Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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mercoledì 19 dicembre 2012
Dramma Barcellona: dopo Abidal anche Vilanova! Il cancro si sfama con la carne catalana ma gli esempi sono di conforto.
Tito Vilanova, allenatore del Barcellona, è di nuovo gravemente malato. Il Barcellona è scosso da una notizia terribile: la ricaduta del suo tecnico, già operato il 22 novembre scorso per un tumore alla ghiandola parotide. La notizia non è ancora ufficiale, ma i quotidiani catalani Mundo Deportivo e Sport spiegano così la decione del club di annullare con un comunicato tutte le attività natalizie previste per oggi. Nella nota apparsa sul sito del Barcellona si legge che non ci sarà il tradizionale saluto e il pranzo di Natale del presidente Sandro Rosell con la stampa.
Ricaduta dopo un anno- Vilanova era già stato malato di un tumore alla ghiandola parotide quando era il vice di Pep Guardiola. Il cancro sembrava essere stato sconfitto con l'operazione del 22 novembre, tanto che Tito era tornato in panchina il 10 dicembre al fianco di Guardiola e che poi la scorsa estate ne ha preso il posto alla guida della squadra. Il Barcellona per il momento non ha rilasciato dichiarazioni in merito, ma questo pomeriggio dopo la riunione prima dell'allenamento con i giocatori è possibile che venga comunicata una notizia che sarebbe terribile. Al momento non è possibile ipotizzare quanto a lungo Vilanova dovrà lasciare la squadra per curarsi: in caso di assenza prolungata, il Barcellona potrebbe anche dover cercare un sostituto per la panchina. Vilanova aveva parlato della malattia in un'intervista: "Quello che oggi ti sembra importante, quando succede una cosa così domani non lo è più. In quei momenti pensavo solo ai miei due figli, che hanno ancora bisogno di me". Oggi tutti i tifosi del Barcellona e gli sportivi di tutto il mondo pensano a lui. L'esempio di Abidal, che ha sconfitto il cancro due volte e che ora può tornare a giocare, può essergli di conforto.
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