Rosanero ko. Hamsik, Maggio e Cavani aprono e chiudono i giochi. E il Matador si conquista gli applausi.
Azzurri belli da vedere. Hamsik perfetto. E che non sia solo fumo negli occhi.
Ricomincio da tre. Proprio come se fosse un film. Il Napoli inaugura la nuova stagione con un’esaltante e schiacciante prestazione a Palermo. Tre gol. Tre punti. E tremenda fame di vittoria. Hamsik, Maggio e Cavani bussano alla porta di Ujkani e trovano libero il passaggio. All’uscio della stessa non è che ci sia una gran sicurezza e gli Azzurri, padroni del gioco, del campo e della forma, riescono a penetrare la difesa rosa-nero e a blindare una partita condizionata anche dal caldo clima della Sicilia. Il sudore di Sannino è tensione che lascia il corpo ma che si trasforma in rabbia al termine dei novanta minuti: “Il Napoli ha messo a nudo le nostre carenze tecniche e non solo, in sostanza abbiamo fatto una brutta figura. Questa è stata la partita peggiore da quando sono allenatore all’esordio e da domani dovremo fare tutti un esame di coscienza per riprenderci al più presto”. Guardarsi prima dentro per capire cosa non è andato fuori. Intanto dall’altra panchina Mazzarri si gode il leone qual è Behrami, il lottatore Aronica, il devastante Matador e un Vargas che conferma il suo potenziale con una pennellata invitante per Cavani, tale da poter essere appoggiata in porta. Gol, magie, ambizioni, promesse e aspettative. Può questo primo passo essere un segno di una grande stagione? La risposta al tempo e alle convinzioni.
Giù il cappello- Non chiedetegli mai di togliersi il cappello se la sua cresta non è in condizioni da poter essere guardata; ma lo chapeau lo facciamo noi. Marek Hamsik (voto 8), una testa piena di energia, gel e fantasia. Ormai bandiera azzurra, soprattutto dopo la partenza di Lavezzi e cognato Gargano. Prima si inventa un gol sotto l’incrocio: tiro preciso e potente e Ujkani è beffato, proprio poco prima di entrare negli spogliatoi per l’intervallo. Poi prende le redini del centrocampo in mano e architetta lui il gioco. Palla lunga e precisa per Maggio che sigla il 2-0. Bello da vedere questo Napoli, anche con Aronica (voto 7) esterno sinistro, il quale riesce a galoppare sul quel binario di campo, servire buoni cross e garantire al contempo una discreta copertura.
Top&Flop- Difesa impenetrabile. De Sanctis (voto 7) salva il risultato in più di un’occasione. Campagnaro (voto 7.5) incarna la sicurezza. Il centrocampo è ben disposto. Beharmi (7) è un leone, sia per la cresta sia per il modo di giocare e aggredire ogni pallone. Inler rimane spesso in panne nonostante alcune iniziative per impostare il gioco. Sulla fasce non c’è da preoccuparsi. Insigne (6.5 )promette bene. Cavani (7) rappresenta il sacrificio e il dovere compiuto. Segna e dà una mano. Operaio di gioco con uno stile da alta borghesia. Vargas (6.5) entra e serve il Matador. Questo per lui è l’anno buono per sbocciare come fa un fiore in primavera.
Che non sia solo fumo negli occhi- Buona la prima. Sì, è vero. Ma le condizioni del Palermo non erano tra le migliori. Quindi bisogna confermare quanto di buono è stato fatto già da domenica contro la Fiorentina, ben allestita per affrontare un grande campionato e con un Jovetic scatenato. Ora riposo, si riprende martedì. La scalata è lunga ma guadagnare tre punti con squadre importanti vuol dire essere già uno step avanti.
Fabio Corsaro
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