Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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domenica 17 febbraio 2013
Bigon: "Mazzarri non parla perchè ha 38 di febbre. Il San Paolo sarà rizollato. La Samp si è disposta bene in campo e i tifosi veri ci sosterranno sempre"
Intercettato da Sky Sport, il ds del Napoli Riccardo Bigon ha parlato del pari maturato al San Paolo tra gli azzurri e la Sampdoria.
Delusione per il pari contro la Sampdoria?
“C’è molto ottimismo per il futuro, il gruppo sta facendo cose straordinarie da diversi anni. Siamo a quattro punti dalla vetta con la sfida con la Juve da giocare in casa, abbiamo il futuro nelle nostre mani”.
San Paolo in pessime condizioni?
“ In settimana sarà rizollato completamente, purtroppo abbiamo dovuto aspettare questo momento a causa delle avverse condizioni metereologiche. La rizollatura di ottobre ha avuto una serie di problematiche, che come risultato ha penalizzato la nostra squadra contro la Sampdoria che è arrivata a Napoli per chiudersi”.
Rizollatura?
“Bisognerebbe chiamare i nostri agronomi, io non difendo il terreno di gioco ma interessa solo vincere le gare. In questo caso c’è stato un problema di manto erboso, la società era a disposizione di fare interventi che però non sono stati possibili”.
L’assenza di Mazzarri alle interviste?
“Il mister ha più di 38° di febbre, già questa mattina era malato ma ha stretto i denti per la gara del San Paolo. Ora Mazzarri torna a casa, ma è ovvio che ci sia delusione per il pari”.
La prestazione?
“Abbiamo interpretato bene la gara, la squadra ha fatto il massimo. È ovvio che il campo e la disposizione tattica della Sampdoria ha messo in difficoltà il Napoli. Cavani è bravo a finalizzare, Insigne a rifinire e Hamsik è bravo a fare entrambi. Solo il palo ha impedito allo slovacco di segnare, siamo rammaricati; c’è la vicinanza del pubblico nei nostri riguardi, i tifosi veri danno il sostegno in ogni caso. Le curve hanno sostenuto la squadra anche dopo il triplice fischio finale”.
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