Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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sabato 15 dicembre 2012
Gianello e quell'assist che può servire al Napoli, a Cannavaro e Grava.
In attesa della sentenza della Disciplinare, l'edizione odierna de La Repubblica ha svelato un particolare retroscena, che potrebbe clamorosamente, salvare il Napoli e i suoi tesserati da eventuali penalizzazioni e squalifiche. Ecco quanto riportato: "La battaglia giudiziaria, dunque, sarà lunga e davanti alla Corte di giustizia federale un assist involontario potrebbe arrivare proprio da Gianello. L’ex portiere – in caso di condanna in primo grado – proverebbe a ribaltare la sua posizione processuale. Negherebbe di aver commesso un illecito cercando di ritagliarsi un ruolo diverso: avrebbe soltanto coadiuvato le intenzioni di Silvio Giusti, suo principale interlocutore telefonico e organizzatore della combine, mai realizzata, relativa a Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Il tentativo è ottenere una condanna per la violazione dell’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva (principi di lealtà, correttezza e probità) e non più per l’articolo 6. L’ipotesi salverebbe sia il club dalla penalizzazione sia i giocatori dalla squalifica".
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