Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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mercoledì 30 gennaio 2013
Calaiò (ag. Calaiò): "Mio fratello avverte sensazioni diverse rispetto al passato. La società è cresciuta e l'ambiente è maturo e può vincere lo scudetto"
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Umberto Calaiò, procuratore e fratello di Emanuele Calaiò: “Napoli è calda, c’è una rivalità con la Juventus che a distanza di 20 anni si ripropone. Non posso che essere felice e ho detto a Emanuele che tra qualche settimana deve cominciare a prendere i biglietti per la famiglia per quella famosa partita.
Calaiò è felice a Napoli, sa qual è il suo ruolo ed è felice di essere parte di un progetto vincente. In queste prime settimane di Napoli ha avuto sensazioni diverse rispetto a quelle passate. La società è cresciuta in tutto e anche nelle piccole cose come può essere la palestra.
C’è la consapevolezza di poter ottenere il massimo. L’ambiente è maturo per lottare per le prime posizioni. Speriamo che sia l’anno buono. Se contro il Catania Calaiò entrasse e segnasse, sarebbe la ciliegina sulla torta anche perché Emanuele ha tra le sue vittime preferite proprio il Catania”.
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