Parole nerazzurre- Arrivato a Milano, ecco le prime dichiarazioni di Gargano: "Sono contento di essere qua. Sto arrivando in un grande club; loro mi volevano e farò il mio meglio per ripagare questa società. Non ho paura della concorrenza. Il Napoli? Io rimarrò a vita a Napoli, i tifosi resteranno sempre nel mio cuore".
Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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mercoledì 22 agosto 2012
Gargano all'Inter per 6.5 milioni... ma vale molto di più
Leccarsi le ferite e sentire che fa ancora male: cicatrici indelebile di ricordi e di un affetto che a fatica scemerà negli anni. Dal doloroso addio del Pocho all'amarezza che si prova per il prossimo saluto di Walter Gargano, ormai in procinto di vestire la maglia dell'Inter. E' il solito mercato azzurro che fa rima con rischio, guadagno e risparmio. Il top player che manca nel taccuino di Bigon e la strana voglia di rilanciare giocatori spesso men che discreti aizza la rabbia dei napoletani. Serve gente di spessore, capace di conquistare la folla solo con il proprio nome. Ed è incosciente mandar via un giocatore come Gargano: trasferimento del quale neanche colma il deficit tra offerta accettata e qualità del calciatore. Prestito oneroso a 1.5 milione con diritto di riscatto fissato a 6. Follia? Strategia? Affare? Non si possono ancora tirare le somme, ma il cuore, le gambe, la grinta e l'anima di Gargano, di certo, valgono molto di più.
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