Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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venerdì 28 dicembre 2012
Hamsik: "Che bello giocare con la neve insieme ai miei bambini. Avevo proprio bisogno di staccare la spina"
Attraverso il suo sito, Marek Hamsik ha scritto un messaggio direttamente dalla Slovacchia: “Che bello giocare con la neve insieme ai miei bambini, avevo proprio bisogno di staccare un po' con il calcio. Nicholas si è divertito con mio padre Richard con piccoli fuochi d'artificio. Al rientro sarò pronto per tuffarmi in campionato". Hamsik aspettava anche sua sorella Miska ed il cognato Gargano, ma hanno preferito andare in Uruguay. "Peccato, si sono persi uno scenario fantastico", ha detto. Ma era pronto a ribadire a Gargano che senza i due punti di penalizzazione, il Napoli sarebbe trovato davanti all'Inter in classifica come gli predisse dopo il k.o. di San Siro: "Vedrai, a Natale saremo davanti a voi".
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