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lunedì 25 febbraio 2013

EDITORIALE: La Juve sghignazza. Sovente il Napoli spreca occasioni di questo tipo. Ad Udine son reti bianche.


Pareggio. Ancora. E non c’è ancora di salvezza che salvi. La macchina da gol s’è inceppata da un bel po’. Una rete in tre partite e due punti in due gare è roba troppo povera per una squadra che ambisce al tricolore sul petto. Sarà che la ruota gira per il verso storto, che la forma fisica non è quella di almeno un mese fa, che tutto non sembra andare secondo i piani proprio a pochi giorni dalla partita più importante e sentita della stagione. La speranza era quella di un riscatto, di una forte risposta ad una Juve che non fallisce due volte il colpo, schiantando il Siena dopo essere caduta a Roma. Vana. Speranza vana. Perché? Cavani non segna? Hamsik è scarico? Il mirino non va puntato sui singoli ma sul gioco di squadra e su un fiato che tende a calare col passare dei giorni. Inler senza idee, Behrami, stavolta, poco aggressivo. La difesa è l’unica nota positiva, su cui fare affidamento, in quanto saldatrice di importanti garanzie per mezzo dei sempre attenti Campagnaro, Cannavaro e Britos. Non si può però negare che il Napoli ci abbia provato:  Padelli, destino e sfortuna blindano per bene la porta. La Signora sghignazza e, a tre giorni dal grande giorno, si ritrova con sei punti di vantaggio rispetto agli azzurri. Distanza tranquilla, anche in caso di sconfitta al San Paolo. Lì però l’energia nel Napoli impennerebbe vertiginosamente. Lasciamo parlare il tempo, lo spazio, le motivazioni e la storia. Lasciamo parlare i protagonisti di uno spettacolo che sicuramente è garantito. Signori, 3 giorni. 6 punti. È arrivato il momento di dare il più forte segnale dell’anno e far tremare le gambe di alcuni che già le hanno messe a riposo. Napoli, fallire non puoi... A buon intenditor poche parole.

TOP&FLOP- De Sanctis (6) non viene mai impegnato seriamente. Si fa trovare pronto quando serve.

Campagnaro (6.5) dà le solite garanzie. Sicurezza, tranquillità: dalle sue parti non si passa.

Cannavaro (7): una prestazione di notevole spessore del capitano che rende impenetrabile la sua zona di campo. Salva in più di un'occasione su Muriel che in velocità trova l'agio necessario per involarsi verso la porta.

Britos (6.5) è una montagna insormontabile che di testa le prende tutte. Esce bene palla piede, in modo sicuro ed efficace. Vanta un buon piede che lancia più di una volta Insigne in profondità.

Mesto (5.5) mette in mezzo un paio di buoni cross che però non vengono sfruttati. Tanta corsa ma non sempre basta.

Inler (5) sbaglia tanti passaggi e altrettanti controlli palla. Non punisce la sua ex squadra e non permette di creare alcuna azione insidiosa.
Pandev (5): troppo lento, troppo poco determinante, troppo inconcludente.

Behrami (5) è meno grintoso del solito. Aggressivo sì ma purtroppo inefficace. Sciupa una palla da un grande potenziale nel finale, sbagliando completamente la scelta delle misure nel tentativo di servire Zuniga sull’out di destra.

Armero (6.5) mette tanta insidia e paura negli occhi dei suoi ex compagni. Corre a perdifiato e si rende pericoloso non poche volte in fase offensiva. Serve almeno un paio di assist, non sfruttati purtroppo a dovere.

Hamsik (5): quanto sbaglia... Sbagliare passaggi elementari e fallire facili gestioni del pallone sono errori che da lui non ci si aspetta. È lo stesso slovacco a creare le più grandi insidie per l’Udinese ma Padelli e la sfortuna fanno il loro dovere.

Insigne (6.5). Tanto ma tanto sacrificio e sudore speso per tentare di spaccare la difesa avversaria. Gli manca il fiuto del gol e la visione della porta. È merce buona che però va migliorata.

Cavani (6) fa un lavoro di ripiego e aiuto a sostegno dei compagni. La sua astinenza sta diventando un peso troppo carico da sopportare, in virtù specialmente della sfida con la Juventus di venerdì. Fa un tocco e scarica subito il pallone. Il suo piede ha perso il feeling con lo specchio della porta.


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