Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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lunedì 14 gennaio 2013
Maggio: "Ho lavorato sempre in silenzio per ritrovare me stesso. Juve? La odio anch'io..."
Terzo gol consecutivo per Maggio e terza vittoria di fila per il Napoli che si porta a -5 dalla Juve in attesa delle decisioni sui due punti di penalizzazione inflitti a tavolino per il caso Gianello. L'esterno azzurro è in un momento di forma eccezionale: ''Io c'ero sempre, anche quando le cose non andavano bene - ha detto dopo la partita con il Palermo a Radio Marte.
E' normale aver subito qualche critica perchè mancavo negli ultimi metri, personalmente ho pensato solo a lavorare stando zitto ed accettando tutto. Sono stati fondamentali l'affetto di mia moglie e di mio figlio, ora non voglio più fermarmi. I risultati di oggi ci soddisfano ma siamo ancora lontani dalla Juventus. Nei primi 20' eravamo contratti e abbiamo sbagliato molto, poi per fortuna tutto è filato per il verso giusto. Il duello con Dossena? Ormai è un avversario, ma fa piacere averlo rincontrato subito''.
BATTUTA SU MARCHISIO - Chiusura con una battuta sulle dichiarazioni di Marchisio: ''Conosco bene Claudio, è un bravo ragazzo e forse è stato capito male. Anch'io odio la Juve sportivamente parlando, ma la cosa finisce lì e non c'entra con la città o gli abitanti''.
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