Matador devastante: Biancocelesti battuti con una tripletta di Cavani.
Klose ammette di aver segnato con la mano. Behrami fa il leone. Insigne il fenomeno e la porta intanto è blindata.

Mamma mia, Matador!- Settantadue gioie, quante le emozioni. Centouno partite ed estrema voglia di non fermarsi. Rasenta prima record e poi li abbatte. Sfiora l’infinito per finire gli avversari. Potente ma leggiadro, elegante, vincente e demolente. Riesce a conciliare fattori contrari che coodominano nel suo essere. Emozione indefinita di una ermetica poesia che con pochi passi riesce ad esprimere valore e morale. Il sacrificio è quello dei grandi uomini; i gol quelli dei grandi calciatori. Unico, attraccato al cuore di Napoli, naviga in una distesa di immenso calore affettivo, umanitario, di stima professionale e morale. Pochi come lui.
Top&Flop- Scatta la reazione nella testa del Napoli che schianta la Lazio con tre gol che valgono tanto. Che inferno per i biancocelesti. Un diavolo lo è stato Valon Behrami (voto 7.5), straordinario perché aggressivo, deciso, determinato, efficace e che incute sempre timore. Cavani (8) è la ciliegina sulla torta di questa squadra: indomabile, abbatte Marchetti e la sua porta per tre volte di seguito. Non riesce a calare il poker per un rigore mal tirato. Hamsik (7) ha rispolverato le sue doti: tanta qualità, ottima visione di gioco e giusti movimenti tattici. Pandev (6.5) ritrova il passato ma non il gol dell’ex. Svolge comunque una discreta partita a differenza di quella brutta e scialba col Catania. Nelle retrovie De Sanctis (7) blinda la porta. È decisivo in più di un’occasione e parte da lui la protesta che induce Klose ad ammettere la sua irregolarità in occasione del gol biancoceleste. Cannavaro (6.5) non lascia passare nessuno; sbaglia qualche lancio lungo ma è roba da niente. Campagnaro (7) è in una forma smagliante ed è suo l’assist per Cavani che sigla il terzo gol. Bene gli esterni. Bravo anche Gokhan Inler (6.5) che ha trovato il giusto equilibrio in mezzo al campo e la tranquillità necessaria per dare spazio alle proprie idee di creazione di gioco. Non rischia ma non sbaglia neanche. E infine c’è un ragazzino che ha scatenato spettacolo, strappato applausi e guadagnato un rigore e tanta fiducia della squadra, dei tifosi e di Mazzarri. Lorenzo Insigne (7): prova pazzesca nello squarcio di tempo concessogli. Lorenzo, un Magnifico calciatore.
Fabio Corsaro
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