Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
Napoletani nel mondo
Seguici su FACEBOOK: AzzurroNapoli 1926
AzzurroNapoli 1926
sabato 26 gennaio 2013
Reja; "Quando andai a vedere Radosevic era una furia, per lui si sprecavano elogi. Non oso pensare come possa diventare forte ora che sta maturando e si sta sviluppando..."
Nell'inverno 2009 Josip Radosevic comincia ad affacciarsi al calcio irrompendo nell'Hajduk Spalato, all'epoca allenato da Edy Reja: "E io andai a vederlo, ma molto tempo dopo, quando ormai ero già tornato in Italia: a me gli originari dei Balcani son sempre piaciuti e poi ero curioso di scoprire questo Radosevic, sul quale si sprecavano gli elogi. Penso di averlo seguito in un paio di circostanze e di esserne rimasto colpito: una furia, più o meno come Gattuso; determinazione elevatissimo, impatto immediato con la partita ed una resa consistente per gli interi novanta minuti. La tecnica non era male, il furore agonistico, invece, persino esemplare. Mostrò immediatamente di essere di carattere. Chiaramente troppo giovane per poterci già pensare. Ma ora sta diventando un uomo e se dovesse continuare a maturare ed a svilupparsi...".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento