Il cuore che pulsa. La maglia come seconda pelle. Il viso rigato da lacrime piene di emozioni. Gioia, rabbia, esultanza, dolore. E' un mix di sensazioni che fanno rima con la passione per una squadra, capace di occupare una parte fondamentale nella vita dei suoi tifosi, rappresentante un mezzo di evasione emotiva per gente che ha sempre voglia di sognare. Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d'animo di una città
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AzzurroNapoli 1926
domenica 20 gennaio 2013
Armero, Calaiò, Cannavaro e la giustizia arrivano subito sul presepe di San Gregorio Armeno.
La notizia della penalizzazione al club e a Cannavaro e Grava è stata accolta come quella di una vittoria di un trofeo. Veri e propri festeggiamenti a Napoli, per una città che ha ritrovato gioia, fiducia ed entusiasmo dopo che a seguito della doppia sconfitta col Bologna si era caduti in uno stato quasi “depressivo”. Ecco perché l'assoluzione incassata dal Napoli, concretizzatasi con la restituzione dei due punti di penalizzazione e con la cancellazione delle squalifiche per Cannavaro e Grava, è stata festeggiata anche a San Gregorio Armeno: nella famosa via dei pastori sono comparse le statuine in terracotta dei neo acquisti Armero e Calaiò, e del difensore Paolo Cannavaro trionfante. Il capitano degli azzurri viene ritratto dal maestro Genny Di Virgilio con il cartello "Giustizia fatta" tra le mani. Si spera che le consuete statuine che sottolineano i momenti più importanti della città e della squadra possano portare ancora una volta fortuna. Domani, del resto, sarà di nuovo tempo di scendere in campo.
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