Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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domenica 27 gennaio 2013
GUIDAPOLI, ecco il sarcasmo di TuttoSport. Marotta intanto accusa l'AIA: "Non è possibile che un arbitro di Napoli venga a dirigere una partita della Juve"
«Episodio di Granqvist? Sono d'accordo con Conte. Non ha senso avere un giudice di porta che non viene seguito in quello che decide. Guida è di Torre Annunziata in provincia di Napoli. Mi auguro che non sia in malafede. Immaginate se un arbitro di Torino fosse andato ad arbitrare il Napoli...». Il direttore generale della Juve, Giuseppe Marotta commenta così l'episodio del fallo di mano di Granqvist in area al 93' giudicato involontario dall'arbitro Guida: «Che senso ha - le sue parole a Sky - avere sei arbitri se poi c'è distonia tra il giudice di porta e quello che poi decide l'arbitro? Il tocco di Granqvist è molto scomposto e lui trae vantaggio dal suo errore. Così la Juve è stata doppiamente svantaggiata. Questo non va bene. Non ha senso avere un giudice di porta che non viene seguito in quello che decide. Guida di Torre Annunziata in provincia di Napoli? Mi auguro che non sia malafede. Immaginate se un arbitro di Torino fosse andato ad arbitrare il Napoli... Non metto in dubbio la buona fede, ripeto ma non si designa un arbitro di Torre Annunziata ad arbitrare la Juventus.»
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