Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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domenica 2 dicembre 2012
Bergodi: "Ecco l'episodio che ci ha condizionati. Però, che Napoli!"
Cristiano Bergodi mastica amaro, il suo Pescara finchè è rimasto in 11 contro 11 non aveva demeritato: "È vero che il risultato è pesante ma credo sia condizionato dal rigore subito al 12' e dall'espulsione di Bocchetti. Mi sembra che la squadra nel primo tempo abbia reagito bene, facendo anche gol con una bella azione. Non era qui che dovevamo prendere i punti. Certo, i ragazzi sono ovviamente un po' tristi, il risultato è pesante ma a Napoli è difficile per tutti".
Lucida l'analisi della gara: "Dobbiamo assolutamente migliorare in tutte e due le fasi, di possesso e non possesso palla, ma oggi ho visto che anche sotto di due gol la squadra ha giocato a pallone, creando gioco e disputando una buona gara".
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