Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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giovedì 18 ottobre 2012
Nota dei senatori del Pdl: "Il Napoli abbandoni il campo in caso di cori e striscioni razzisti"
"Chiediamo al presidente Abete di dare disposizioni rigide affinchè l’arbitro designato di Juventus Napoli sospenda la partita, temporaneamente o definitivamente , in caso di striscioni o cori di contenuto razzistico contro Napoli e il Meridione". Lo chiedono, in una lettera aperta al presidente della Figc, i senatori del Pdl Antonio Gentile, Giovanbattista Caligiuri, Giuseppe Valentino, Francesco Bevilacqua e Vincenzo Speziali, secondo i quali «in passato sono stati tollerati striscioni come ‘benvenuti in Italia‘, ‘La vergogna dell’Italia siete voi’ oppure ‘Vesuvio erutta per noi‘ che non hanno nulla di sportivo e che offendono non solo una grande capitale culturale europea, ma l’intero Sud”.
I senatori, proprio nel giorno delle veementi proteste britanniche (compreso il Premier David Cameron) per il comportamento razzista dei tifosi serbi nel match della loro under 21 contro l’Inghilterra, ricordano che “il regolamento calcistico internazionale prevede durissime sanzioni contro cori e ingiurie o striscioni di carattere razzistico, sia per quanto riguarda la pelle, sia per quanto riguarda le provenienze territoriali che, purtroppo, ancora oggi sono oggetto di sfottò vergognosi. Invitiamo la Società Sportiva Calcio Napoli – conclude la nota dei senatoriPdl -, in caso di reiterazioni di questi comportamenti e di atteggiamenti omissivi da parte dell’arbitro, ad abbandonare il rettangolo di gioco: non si possono più tollerare offese al Sud e all’Italia che è unica ed unita”.
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