Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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lunedì 21 gennaio 2013
Calaiò: "Mazzarri mi ha voluto perchè sono diverso da tutti gli altri attaccanti. Sono fiero di essere parte di un grande gruppo"
Riecco l'arciere. L'attaccante con la Fiorentina è stato per la prima volta a disposizione di Walter Mazzarri ed ha parlato della suo ritorno. Ecco quanto riportato da "Il Mattino": "Emanuele Calaiò, alla prima presenza sulla panchina del Napoli. L’attaccante, acquistato dieci giorni fa a titolo definitivo per 2,5 milioni, ha parlato al microfono di Sky Sport prima dell’inizio di Fiorentina-Napoli, seguita dalla panchina. Ha detto l’attaccante: «Più vicino a Cavani o a Jovetic? Non c’entro niente, abbiamo caratteristiche diverse. Sono sicuro che entrambi faranno le fortune di Napoli e Fiorentina. Il ritorno di Cannavaro e Grava? Ci fa molto piacere, c’è grande entusiasmo: non meritavano questo strazio di un mese. Giustizia è stata fatta, sono delle bandiere del Napoli. Negli ultimi anni ho giocato tanto. Non sono un vice Cavani. Mazzarri mi ha voluto perché ho caratteristiche diverse dagli altri attaccanti. Mi farò trovare pronto, intanto sono soddisfatto di essere in un grande gruppo»
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