Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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lunedì 21 gennaio 2013
Britos: "Ecco cosa è accaduto tra me e De Sanctis in occasione del gol di Roncaglia. Che bel gesto di fiducia di mister Mazzarri..."
Il difensore azzurro Britos, come si legge su Il Mattino, spiega l'episodio in occasione del gol della Fiorentina: "Il gol di Roncaglia? Peccato, può succedere. Purtroppo l’uscita dai pali di Morgan non è stata delle migliori, ma il suo valore non si discute. Ha compiuto anche delle parate importanti su Toni. Io stavo per intervenire poi Morgan ha chiamato la palla e l’ho lasciata. Un errore di tutti, non succederà più". La ricostruzione dell’episodio chiave del match da parte del centrale toglie ogni dubbio. Si gira pagina, ovvio che sia così. «Il nostro obiettivo è la Champions. Ora è ovvio che ci tocca andare a Parma per conquistare i tre punti e ricominciare la rincorsa». La fine della squalifica di Cannavaro non è coincisa con la perdita del posto da titolare. «È stato un bel segnale di fiducia da parte di Mazzarri farmi giocare nonostante il rientro di Paolo ma non mi sento titolare. Siamo tutti i difensori allo stesso livello. Chiaramente Paolo è il nostro capitano e merita il posto da titolare. Sarà compito del tecnico decidere. Io sono pronto a tornare alla mia posizione originaria».
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