Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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sabato 5 gennaio 2013
Prima sfida del 2013: finisce a reti inviolate la gara tra Catania e Torino.
Nel primo dei due anticipi dell'ultima giornata di andata di Serie A, Catania e Torino non vanno oltre lo 0-0 sul prato del 'Massimino'. Parte bene il Catania, che pero' al 12' resta in dieci per l'espulsione di Lodi, 'reo' di aver dato una manata al collo di Meggiorini. Al 16' Andujar si salva su un tiro deviato da Legrottaglie ma sono sempre gli etnei a fare la partita e a sfiorare il vantaggio. Come al 22': Bergonzi fischia il rigore per un fallo di Vives su Izco, Bergessio calcia sulla traversa. Al 26' Gillet e' bravo nel mettere in corner su Gomez, al 39' Bergessio perde il timing a tu per tu con il portiere ospite.
Nella ripresa i granata sembrano meno timidi, anche se al 7' Gillet devia in angolo un sinistro di Bergessio. Andujar all'11' para su Bianchi, mentre al 21' vede sfilare di un niente un gran sinistro a girare di Cerci. Almiron ed il neo entrato Castro si fanno vedere, Ventura inserisce Sansone ma, al 38', Barrientos si esibisce in una gran punizione appena deviata. Nel finale, espulso Maran per proteste, conclusione di Salifu bloccata a terra da Gillet e spaccata di Verdi che per poco non infila sul secondo palo. In classifica, dunque, il Catania sale a 26 punti ed il Torino a 20.
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