Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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martedì 4 settembre 2012
Insigne d'Azzurro: da Napoli a Coverciano. "Ho realizzato i miei sogni"
Il sorriso è quello di un bambino. La voglia che nasce dal cuore, la passione coltivata per anni tra le strade di Frattamaggiore, il sogno raggiunto, indossando l'Azzurro del Napoli e della Nazionale.
«Napoli da scudetto? Se continuiamo a giocare così, possiamo giocarcela con chiunque, anche se la Juve ha grandi campioni e di Inter e Milan non mi fido». Così Lorenzo Insigne nel suo primo giorno in azzurro a Coverciano, convocato da Cesare Prandelli. «Penso di aver fatto bene con Zeman, che mi ha insegnato tanto" - ha spiegato il giovane attaccante partenopeo .
«Sul momento non ho creduto a questa chiamata. Ringrazio il ct, credo di essermela alla fine meritata. Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli». Il suo idolo, ha rivelato, è Alessandro Del Piero: «Guardavo i suoi gol, l'ho sempre ammirato. Mi dispiace di non poterlo affrontare, non poter scambiare la maglia. Del Piero non ha ancora trovato squadra? Dirò a De Laurentis di portarlo a Napoli..», ha chiosato sorridendo Insigne.
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