Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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giovedì 13 settembre 2012
Buffon ad Insigne: "Complimenti scugnizzo"
In viaggio tutta notte, in un Wagon nove posti, per ricordare quanto accaduto nella serata magica di Modena. Lorenzo Insigne non stava più nella pelle, raccontando tra lacrime e sorrisi l'esordio meraviglioso con la maglia della nazionale maggiore. E che battesimo. Applausi e cori che piovevano dagli spalti, ma soprattutto l'attestato di stima dei campioni che prima collezionava solo negli album delle figurine. Buffon, ad esempio, dopo il triplice fischio lo ha avvicinato e gli ha detto. "Complimenti scugnizzo".
Poi lo ha abbracciato. Insigne è rimasto senza parole, per l'umiltà e la grandezza del gesto. E che dire dei sei calciatori della nazionale maltese che gli hanno chiesto la maglia? Sì, proprio a lui che fino al giorno prima era considerato una bella scommessa, mentre adesso è una realtà. L'abbraccio con papà Carmine e mamma Patrizia, con il fratello Antonio, il suocero e i due procuratori Andreotti e Ottaiano: lacrime di felicità. Diventate, poi, tripudio quando all'esterno dello stadio Braglia tutti volevano da lui una foto e l'autografo, come se fosse un vero campione. Alle sei del mattino l'arrivo a Frattamaggioore, stanco, assonnato, ma soprattutto incredulo che i sogni potessero diventare fatto concreto..
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