Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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mercoledì 22 agosto 2012
Gargano: caro Napoli ti scrivo. "E' difficile dirti addio"
"Cari tifosi dopo cinque indimenticabili anni lascio il Napoli. E' stata una decisione per me sofferta, concordata con la società, che però, voglio precisarlo, ho voluto io". Gargano spiega che la scelta milanese è stata dettata dalla voglia di poter giocare: "Lo sapete - scrive - a me piace giocare sempre, e quest'anno il centrocampo del Napoli è diventato molto più fitto degli altri anni, e il rischio di restare da parte c'è. Ho chiesto alla società di poter essere ceduto in prestito, e il presidente De Laurentiis mi ha accontentato mandandomi all'Inter. A Napoli ho creato la mia famiglia e sono nati i miei figli. Con Napoli e con i tifosi c'è un forte legame, è qui che ho passato una bellissima parte della mia vita e sono grato a tutti per le opportunità di vita e professionali che mi avete dato". Gargano, che va a Milano in prestito con diritto di riscatto per i nerazzurri, non chiude le porte ad un suo ritorno al Napoli: "Nel calcio tutto è possibile e non si può escludere che a fine stagione tornerò. Vi abbraccio"
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