Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
Napoletani nel mondo
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AzzurroNapoli 1926
domenica 13 gennaio 2013
Papà Calaiò: "Quando ho sentito Emanuele era strafelice di tornare in azzurro. E' un napoletano di adozione. Lui ama Napoli e Napoli ama lui"
Napoli ama Calaiò, Calaiò ama Napoli e il ritorno si è reso possibile grazie alla volontà della società partenopea di riportare all'ombra del Vesuvio il figliol prodigo. Ecco le dichiarazioni del papà di Emanuele :
Cosa ha sbloccato la trattativa?
"La trattativa è stata sbloccata semplicemente dal Napoli che oggi ha offerto la stessa cifra del Palermo e del Torino. Per Emanuele Napoli aveva la priorità, anche più del Palermo".
Lo ha sentito prima di lasciare Siena?
"L'ho sentito ed era strafelice. Ama Napoli anche perché la nostra famiglia ha legami con Napoli da più di quarant'anni, siamo napoletani di adozione. Sua moglie è napoletana. Sono però un po' deluso, in maniera egoistica, perché lo avrei voluto qui a Palermo, nella sua città, ma lui ha scelto Napoli perché ha la città nel cuore. C'è anche un altro motivo, il Napoli lo ha richiesto per primo. Subito dopo c'era il Palermo e infine il Torino e se fosse saltata la cosa, sarebbe venuto qui al 100%".
Da quando andava avanti questa trattativa?
"Noi sapevamo già qualcosa da qualche mese. Poi un mese fa il tutto ha preso un'accelerata e alla fine eccolo arrivare".
Emanuele a Napoli e Nicola Mora a Ischia. Tutto previsto?
"Non lo so. Non posso confermare questa cosa, ma tra loro c'è un forte legame".
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