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lunedì 5 novembre 2012

Beffa Napoli: Aronica rovina tutto!


È bastato un attimo per distruggere le speranze costruite in 90 minuti. Retropassaggio folle, incosciente: atto che determina il pareggio del Torino e vale quanto una sconfitta per il Napoli. Aronica è l'artefice del misfatto, subentrato ad un Dossena spompo, scarico e inefficace in marcatura. Mazzarri lo aveva inserito per potersi assicurare maggiore copertura in difesa e invece ritrova tradite le sue intenzioni con una disattenzione che lancia Sansone a siglare il primo gol in serie A e il teorema della 'prima volta' si rovescia ancora una volta contro gli azzurri. Beffa, rabbia e ingenuità. Non si può sciupare e buttare un'opportunità così ghiotta: la Juventus cade in casa e cede all'Inter del mago Strama lo scettro dell'orgoglio. Milito, Palacio e la compagine argentina neutralizzano la signora bianconera, passata in vantaggio con un ennesimo gol in fuorigioco, firmato Vidal, e lo Juventus Stadium si china alla potenza della sorpresa nerazzurra. La chance si presentava come un'irrinunciabile opportunità per infiammare il campionato e accorciare la classifica. Purtroppo una leggerezza risulta pesante e Mazzarri, amareggiato ma razionale, esamina la partita con queste parole: "Intanto complimenti al Torino che ha giocato una grande gara. Erano più lucidi di noi e arrivavano prima sulla palla. Noi forse facciamo fatica a chiudere le partite, oggi la partita era vinta, potevamo segnare il secondo gol e portare a casa i tre punti. Siamo stati ingenui, bisogna crescere per competere con le grandi squadre". Amarezza e consapevolezza di aver commesso imperdonabili errori per giocarsela alla pari con le pretendenti allo scudetto.

Top&Flop- Soffrire il Torino per tutto il secondo tempo non è roba da grande squadra. De Sanctis (voto 6) si ritrova quella palla arrivare inaspettata dalle sue parti e non riesce ad evitare la fatalità dell'errore commesso da Aronica (4). La difesa è sempre solida con il trio Campagnaro-Cannavaro-Gamberini. 6.5 per tutti e tre. Maggio (5.5) si lascia coinvolgere dal nervosismo del match e tra controversie con avversari e quei pochi tentativi di cross risulta poco incisivo; Dossena (5) è totalmente smarrito nella fase di marcatura. Adempie poco ai suoi doveri difensivi e dalla sua corsia arrivano troppi pochi palloni per Cavani e Pandev. A centrocampo regna la rabbia, l'agonismo ma non la creatività che dovrebbe essere padrona. Dzemaili (6) e Behrami (6) fanno quel che possono ma alla fine è palese e comprensibile la delusione, vedendo il sacrificio diventare vano con una decisiva banalità che ha condannato gli azzurri al pareggio. Hamsik (6+) calibra ed equilibra centrocampo e attacco. Si rende sempre attivo in fase di impostazione e finalizzazione. Sciupa la palla gol capitatagli nel finale che poteva essere decisiva per chiudere la partita. Pandev (5) fuori forma. Fa ben poco. Insigne (6.5) dá vitalità all'attacco quando entra. È tutt'altra fantasia rispetto al macedone. Cavani (6.5) è l adrenalina della squadra. Uomo chiave e di fondamentale importanza. Decide sempre lui. Si trova al posto giusto nel momento giusto. Purtroppo tutto è risultato inutile.
Fabio Corsaro

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