconfitte le faccia solo il Napoli. In Europa molte grandi squadre hanno avuto difficoltà. Noi abbiamo sbagliato solo la partita in Olanda, invece a Dnipro solamente gli episodi sono stati negativi. Il bilancio facciamolo alla fine. I dati a oggi sono questi, la matematica non è un opinione. E anzi vi dico che certe critiche mi stanno divertendo perchè ormai conosco bene tutti e vi assicuro che oggi sono ancora più carico di quando sono arrivato il primo giorno"

Ci sarà Behrami?
"Valon è uno che va a cento all'ora, ha avuto un affaticamento, faremo un provino domani e valuteremo se farlo giocare"

Una battuta sui deferimenti...
"Ho fiducia nella giustizia e soprattutto credo in Paolo e Gianluca. Conto su di loro ed il loro rendimento non sarà affatto influenzato perchè sono sereni. Il Napoli è parte lesa e basta"

Avvocato Rodella: "Non serve il patteggiamento e il Napoli non rischia di essere cacciato dall'Europa League. Ecco come funziona per i punti di penalizzazione..."


Paolo Rodella, tra i più importanti esperti di diritto sportivo del nostro Paese, da dodici anni assiste club e tesserati coinvolti nei vari scandali-scommesse che puntualmente e ripetutamente travolgono il nostro calcio.

Avvocato, cosa rischia il Napoli? 
«Per l’omessa denuncia di Cannavaro e Grava, niente altro che una ammenda».

Poi c’è la vicenda di Gianello. 
«Lì il caso si complica. Si tratta di un illecito e la giustizia sportiva si orienta negli ultimi tempi verso la penalizzazione».

Due punti? 
«Anche uno. Dipende dalla gravità dell’episodio».

Nel caso del Napoli si tratterebbe solo di un maldestro tentativo di combine non andata neppure in porto. 
«La brutta notizia per i tifosi del Napoli che tra il tentativo di illecito e l’illecito consumato non c’è alcuna differenza secondo l’ordinamento sportivo. Si tratta pur sempre di illecito. Nella fattispecie si parla di "consumazione anticipata": l’alterazione reale del risultato è una aggravante, ovvio, ma basta solo accertare il tentativo di un tesserato di combinare il match per essere puniti».

Due punti non sono tanti? 
«Certo. Ma la richiesta della Procura federale non è detto che venga accolta dalla Disciplinare».

In generale, lei consiglia il patteggiamento? 
«No, sarà il collega Mattia Grassani a scegliere la via giusta. Dipende dalle carte e dalla gravità delle accuse. Da dimostrare in quella sede. Penso al Frosinone, per esempio: io difendevo Santoruvo, accusato di un tentativo di illecito nella gara col Grosseto, e il club chiede e ottiene di patteggiare un punto di penalizzazione. Io vado a processo e la sentenza proscioglie Santoruvo. In pratica il Frosinone è stato punito per un illecito che non c’è stato».

Ma la penalizzazione in classifica rischia di far perdere al Napoli l’Europa League? 
«Chi lo ha detto? Non è così. L’orientamento dell’Uefa, negli ultimi tempi, è tutt’altro che radicale. Non c’è un’applicazione burocratica: l’organismo europeo valuta caso per caso, analizza le accuse e le motivazioni della eventuale condanna».

Ma la responsabilità oggettiva non va rivista? 
«Ha bisogno di una rivisitazione, soprattutto sotto l’aspetto della gradualità delle sanzioni. Ma è un caposaldo della giustizia sportiva: un modo per dire ai club di vigilare continuamente sull’operato dei propri tesserati».

Fonte: il Mattino

Il piccolo Insigne diventa grande tra i grandi


Che fine hanno fatto le “promesse”? Insigne va a corrente alternata, Vargas sempre più ai margini di un calcio che non lo capisce e che lui stesso non capisce. Ma se per il cileno comincia ad aleggiare il sospetto che non sia ancora pronto per giocare nel Napoli, per l’ex pescarese, invece, c’è il dubbio che forse la strada scelta per favorirne la maturazione non è quella giusta. Mazzarri avrebbe voluto tenerlo un altro anno in provincia.

De Laurentiis ha ritenuto opportuno portarlo alla base. Il ragazzo ha ventuno anni e margini enormi di miglioramento. Le qualità le aveva dimostrate nelle prime partite di campionato quando è stato chiamato a sostituire lo squalificato Pandev. Le ultime tracce interessanti della sua presenza le ha lasciate in occasione della sfida con l’Aik. Quindi, lo sprazzo finale di Torino. Mazzarri (lo ha fatto chiaramente intendere) non ha gradito le critiche di chi gli ha rinfacciato un inserimento tardivo del ragazzino contro la Juventus.

E a sconfitta incassata, a Dnipropetrovsk ci ha tenuto a sottolineare che una «una cosa è la serie A altra cosa la B o il campionato cileno». Verità lapalissiana. Ma forse anche in questo caso c’è una terza via, praticabile e utile. Con il Napoli-Due Insigne sembra dimenticare quel che di buono sa fare; con il Napoli-Uno riesce a esaltarsi. Forse la sua graduale maturazione va ricercata facendolo giocare con i migliori (seppur per spezzoni di gara) che lo migliorano piuttosto che in un contesto di squadra in cui finisce per annegare nelle responsabilità.

Tutti golosi di Vargas. Il Napoli ha intenzione di cederlo e il Catania sembra essere in pole. Ecco perchè...

C'è grande attenzione intorno a Eduardo Vargas, il cileno ha tantissime richieste ed il Napoli sta cominciando a prendere seriamente in considerazione le proposte che arrivano in quel di Castel Volturno in vista del mercato di gennaio. Ma potrebbe spuntarla il Catania visto che ha in rosa un obiettivo dichiarato del Napoli, Papu Gomez piace tantissimo alla proprietà ed anche a mister Mazzarri. Ecco quanto evidenzia l'edizione odierna di Tuttosport: "L'assalto a Vargas comincia adesso, anche perché la concorrenza, anche straniera (occhio al River Plate), non manca ed è determinata nel puntare forte sul cileno. Il Catania è la rivale più pericolosa per il Torino: Vargas può rientrare in un'operazione che condurrebbe a Napoli Alejandro Gomez, obiettivo dichiarato per l'attacco partenopeo. Nella corsa entra di diritto anche un'altra squadra in lotta per la salvezza: il Pescara. Il club abruzzese ha un deficit offensivo evidente ed è a caccia di un bomber: con il Napoli i rapporti di collaborazione sono intensi e proficui (basta citare Insigne, consacratosi in B proprio a Pescara), dunque il canale è aperto. Il Torino possiede appeal e garanzie di spazio: la lotta per Vargas è cominciata".

Lucescu: "In Napoli s'è suicidato col Dnipro. Il calcio italiano ha ancora il vecchi vizio di sentirsi superiore"


Mircea Lucescu, allenatore dello Shakhtar Donetsk, ha rilasciato un'intervista sull'edizione odierna de Il Mattino. Ecco quanto evidenziato:  «Lo sapevo che sarebbe andata a finire così col Dnipro. Mi dispiace che gli azzurri abbiano affrontato in maniera così disinvolta la sfida di Europa League. Il calcio italiano, il vecchio vizio di sentirsi superiore non lo perde mai: non si può giocare in Coppa pensando di non far giocare i migliori».

Lucescu, il ko del Napoli è un brutto segnale per il nostro calcio?
«Sì. Anche se in campo c’è stato abbastanza equilibrio nella ripresa, ma non è da quest’anno che la squadre ucraine stanno dimostrando qualcosa in più, e non solo da un punto di vista economico. Poi se il Napoli agevola il Dnipro non schierando i migliori, è una specie di suicidio».

Qualcosa in più? Che cosa esattamente?
«La mia impressione è che gli italiani affrontino l’Europa con un eccesso di timore. Le squadre dell’est invece sono più spensierate. È questione di mentalità. Soprattutto in trasferta ho visto partite dimesse. Come il Napoli, per esempio. In casa magari c’è il pubblico che ti dà un po’ più di carica».

Ma il Napoli col Dnipro è stato timoroso?
«Beh, un po’ sì. Juande Ramos è riuscito a mettere su un buon organico. Noi dello Shakhtar siamo più forti, ma loro giocano molto bene. Hanno quel Giuliano, un nazionale brasiliano che è un po’ il loro faro. Ma giovedì hanno giocato tutti ad alto livello. Meno male che per il Napoli ora si gioca al San Paolo. È uno stadio che fa la differenza».

Ma con quel freddo, come fanno ad adattarsi così bene i sudamericani?
«È come rovesciassero il loro senso del caldo con la novità del freddo. Una calzamaglia e via, pochissimi si lamentano. Anzi quasi nessuno. Mi fa piacere che dopo il nostro pareggio con la Juve e la sconfitta del Napoli in Italia abbiate scoperto il calcio ucraino».

C’è un modello Ucraina, secondo lei?
«Cose molto importanti, ma imitabili: centri sportivi, scuole calcio, stadi molto belli. Decine di osservatori sparsi dovunque, soprattutto sui mercati meno ricchi, quelli sudamericani e dell’est europeo».

A suo giudizio il divario tra noi e il resto d’Europa è destinato ad allargarsi?
«Non ne ho idea. Certo che alla luce degli ultimi risultati penso che il momento dei club italiani non sia dei migliori. Però il Napoli con Cavani, Pandev e Hamsik può ancora passare il turno. Credo che il Napoli e la Juve pensino più allo scudetto che all’Europa. E questo è sbagliato».

Vero che il Napoli le ha chiesto Douglas Costa?
«No, ma se sono veramente interessati devono fare un’offerta importante».

Ma non è infortunato?
«È in panchina perché si è infortunato a causa di un taglio alla mano. Quando gioca, lo fa con una benda speciale. È molto bravo».

venerdì 26 ottobre 2012

Hamsik: "Tifosi unici. Scudetto? Si può..."

Intervistato da Sky Sport, Marek Hamsik ha parlato in occasione della cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Taurano, località in provincia di Avellino: “C’è tanto affetto nei miei riguardi, sono felice. I tifosi a Napoli sono unici, dobbiamo già pensare al Chievo. Non bisogna dimenticare i ko contro Juve e Dnipro ma imparare a non commettere gli stessi errori, adesso vogliamo vincere davanti i nostri tifosi. Scudetto? Sognare si può!”.

Work in progress: lavori subito avviati allo Stadio San Paolo

Sono in corsa da giorni i lavori di spicconatura dello Stadio San Paolo nei settori in cui ci sono i rischi per i tifosi che hanno portato l'Uefa a minacciare la proibizione della vendita dei biglietti di alcuni settori dello stadio per il match di Europa League dell'8 novembre contro il Dnipro. Sulla base di questi lavori il Napoli dovrebbe quindi inviare la relazione richiesta dall'UEFA per evitare la parziale chiusura dello stadio se sara' ritenuta adeguata da parte della disciplinare europea.

Nike Maximum Hi-Vis: ecco il nuovo pallone della Serie A


Da domani, sabato 27 ottobre, potremo ammirare il nuovo pallone che verrà usato su tutti i campi di Serie A e Tim Cup, a partire dall’ anticipo della 9° giornata della nostra massima serie che si terrà appunto domani. Il pallone citato è il Nike Maxim Hi-Vis, pallone ultra tecnologico che presenta tante innovazioni volte a migliorare le prestazioni sul terreno di gioco, in modo da favorire i giocatori che lo useranno: spicca la presenza della tecnologia NIKE RaDaR – Rapid Decision and Response (Decisione e Risposta Rapida), che permette ai giocatori di avere una migliore visibilità del pallone facendogli così cogliere le occasioni al volo, cosa che negli altri anni è venuta un pò a mancare per esempio in condizioni di neve.

Visibilità migliorata anche grazie alla presenza di svariati colori sul pallone che si mescolano tra di loro, e che fanno si che il pallone Hi-Vis sia visibile anche in condizioni di scarsa visibilità. Ai giocatori farà molto piacere essere a conoscenza che ora è indifferente cercare un punto preciso per calciare il pallone, visto che nel nuovo pallone della Nike i punti di pressioni saranno eguali in tutte le zone della sfera. Ultime e non per importanza innovazioni quali la presenza di un leggero rivestimento in PU che rende stabile il volo della palla quando viene calciata; la schiuma ad azoto espando flessibile che garantisce una grande qualità nel tocco del pallone anche in condizioni atmosferiche non adeguate; la presenza di una gomma esterna che permette di immagazzinare l’energia nel momento in cui viene colpita la palla e di rilasciarla nel momento del lancio, permettendo il rilascio di una maggiore forza e velocità; dulcis in fundo, il pallone garantirà performances a lungo termine grazie al materiale di rinforzo in poliestere presente. Non c’è che dire, la Nike si è superata con questo pallone che sembra davvero perfetto.

UEFA shock: chiuso metà San Paolo per la sfida con Dnipro. In più 150 mila euro di multa alla società!

Non è una buona giornata per il Napoli. Dopo il deferimento del club (e di Paolo Cannavaro e Grava) per illecito sportivo, ecco un'altra stangata in arrivo da Nyon, dove la commissione disciplinare dell'Uefa ha inflitto 150 mila euro di multa al club di De Laurentiis, per inadempienze che riguardano lo stadio San Paolo, decidendone la chiusura di alcuni settori nel caso non vengano effettuati lavori tempestivi.

I SETTORI CHIUSI COL DNIPRO — Il controllo Uefa ha portato alla proibizione di vendita dei biglietti per la prossima partita di Europa League contro il Dnipro, in programma l'8 novembre, dei settori: 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 23 e 24, e il settore riservata ai disabili.

Napoli-Chievo: arbitra Celi di Campobasso. Con lui gli Azzurri hanno accumulato 7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte


Domenico Celi di Campobasso, 40 anni il prossimo gennaio, è alla settima stagione nella Can di A e B.
Vanta 79 presenze in serie A e 42 in B

I SEDICI PRECEDENTI CON IL NAPOLI:
7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte

7 novembre 2004: Napoli-Benevento 2-0 (serie C1)
19 dicembre 2004: Rimini-Napoli 2-1 (serie C1)
25 settembre 2005: Pistoiese-Napoli 1-1 (serie C1)
2 dicembre 2005: Perugia-Napoli 1-0 (serie C1)
23 aprile 2006: Grosseto-Napoli 2-2 (serie C1)
16 dicembre 2006: Napoli-Mantova 0-0 (a Perugia) (serie B)
29 agosto 2007: Napoli-Livorno 1-1 (4-3 d.c.r.) (coppa Italia)
11 gennaio 2009: Napoli-Catania 1-0 (serie A)
19 aprile 2009: Cagliari-Napoli 2-0 (serie A)
26 novembre 2009: Napoli-Cittadella 1-0 (coppa Italia)
19 dicembre 2010: Napoli-Lecce 1-0 (serie A)
6 febbraio 2011: Napoli-Cesena 2-0 (serie A)
29 ottobre 2011: Catania-Napoli 2-1 (serie A)
18 dicembre 2011: Napoli-Roma 1-3 (serie A)
25 gennaio 2012: Napoli-Inter 2-0 (coppa Italia)
13 maggio 2012: Napoli-Siena 2-1 (serie A)

COSI’ IN CARRIERA:
121 presenze (79 in A e 42 in B)

69 vittorie interne (il 57,1%)
24 pareggi (il 19,8%)
28 vittorie esterne (il 23,1%)

592 ammonizioni (meno di 5 a partita)
52 espulsioni (meno di una ogni due partite)
56 rigori (meno di uno ogni due partite)
3.713 falli fischiati (circa 31 a partita)

Napoli-Chievo: ecco i precedenti. L'ultima vittoria fu un sigillo tutto uruguayano


Le sei partite giocate dal Chievo al San Paolo: due in serie B e quattro in serie A

4 vittorie del Napoli,
1 pareggio
1 vittoria del Chievo

L'ultima vittoria:
13 febbraio 2012 (serie A)
Napoli-Chievo 2-0
14’ p.t. Britos (N), 38’ p.t. Cavani (rig) (N)

L'ultimo pareggio:
25 aprile 1999 (serie B)
Napoli-Chievo 0-0


L'ultima sconfitta:
22 settembre 2010 (serie A)
Napoli-Chievo 1-3
9’ Cannavaro (N), 23’ Pellissier (C), 13’ s.t. Fernandes (C), 29’ s.t. Pellissier (C)


A Verona tre vittorie del Napoli e tre vittorie del Chievo

Ottaiano (ag. Insigne): ""Cavani e Pandev sono meritatamente i titolari. Lorenzo è felice della gestione di Mazzarri""


A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Antonio Ottaiano, procuratore di Insigne: "Le sconfitte aiutano a crescere. Pandev e Cavani sono calciatori straordinari per cui è giusto che i titolari siano loro. Non ho parlato con Lorenzo alla fine del match contro il Dnipro ma sono certo che sarà amareggiato per il risultato raggiunto.

Se Mazzarri sta gestendo bene Insigne? Se dobbiamo discutere della questione Lorenzo Insigne, siamo completamente soddisfatti della gestione messa in atto per Lorenzo perché Mazzarri lo sta inserendo in un organico pian piano, in Europa League sta avendo spazio, in campionato pure mi pare che stia facendo bene per cui il ragazzo sta crescendo secondo programmi.

Per quanto riguarda la gestione più ampia della squadra, invece, ci sarebbe da dire qualcosina rispetto alla crescita della seconda squadra. Forse con l’inserimento di alcuni titolarissimi nelle partite europee potrebbero giovarne anche le seconde linee. Si possono avere delle disfunzione nei meccanismi tra calciatori che raramente giocano insieme. La scelta di essere venuti a Napoli non si mette proprio in discussione, il progetto Insigne è iniziato a luglio e sta proseguendo con la soddisfazione di tutti”.

Cannavaro e Grava rischiano 4 mesi di stop e il Napoli un punto di penalizzazione


L'avvocato Eduardo Chiacchio è intervenuto ai microfoni di Radio Goal: "Alla luce dei deferimenti odierni Cannavaro e Grava rischiano una squalifica per omessa denuncia. In caso di condanna, la pena per i due giocatori sarebbe di 4 mesi. Più grave il discorso che riguarda la società Calcio Napoli, che verrà quasi sicuramente punito con un punto di penalizzazione.

Strategie? Si potrebbe far leva sul fatto che il risultato all'epoca danneggiò il Calcio Napoli, ma per il momento non c'è ancora nulla di concreto".

Arrivato il via libera di Mazzarri: Vargas in prestito già a gennaio

Dopo l'ultima deludente prestazione in terra ucraina, Eduardo Vargas sembra avere praticamente esaurito il credito vantato nei confronti del mister: stando a quanto riportato dall'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", pare infatti che Mazzarri abbia datoil via libera a una sua cessione nella finestra invernale del mercato. Sulla base delle prime indiscrezioni, sarebbero River Plate e Pescara le squadre maggiormente interessate al cileno.

Deferimento per Cannavaro, Grava e la società

Con riferimento alla partita Sampdoria-Napoli del campionato 2009-10 la Procura Federale ha deferito alla Disciplinare i giocatori Matteo Gianello e Silvio Giusti per illecito sportivo; Paolo Cannavaro e Gianluca Grava per omessa denuncia. Deferita anche la società per responsabilità oggettiva, sia per l'omessa denuncia, sia per l'illecito sportivo.

I tifosi: “E'’ vero, non abbiamo accettato le maglie perchè…”


Il collega di Pianetanapoli Luigi Giordano, inviato in Ucraina, ha raccolto la testimonianza di un tifoso all’aeroporto di Kiev: “Confermo che non abbiamo accettato la maglia che Cavani voleva lanciarci, abbiamo detto a lui, a Cannavaro e a Pandev che non la volevamo perchè ci hanno mancato di rispetto con una prestazione vergognosa. Non ce l’abbiamo con i giocatori ma con Mazzarri che ha mandato in campo una formazione improponibile”.

L'EDITORIALE: Disastro Napoli. I tifosi rifiutano la maglia. Azzurri battuti dal Dnipro 3-1


Fedetskiy, Matheus e Giuliano puniscono Mazzarri e i suoi uomini. Cavani ci prova ma è tutto inutile.

Mazzarri: “Ho notato una crescita nei giocatori. Il girone è ancora aperto e proveremo a superare il turno”


Il Napoli perde, ancora, in Europa League. Pesante la sconfitta incassata. Cavani, subentrato al 55', ci ha provato più di una volta ma dopo un palo, due parate di Lastuvka, un rigore segnato e una punizione terminata out di pochissimo, non può più nulla il Matador. Il nocciolo della sconfitta risiede nelle scelte di Mazzarri, deciso ad applicare questo turnover che sta fruttando non belle figure che una squadra come il Napoli non può permettersi. Competizione affrontata con superficialità, senza rispetto, nel tentativo di far emergere qualche seconda linea ma, purtroppo, la maggior parte delle stesse non sono all’altezza dei titolarissimi". Vargas ha dimenticato in Cile le qualità che facevano di lui uno dei più forti giovani del calcio sudamericano e non solo. I soldi spesi per lui non compensano le prestazioni espresse dal calciatore in campo. Manca un vero e puro vice-Cavani perché né Vargas né Insigne hanno le potenzialità per sostituire il Matador. Fortuna che l'Aik ha stoppato il Psv sull'1-1. In tal senso gli azzurri hanno un solo punto da recuperare agli olandesi a quota 4. Invece il Dnipro vola: 9 punti e un piede ai sedicesimi di finale. La squadra che non t'aspetti batte il Napoli 3-1 e innalza i cuori ucraini, speranzosi di andare fino in fondo in questa competizione, totalmente snobbata dal Napoli. Fedetskiy, Matheus e Giuliano fanno cantare la Dnipro Arena. I tifosi del Napoli rifiutano le maglie dei calciatori, incolpati di non dare tutto se stessi. Mazzarri risponde: “Dico ai tifosi che i ragazzi sono entrati in campo e hanno dato tutto quelle che avevano. Poi sono liberi di fare quel che vogliono”. Il coach livornese ci crede ancora e vuole superare a tutti i costi il turno: “Il pareggio del Psv con l’Aik dimostra che le partite nel calcio moderno sono tutte equilibrate. Ora tocca al Dnipro di venire al San Paolo tra 15 giorni, e organizzeranno la partita diversamente. Il girone è ancora aperto e con tutte le forze che abbiamo cercheremo di passare”. C’è bisogno della potenza dei titolari, quella di Cavani, Inler, Cannavaro, Behrami, Hamsik e Pandev. Tuttavia Mazzarri ha notato la crescita di alcuni giocatori che sono scesi in campo stasera e punta il dito con la sfortuna che ha perseguitato il Napoli stasera: “Ho visto una squadra diversa. Rispetto alla partita col Psv abbiamo giocato meglio  e siamo stati condizionati da un po’ di sfortuna stasera. Loro hanno creato poco ma ne hanno approfittato. Son contento per come sono cresciuti alcuni giocatori. C’è ancora possibilità di passare il turno. In occasione del primo gol siamo stati sfortunati”. Subire 7 gol in due partite non è solo questione di sfortuna..

TOP&FLOP- Difesa allo sbando, si salva solo Alessandro Gamberini (voto 6.5) che riesce con l’esperienza a tenere a bada la foga degli ucraini. Rosati (5) non è esente da colpe in occasione del secondo gol subito ma è al contempo sfortunato quando Giuliano sfrutta un passaggio di Zuniga ed è semplice appoggiare il pallone in porta a due metri dalla stessa. Fernandez (5) è in bilico tra il bene e il male. Si distingue per buoni interventi in anticipo e in scivolata ma commette troppo spesso leggerezze e lanci lunghi senza destinatario. Aronica (4.5) sembra sfiduciato, impaurito e senza spirito di iniziativa. È lontano dalla forma dell’Aronica dello scorso anno. Mesto (5) comincia male: primo tempo a rilento senza spingere e affondare sulla destra. Poi si sveglia nella seconda frazione di gara. Velocità, un paio di cross e discreta marcatura. Purtroppo non basta per arrivare alla sufficienza. Giornata mediocre per Zuniga (5), senza particolari spunti. Viene marcato e limitato per bene. Si riprende un po’ nella ripresa. Può far meglio. Donadel (4): gli manca la forma, le misure, la geometria, un buon piede. Atteso ma non soddisfacente. È lontano dalle prestazioni di Inler che dà più equilibrio e ordine al centrocampo, quando entrato. Dossena (4) sembra stanco e senza voglia. Via da Napoli a gennaio? Dzemaili (4.5) era un punto di riferimento per Mazzarri lo scorso anno. In questa stagione, finora, sembra aver avuto un’involuzione. Insigne (5) qualche spunto ma non basta. Troppo tempo trattiene la palla al piede e incide ben poco. Vargas, voto 4 per non mettergli impreparato. Fantasma: il fratello brutto che non sa a giocare a pallone del Vargas che abbiamo conosciuto in Cile. Tifosi delusi. Mazzarri pure. Gli darà la possibilità di giocare ancora in Europa League? Cavani (6.5) invece è l’uomo chiave del Napoli. Quello che cambia la partita in uno squarcio di partita. Prende il palo, poi trova pronto il portiere, sfiora la doppietta. È stato sfortunato, eppure la grinta e la fame di vittoria ce l’ha sempre, anche al 90’ quando la squadra è già condannata.