Silver Mele, giornalista di Sportitalia, commenta così l'atipico e simpatico arrivo di Calaiò a Castel Volturno: "Calaiò è arrivato a Castel Volturno circa due ore fa, è venuto da solo con la sua auto. All'ingresso la security non l'ha riconosciuto, così è stato costretto a presentarsi dicendo: "Salve, sono Calaiò".
Poi, una volta vestitosi d'azzurro, nella sede di Castel Volturno, firma il contratto e regala un sorriso ai napoletani, nella speranza che possa essere questo un amore longevo e soddisfacente.
Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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