Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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sabato 17 novembre 2012
Napoli-Milan: fine primo tempo. El Sharaawy risponde ad Inler ed Insigne
Napoli-Milan vale quanto un posto in paradiso per gli azzurri e uno scalino più lontano dall'inferno per i rossoneri. Il Napoli appare tranquillo a livello tattico e mentale. La strada si spiana dopo 4 minuti quando Inler calcia da almeno 30 metri un siluro col mancino che inganna Abbiati, non esente da colpe, e accende sui nuovi led luminosi l'1-0 per i padroni di casa. Il Milan ci prova con Montolivo ed El Sharaawy ma è tutto vano. Al 30' Maggio affronta Constant faccia a faccia, lo ubriaca con un paio di finte e, con il suo disimpegno, riesce a servire rasoterra Insigne che con una girata inganna Acerbi e beffa sotto le gambe Abbiati, decisamente non in giornata. 2-0. Purtroppo il cuore del Milan batte sotto il profilo dell'orgoglio ed è la compagine "junior" ad accorciare le distanze: De Sciglio trova palla a terra al limite dell'area El Sharaawy che, calciando di prima, segna una splendida rete che si infila sotto la traversa, nell'angolo dove De Sanctis non ci può arrivare. 2-1. Tante emozioni. La sete di vittoria c'è da entrambe le squadre. Ci si aspetta un secondo tempo da inferno, nella speranza di trovare il paradiso.
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