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giovedì 27 settembre 2012

Napoli tsunami: travolta la Lazio 3-0 al San Paolo

Matador devastante: Biancocelesti battuti con una tripletta di Cavani.

Klose ammette di aver segnato con la mano. Behrami fa il leone. Insigne il fenomeno e la porta intanto è blindata.

Come la potenza dell’acqua infranta sugli scogli, come un’onda che travolge e trascina con sé quel che trova sulla sabbia, il Napoli può essere paragonato ad un mare di spettacolo, gol ed emozioni che sono valsi importanti tre punti. Ferocia: è quello che Mazzarri ha chiesto ai giocatori prima che entrassero in campo. Continuità e qualità: ciò che il coach degli Azzurri esige per poter raggiungere obiettivi importanti. L’ascolto e l’apprendimento è la prima arma per insaccare nella propria faretra quante più frecce possibili; così il gruppo Napoli sceglie di far attenzione e non commettere gli errori tecnici e tattici fatti a Catania domenica scorsa. Difesa impenetrabile, solida, rocciosa. La fase offensiva è il fiore all’occhiello di questa squadra. Hamsik, Cavani, Pandev, Insigne: prendete carta e penna per annotare questi ingredienti e creare l’attacco perfetto. L’urlo sbattuto in faccia alla Signora Juventus, agganciata e trascinata a pari punti (13) da un Napoli che invia forti segnali alle zone nobili della classifica. Primo posto e tanto entusiasmo per aver battuto, dominando, una delle pretendenti allo scudetto, quale appunto la Lazio. Re e regina: condivisione di ruoli, posti, punti e statistiche che interessano azzurri e bianconeri: i binari di un calcio e di un ideale parallelo corrono alla stessa velocità e si prospetta una lunga e appassionante gara da 33 partite. Klose da ammirare: ammette di aver segnato con la mano e Banti annulla il gol del vantaggio della Lazio. Hamsik, Behrami, Inler, Cannavaro e Cavani si congratulano con lui per un gesto che è difficile da vedere nel calcio moderno. alla Il carattere mostrato è il segno di un volontà matura che cresce con le ambizioni e le intenzioni individuali che si fondono con quelle del gruppo. E la forza del Napoli consiste proprio nell’avere gente che guarda la stessa strada e non cerca di intralciare il cammino dei compagni. La grinta e l’adrenalina che monopolizzano il volto del Matador è l’impeto che parte dall’inconscio, attraversa il cuore  e arriva fino alle gambe per trasformare in oro ogni pallone toccato. Potente, devastante, unico… bello, come il mare di Napoli.

Mamma mia, Matador!- Settantadue gioie, quante le emozioni. Centouno partite ed estrema voglia di non fermarsi. Rasenta prima record e poi li abbatte. Sfiora l’infinito per finire gli avversari. Potente ma leggiadro, elegante, vincente e demolente. Riesce a conciliare fattori contrari che coodominano nel suo essere. Emozione indefinita di una ermetica poesia che con pochi passi riesce ad esprimere valore e morale. Il sacrificio è quello dei grandi uomini; i gol quelli dei grandi calciatori. Unico, attraccato al cuore di Napoli, naviga in una distesa di immenso calore affettivo, umanitario, di stima professionale e morale. Pochi come lui.

Top&Flop- Scatta la reazione nella testa del Napoli che schianta la Lazio con tre gol che valgono tanto. Che inferno per i biancocelesti. Un diavolo lo è stato Valon Behrami (voto 7.5), straordinario perché aggressivo, deciso, determinato, efficace e che incute sempre timore. Cavani (8) è la ciliegina sulla torta di questa squadra: indomabile, abbatte Marchetti e la sua porta per tre volte di seguito. Non riesce a calare il poker per un rigore mal tirato. Hamsik (7) ha rispolverato le sue doti: tanta qualità, ottima visione di gioco e giusti movimenti tattici. Pandev (6.5) ritrova il passato ma non il gol dell’ex. Svolge comunque una discreta partita a differenza di quella brutta e scialba col Catania. Nelle retrovie De Sanctis (7) blinda la porta. È decisivo in più di un’occasione e parte da lui la protesta che induce  Klose ad ammettere la sua irregolarità in occasione del gol biancoceleste. Cannavaro (6.5) non lascia passare nessuno; sbaglia qualche lancio lungo ma è roba da niente. Campagnaro (7) è in una forma smagliante ed è suo l’assist per Cavani che sigla il terzo gol. Bene gli esterni. Bravo anche Gokhan Inler (6.5) che ha trovato il giusto equilibrio in mezzo al campo e la tranquillità necessaria per dare spazio alle proprie idee di creazione di gioco. Non rischia ma non sbaglia neanche. E infine c’è un ragazzino che ha scatenato spettacolo, strappato applausi e guadagnato un rigore e tanta fiducia della squadra, dei tifosi e di Mazzarri. Lorenzo Insigne (7): prova pazzesca nello squarcio di tempo concessogli. Lorenzo, un Magnifico calciatore.

Fabio Corsaro

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