Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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mercoledì 24 ottobre 2012
Lucescu: "Dnipro? E' una squadra forte. Se il Napoli giocherà con le riserve perderà sicuramente"
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Mircea Lucescu, allenatore dello Shakhtar. Ecco le sue dichiarazioni circa il match di Champions di ieri contro il Chelsea e una considerazione sul Dnipro, prossimo avversario del Napoli in Europa League: “Ieri potevamo fare altri tre o quattro gol al Chelsea, abbiamo disputato una bella partita. Abbiamo studiato bene il Chelsea che ha giocato contro la Juventus. I blues partono dalla difesa e attaccano bene, noi abbiamo studiato i loro movimenti, li abbiamo chiusi e abbiamo giocato palla a terra. Siamo felici perché abbiamo fatto 27 tiri in porta. Il Dnipro? È una squadra forte, non sarà facile vincere per il Napoli. E’ una squadra con tanti stranieri ed ha un’esperienza elevata. Quest’anno sta giocando molto bene. Se il Napoli andrà con la seconda squadra, perderà sicuramente. Il Dnipro ha battuto anche il Psv Eindhoven e sono concentrarti su questa competizione europea. Le squadre italiane sbagliano perchè snobbano l’Europa League non considerando poi che si cresce attraverso le competizioni europee. Credo sia più giusto attuare un turnover limitato. Il mio obiettivo? Non guardo alle fasi successive in Champions League, voglio vincere la prossima. Lo Shakhtar non sarà una sorpresa in Champions League perché già abbiamo fatto bene, in passato.
Io, prossimo allenatore del Napoli? Non sarei disposto a tornare in Italia perché sto bene qui. Quando professionalmente si sta bene, non c’è motivo per lasciare un ambiente per andare in un altro, sconosciuto”.
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