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domenica 27 gennaio 2013

Il fair play di Conte è un toccasana: "Ho urlato VERGOGNA, era il minimo che potessi dire. Anche un cieco avrebbe visto quell'episodio..."


Antonio Conte, tecnico della Juventus, ha commentato ai microfoni di Sky la gara pareggiata per 1-1 in casa contro il Genoa. Finale concitato allo Juventus Stadium, con tante polemiche per un presunto rigore negato alla formazione bianconera: "Io penso che ci sia poco da spiegare, tutti hanno visto la gara e gli episodi. E' da un po' che usiamo il bon ton e il fair play, dicendoci che gli errori si compenseranno, ma oggi ho visto troppi episodi a nostro sfavore. Oggi assistente e quarto uomo hanno detto che era rigore, l'arbitro ha detto che non se l'è sentita di fischiarlo. Questo non è calcio, quando mi ha detto quella cosa il minimo che potessi dirgli era 'Vergogna'. Avrei preferito se avesse detto di non averlo visto, così mi sento davvero preso in giro. Già l'anno scorso ci siamo permessi di dire qualcosa a Parma e ci hanno detto che tutti potevano lamentarsi tranne la Juve, oggi gli episodi sono sotto gli occhi di tutti. Bisogna prendersi le proprie responsabilità.

Anche un cieco avrebbe visto quell'episodio, c'è poco da discutere. C'è un regolamento, le braccia sono scomposte e quello è per forza rigore. Da allenatore e da uomo di calcio non accetto che uno mi dica che non se l'è sentita di fischiare rigore. Domani analizzerò la partita con la squadra senza pensare agli episodi, ma non si possono sottovalutare. Magari sbagliavamo il rigore, ma intanto dovevano farcelo tirare".

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